Carlos Sainz e la Williams i più veloci dopo i test? Sembra una F1 sottosopra, con il Matador che sorride beffardo guardando le Ferrari dietro di lui.
Se leggessimo solo la classifica dei tempi, potremmo davvero pensarla così: la Williams e Sainz sono stati i più veloci dopo i tre giorni in Bahrain. In realtà, lo sappiamo, i tempi contano poco. Meglio tuffarsi nell’analisi completa dei test di F1.
Venticinque ore di pista per capire chi si presenta a Melbourne da favorito. Ma, soprattutto, per rispondere a una domanda secca: la Ferrari è davvero in difficoltà?
PREMESSE
Prima del video sui test ci vogliono due premesse.
La prima è la solita frase trita e ritrita, da non scordare mai: sono solo test. Non servono per fare il miglior tempo e nemmeno la migliore simulazione di gara. Servono agli ingegneri per preparare un Mondiale di 24 gare nell’arco di nove mesi. Non siamo nemmeno al primo capitolo di questa storia. Quindi, calma.
Seconda premessa: noi possiamo studiare solo quello che abbiamo visto. I tempi di 25 ore di live timing. Gli onboard. Le immagini. Le dichiarazioni. E non ci possiamo inventare conclusioni diverse da quelle che ha detto la pista.
Lo dico perché, in questi giorni, molti hanno sottolineato il clima insolito del Bahrain: il grip clamoroso delle prime sessioni, gli scrosci di pioggia, il vento dell’ultima sera…
La realtà è una sola: le condizioni erano uguali per tutti. Quindi, chi è andato forte è andato forte, chi ha avuto difficoltà… ha avuto difficoltà! Non si scappa. In fondo, in nove mesi di gare corse in quattro continenti diversi, prima o poi farà freddo, no?
Quindi, analizziamo tutto quello che è successo, sapendo che da Melbourne tante cose potrebbero cambiare. O forse, nessuna. Vedremo.
NASKA-SSUNTO
Primo Naska-ssunto della stagione dedicato ai test.
Mercoledì fa molto freddo, c’è addirittura qualche goccia di pioggia nell’aria. Però, il circuito di Al Sakhir ha uno degli asfalti più abrasivi del Mondiale. Quindi, anche quando fa freddo, la gomma si scalda senza troppi problemi. Nonostante il vento gelido e la pista sempre sotto i 20°C, le monoposto hanno tanto grip e i tempi vengono fuori facilmente.
McLaren trova il miglior tempo di giornata con Norris, mentre Mercedes sorprende soprattutto sul giro secco, mentre fatica un pelino sul consumo gomme. La Ferrari SF-25 è molto nervosa al mattino con Hamilton, mentre al pomeriggio Leclerc sembra più a suo agio. Diciamo che è una giornata di scoperta delle macchine per tutte le squadre, e i test durano 9 ore al posto di 8 perché nel tardo pomeriggio salta la luce. Blackout in tutto il circuito, in Bahrain!
Secondo giorno e fa ancora più freddo del primo. Addirittura, c’è pioggia, che non dà fastidio nelle prime ore ma a metà del mattino bagna la pista e costringe le squadre a rimanere ai box. Tutte tranne la Haas che, assieme ad Aston Martin, era l’unica squadra ad aver selezionato qualche set di intermedie tra le mescole messe a disposizione da Pirelli.
Smette di piovere e chi sorprende è Hamilton, che mette in fila tanti giri veloci con una Ferrari molto più stabile rispetto al giorno prima. Al pomeriggio si comincia a fare sul serio con le prime simulazioni di gara. E qui cambia tutto: Norris fa una simulazione spaventosa, velocissima, staccando di netto Leclerc e Antonelli, con Ferrari e Mercedes mezzo secondo al giro più lente – e parliamo della media dei tempi, non dei picchi di distacco peggiori, ben più spaventosi -. Suona qualche sirena d’allarme e Leclerc fatica a ritrovare le sensazioni del giorno precedente al volante della Ferrari.
Ultimo giorno di test e torna il sole. Fa comunque freddo rispetto alle medie del Bahrain, non ci sono neanche 20°C, ma finalmente la pista si scalda un po’. Torna anche il vento e il grip diminuisce, soprattutto al mattino. Leclerc con la Ferrari fa molta fatica ma anche gli avversari scodano spesso. Poi succede l’incredibile: prima la Haas di Bearman solleva un sassolino nel rettilineo principale, il sassolino finisce contro un vetro della cabina dello starter, vetro rotto, pista invasa di frammenti, bandiera rossa. Poi, al pomeriggio, un pulmino di servizio sbaglia strada e si ritrova in mezzo a una via di fuga della pista. Scene surreali.
Si riparte per l’ultimo pomeriggio di test. McLaren compie un’altra simulazione di gara con Piastri, ancora una volta ottima nonostante la pista abbia meno grip e tutti consumino di più le gomme. Buono anche il ritmo di Russell, mentre Verstappen sperimenta una marea di cambi d’assetto e si concentra solo sul giro veloce. Hamilton e la Ferrari cercano poco i tempi, poi provano una simulazione di gara ma la interrompono dopo 12 giri. Rientrano ai box, provano un altro long run, di nuovo abortito dopo tre giri; serrande chiuse e test finiti un’oretta prima. Ferrari dichiarerà poi di aver notato dei dati anomali nella telemetria del sistema idraulico. I tempi di Hamilton, comunque, non erano buoni.
Durante la terza giornata di test emerge anche la prima polemica tecnica della stagione, un grande classico dei testi invernali. Pierre Waché, Direttore Tecnico Red Bull, accusa Ferrari e McLaren di aver trovato un sistema per aggirare i regolamenti che vietano il Mini-DRS, la furbata scoperta sulla McLaren a Baku, nel 2024. Secondo Waché, le due squadre hanno trovato un modo per replicare il meccanismo nonostante i limiti più severi in vigore nel 2025. Inoltre, fa discutere la flessione di tutta l’ala posteriore della Mercedes.
Finito il riassunto di questi test, passiamo ad analizzare i test di ogni squadra, rispondendo a cinque diverse domande con l’obiettivo di comprendere il livello di preparazione in vista di Melbourne.
SAUBER
- Com’è la monoposto? La nuova Sauber ha qualche soluzione interessante, soprattutto in zona pance, ma nella visione globale è un’evoluzione abbastanza spinta della macchina del 2024, in particolare della versione aggiornata di Las Vegas. Non vi scordate che l’anno prossimo arriva Audi, quindi la maggior parte del Budget Cap verrà spesa lì.
- Hanno avuto problemi di affidabilità? Niente di troppo serio anche se non hanno girato tantissimo, sono solo 8° nella classifica del chilometraggio. Più che altro, hanno dovuto lavorare tantissimo sul set-up, dato che il primo giorno la macchina era fuori fase.
- Com’è andata per i piloti? Hülkenberg dovrà abituarsi a lottare per uscire dal Q1, mentre il più interessante della coppia è Bortoleto. Pochi errori ma qualche magagna nel giro secco; meglio nella simulazione di gara del giovedì.
- Meglio il giro secco o il passo gara? Chi era in Bahrain ha raccontato di una Sauber molto in difficoltà quando spinta al limite, con i piloti che faticano a trovare il punto di corda e la macchina che sembra molto pigra. Un po’ meglio il ritmo gara, non troppo lontano dalle altre monoposto di centro gruppo.
- Come sono messi in una frase? Candidati a rimanere in fondo alla classifica.
WILLIAMS
- Com’è la monoposto? È un’evoluzione spinta della vettura 2024. Niente rivoluzioni. Rispetto allo scorso anno, c’è la sospensione push-rod clienti della Mercedes, ma telaio e sospensione anteriore sono rimasti quelli di fine 2024, con poche modifiche. Tuttavia, la Williams è dimagrita, corre al peso limite, e l’aerodinamica è completamente evoluta.
- Hanno avuto problemi di affidabilità? Qualche piccolo stop qua e là per provare cambiamenti di set-up. Tanti chilometri, tanti giri spinti con poca benzina e il manettino della PU tarato verso la massima potenza. Insomma, volevano farsi notare.
- Com’è andata per i piloti? Albon ha girato senza grossi problemi, la vera novità è Sainz. Anche lui, ovviamente, non ha avuto grandi problemi se non un testacoda quando provava il tempone. Carlos si è lamentato del poco tempo a disposizione con la macchina nuova, dichiarando di non sentirsi ancora pronto al 100%.
- Meglio il giro secco o il passo gara? Lasciate perdere il miglior tempo assoluto dei test di Sainz. Giovedì sera la pista era velocissima e a differenza degli altri hanno cercato il tempo. Però c’è da dire che la FW47 sembra nata bene: ok cercare i tempi, ma questi devono arrivare. Il ritmo gara è stato un po’ più realistico. Sempre ottimo ma distante dalla Top4.
- Come sono messi in una frase? Si giocano il Q3 con l’Alpine, con buone probabilità di essere un filino avanti.
VCARB
- Com’è la monoposto? La nuova VCARB assomiglia sempre di più alla sorella maggiore, la Red Bull. In particolare, alla Red Bull dello scorso anno, da cui eredita tutto il pacchetto sospensioni e vari componenti. Le pance riprendono molto il concetto RB20, con la bocca da squalo.
- Hanno avuto problemi di affidabilità? No, la VCARB ha girato tantissimo. Terzo maggior chilometraggio, due simulazioni di gara quasi complete – Tsunoda ha interrotto un long-run il terzo giorno, per poi tornare a girare – e tanta necessità di sistemarsi. Lo ha detto il Team Principal Mekies, sono lontani dall’assetto perfetto.
- Com’è andata per i piloti? La novità era il rookie Hadjar, un oggetto del mistero. In F2 era velocissimo e un po’ incostante: anche nei test ha mostrato qualche lampo e una buona simulazione gara, con qualche difficoltà a gomma finita.
- Meglio il giro secco o il passo gara? Meglio il passo gara. Quando hanno cercato i tempi l’ultimo giorno con Tsunoda, sono rimasti più lontani dal vertice rispetto agli anni passati. Invece il passo gara è simile a quello dei rivali a centro gruppo.
- Come sono messi in una frase? Difficile puntare al Q3, almeno per le prime gare.
HAAS
- Com’è la monoposto? A vederla dalle immagini, è la monoposto più vicina di tutte a quella della passata stagione. In Haas hanno deciso di non acquistare la nuova sospensione pull-rod Ferrari, preferendo la push-rod del 2024. Il motivo? Troppo tempo per adattarsi. Una profezia sulla quale torneremo tra poco.
- Hanno avuto problemi di affidabilità? No, anzi. Le Haas hanno girato tantissimo, sfiorando il record di chilometraggio ma rimanendo seconde in classifica per un solo giro. Solo un problema al cofano che, come nel Filming Day di Silverstone, è volato via al terzo giorno: verrà rinforzato. Interessante che la squadra abbia replicato il metodo di lavoro della passata stagione: hanno girato sempre con tantissima benzina, completato una marea di long-run, e provato ad abbassare i tempi solo nelle ultime ore dell’ultimo giorno.
- Com’è andata per i piloti? Sia Bearman che Ocon sono rimasti soddisfatti e sembrano fiduciosi verso Melbourne. Difficile dire di più visto il programma di lavoro della squadra.
- Meglio il giro secco o il passo gara? Anche qui, visto che hanno girato quasi sempre 2-3’’ al giro più lenti degli altri, praticamente li si può giudicare solo sul passo gara. La simulazione di Ocon dell’ultimo giorno era molto competitiva in alcune fasi, anche rispetto alla McLaren, un po’ meno nel finale, a serbatoi scarichi.
- Come sono messi in una frase? Forse sono un passettino dietro alla coppia Williams-Alpine, ma nel pieno del centro gruppo.
ALPINE
- Com’è la monoposto? Alpine non si è fatta problemi a far capire da subito che il telaio 2025 è quello del 2024. La maggior parte del Budget Cap è destinata all’anno prossimo, quando ci sarà la Power Unit clienti Mercedes. Qualche modifica al retrotreno e in zona pance, per il resto aerodinamica aggiornata.
- Hanno avuto problemi di affidabilità? Nessun problema importante. Tanti chilometri, oltre 400 giri, e una macchina che sembra molto pronta, anche grazie ai pochi cambiamenti dell’inverno.
- Com’è andata per i piloti? Gasly sappiamo che è uno dei Top della griglia, ormai. La vera novità era Doohan. Sul povero Jack c’è una pressione immensa, colpa di Colapinto. Qualche errorino c’è stato, ma il ritmo non era male. Vedremo a Melbourne quando salirà la tensione.
- Meglio il giro secco o il passo gara? Meglio il giro secco, dove l’Alpine era molto vicina alla Williams a parità di condizione, con il sospetto che girasse con qualche kg in più di benzina. Un pelo più lontana sul passo gara.
- Come sono messi in una frase? Si giocano il Q3 con la Williams, con buone probabilità di essere un filino indietro.
ASTON MARTIN
- Com’è la monoposto? Anche per l’Aston Martin, niente rivoluzioni. Ancora la sospensione Mercedes dietro, ancora la sospensione push-rod davanti. È cambiata tanto l’aerodinamica, tutta ripensata sia nelle pance che nel fondo e le ali, con un solo obiettivo: dare ai piloti una macchina più guidabile.
- Hanno avuto problemi di affidabilità? Sì. Hanno girato poco, penultimi in classifica. Non ci sono state grandi rotture, almeno che si sappia, ma tante ore ai box. E all’ultimo giorno Stroll stava male; quindi, Alonso l’ha dovuto sostituire al mattino e anche nella seconda metà del pomeriggio.
- Com’è andata per i piloti? Sono entrambi esperti ormai e tra le poche coppie confermate in toto per il 2025. Alonso sembra molto scontento: ha detto che la macchina è a livello Abu Dhabi 2024, quindi ottava forza. Più guidabile, ma ancora troppo lenta.
- Meglio il giro secco o il passo gara? Programma stranissimo, senza veri e propri time attack e senza simulazioni di gara o lung-run interessanti. Davvero indecifrabile, perciò non resta che fidarsi di Alonso.
- Come sono messi in una frase? Zona Q2 con il rischio di rimanere intrappolati in Q1, almeno nelle prime gare.
MERCEDES
- Com’è la monoposto? C’è chi la vede cambiata tanto, chi cambiata poco. Il retrotreno è praticamente uguale al 2024, mentre davanti sono rimasti sul push-rod con il braccetto dello sterzo arretrato. Nuova tutta l’aerodinamica.
- Hanno avuto problemi di affidabilità? Assolutamente no. Miglior chilometraggio di tutti, un programma molto vario e completo, ricordava la Mercedes dei tempi d’oro. E anche le prestazioni hanno convinto, con un asterisco.
- Com’è andata per i piloti? Russell lo conosciamo, ci ha sorpreso Antonelli. Il giovane Kimi è apparso subito in bolla, pur ammettendo di dover migliorare ancora tanto, ma i tempi sono arrivati e giovedì, nella simulazione gara, era molto vicino ai riscontri di Leclerc. Ha solo sofferto un filino il consumo gomme.
- Meglio il giro secco o il passo gara? Meglio il giro secco dove la Mercedes ha mostrato ottime cose senza mai cercare i temponi, tranne forse nel finale dell’ultimo giorno, ma senza l’insistenza della Red Bull. Buono anche il passo gara, a tratti ottimo, ma l’asterisco accennato in precedenza riguarda il freddo. Nel 2024 la Mercedes volava con il freddo e in Bahrain faceva… molto freddo. Servirà una verifica in altre condizioni.
- Come sono messi in una frase? Considerando solamente i test, i primi inseguitori di McLaren.
RED BULL
- Com’è la monoposto? Quando è stata presentata la RB21, tanti pensavano a uno scherzo. Sembra uguale alla macchina di fine 2024. In realtà è cambiata moltissimo. Raffreddamento diverso e più semplice, qualche novità meccanica, tante differenze aerodinamiche. Però…
- Hanno avuto problemi di affidabilità? Però ha girato pochissimo. Sia per un guasto all’impianto di raffreddamento, sia per la necessità di cambiare continuamente il set-up. Appena 304 giri e 800km in meno di Mercedes.
- Com’è andata per i piloti? A parte un testacoda innocuo il primo giorno, Lawson ha sorpreso la squadra in positivo. Verstappen è sembrato molto nervoso in abitacolo: qualche pugno al volante e la testa scossa ad ogni punto di corda perso.
- Meglio il giro secco o il passo gara? Nessuna simulazione completa di gara, qualcosa di molto strano per la Red Bull di questi anni. I long-run visti sono ottimi, meglio di Ferrari e Mercedes, ma non sappiamo quanta benzina ci fosse a bordo. Sul giro secco tante difficoltà a trovare la quadra. E lo hanno ammesso tranquillamente gli stessi tecnici Red Bull: la macchina ha ancora i problemi dello scorso anno – sottosterzo a centro curva che innesca sovrasterzo in uscita -.
- Come sono messi in una frase? Maluccio, ma hanno l’arma letale Max: devono solo sistemare la macchina.
McLAREN
- Com’è la monoposto? Evoluzione estrema della macchina dello scorso anno. Sospensioni estreme, aerodinamica curatissima, qualche rischio qua e là ma nessun grosso cambiamento. Sembra aver pagato.
- Hanno avuto problemi di affidabilità? No, ma non hanno girato tantissimo, a detta della squadra per la necessità di fare tante verifiche aerodinamiche e di set-up, quindi serviva tanto tempo ai box.
- Com’è andata per i piloti? Bene, ovviamente. Benissimo. Non hanno mai cercato il tempo per davvero ma nonostante ciò, ogni tanto scappava il micro-settore fucsia in curva. Giri veloci con manettino al minimo e tanta benzina, passo gara spaventoso. Norris e Piastri stanno già stappando lo champagne.
- Meglio il giro secco o il passo gara? Meglio il passo gara ma solo perché non si sono nascosti. Attenzione però a un dettaglio: la specialità della McLaren dello scorso anno era la gestione delle gomme posteriori. Il Bahrain premia tantissimo quell’esercizio, anzi, in gara è l’unica cosa che conta. Occhio perciò al vantaggio, potrebbe diminuire su altre piste.
- Come sono messi in una frase? Favoritissimi. Secondo il paddock hanno qualche decimo nel taschino su tutti. Quanti? La stima dopo i test è 3, con il rischio di sbagliare, magari in positivo – per gli altri e la bellezza di questo campionato -.
FERRARI
Analizziamo la Ferrari per ultima per dedicare alla Rossa qualche riga in più. È davvero in difficoltà?
- Com’è la monoposto? La SF-25 è la vettura che è cambiata più di tutte. Questo è innegabile. Non è cambiata solamente la sospensione anteriore. La scelta del pull-rod ha cambiato tutto il concetto della vettura: l’aerodinamica è diversa, la distribuzione dei pesi è diversa, la sospensione posteriore è diversa… insomma, tutto diverso. E ci sta che la squadra abbia bisogno di tempo per capire la macchina nuova: non è solo una questione di regolazione delle sospensioni, ma di come l’aerodinamica funziona in tutte le fasi. Ingresso, centro e uscita di curva.
- Hanno avuto problemi di affidabilità? L’ultimo giorno Hamilton ha dovuto interrompere la simulazione per un problema idraulico, si sospetta in zona cambio. I tempi erano tutt’altro che ottimi. Hamilton e la sua SF-25 hanno provato poi a tornare in pista ma senza successo.
- Com’è andata per i piloti? Hamilton è gasatissimo dalla nuova avventura ma si è lasciato scappare che c’è tanto su cui lavorare. Leclerc, se lo si sa leggere, ha detto molto di più. Tempo fa mise like a un tweet di un giornalista inglese che, in sostanza, diceva: i piloti dicono sempre che sanno dopo pochi giri se la macchina è vincente, poi ai test ti dicono che serve tempo per capire. Quando Mara Sangiorgio ha pungolato Charles su questo argomento, beh, la pausa e il mugugno che gli è scappato prima di dire che è presto per capire… in realtà dicono tantissimo e fanno capire ancor di più.
- Meglio il giro secco o il passo gara? In realtà non si può dare una risposta. Perché la SF-25 non sembra lenta. Sembra semplicemente super acerba. Questo lo ha detto, sinceramente, anche Charles: hanno avuto tanti problemi di bilancio. Quando hanno trovato l’assetto giusto, la mattina di giovedì con Hamilton, la macchina era molto precisa. Finalmente c’è un buon anteriore, ma a corrente alternata: spesso scappa via il bilancio, e c’è troppo sottosterzo o troppo sovrasterzo. Comunque, nulla di drammatico: con un bilancio malvagio la simulazione di Leclerc – con meno cavalli dalla Power Unit e più carburante di McLaren – era a livello Mercedes, perciò il potenziale sembra esserci. Sarebbe una sorpresa negativa se fossimo di fronte a una nuova SF-23. E, ultimo dettaglio, la Ferrari ha scelto di testare in Bahrain con un’ala posteriore a medio carico che sarà usata a Melbourne e che, tra tutti i top team, era la più scarica, il che amplifica il consumo gomme dato che amplifica lo scivolamento della vettura. Soprattutto al posteriore.
- Come sono messi in una frase? Useremo più di una frase. Cerchiamo di capire perché Leclerc era così scontento in conferenza. Anzitutto, in Ferrari avevano dichiarato alla presentazione di non aspettarsi un percorso di apprendimento difficile, nonostante tutte le novità della SF-25. Già qui, non ci siamo. Poi è chiaro che ci sono un po’ di fantasmi: nel 2022 la base era buona, poi nel 2023 erano gasatissimi d’inverno e… flop. Nel 2024 la base era buona, serviva migliorare, questo inverno di nuovo gasatissimi… chiaro che viene paura di un altro flop. Però la squadra è diversa e sono solo test, quante volte ci siamo esaltati per la Ferrari che faceva i temponi? 24 gare sono tante e c’è tempo di migliorare.
O forse no? Ecco qual è il problema: dato che il 2026 sarà una rivoluzione tecnica, Vasseur ha spiegato chiaramente che il campionato si decide nelle prime 5 gare, che sono quasi tutte di fila. Dopo Jeddah, chi è indietro penserà al 2026. Capite che, allora, avere una SF-25 indecifrabile rispetto alle McLaren, perché non ha bilancio, mette tanta apprensione. Per questo i test sono stati negativi per Ferrari. Ma non tutto è perduto. C’è tempo prima di Melbourne e lì non ci saranno più scuse. Scopriremo se la base della SF-25 è davvero vincente.
Ora è tempo davvero di concentrarsi sull’Australia.
Alberto Naska e Luca Ruocco
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