Max Verstappen vince a Baku e… riapre il Mondiale Piloti?!?
A questa domanda si può rispondere con un grande sì, ma anche con un grande no.
Scopriremo perché in questo ricchissimo PostGP, dove dobbiamo parlare di tutti quei piloti… che guardano il PreGP!
Giovedì scorso vi ho parlato di Sainz, Antonelli e Tsunoda, di quanto avessero bisogno di un buon risultato… e Ttac tutti e tre davanti. Carlos addirittura a podio con la Williams! Si vede che guardano i PreGP e mi hanno ascoltato.
E chi è l’unico bricconcello che non guarda il PreGP?!?
È Lewis Hamilton, autore con tutta la Ferrari di un weekend da incubo, culminato con la scena tragicomica di Hamilton che non riesce nemmeno a ridare la posizione a Leclerc…
C’è tanta carne al fuoco, sono gasatissimo per questo tentativo di rimonta di Max nel Mondiale, quindi partiamo subito con il Nask-assunto!
NASK-ASSUNTO
Il giovedì di Baku non è granché frizzante. Di notizie ne circolano abbastanza poche, e le chiacchiere sono sempre le stesse: gli ordini di scuderia in McLaren, Tsunoda che molto probabilmente perderà il posto in Red Bull, Lawson anche lui in bilico…
A tal proposito, attenzione perché Briatore ha dichiarato che il compagno di squadra di Gasly, nel 2026, sarà uno tra Colapinto e Paul Aron, il terzo pilota dell’Alpine. Si rimarrà in famiglia, insomma, nessuna possibilità per gli esterni.
Un discorso interessante riguarda le linee guida sui sorpassi. Fortunatamente, i commissari hanno accolto il reclamo della Williams sul contatto tra Sainz e Lawson a Zandvoort. Grazie a una serie di inquadrature e alla telemetria, è stato dimostrato quello che vi avevo raccontato nel PostGP: Lawson perde il posteriore e tocca Sainz che è all’esterno. Incidente di gara, nulla di più. è alquanto imbarazzante che errori di decisione simili succedano in F1.
A parte questo, io avevo detto fermamente che la penalità era sbagliata e inesistente…et voilà. Mi sembra un chiaro segnale su Alberto Naska steward di F1 dal 2026.
Passiamo alla pista. Venerdì è una giornata mite, con un bel sole e poco vento.
La prima sessione è particolare. Nessuno spinge davvero, la pista è sporca e, soprattutto, si rompe un cordolo la cui riparazione richiede quasi mezz’ora. Quindi, si gira poco. La McLaren sembra andare fortissimo, ma bisogna tirare il freno a mano.
Nelle seconde libere, quando i tempi si abbassano, Norris e Piastri incominciano a soffrire un po’. Le McLaren sono veloci, soprattutto nel secondo settore, quello tortuoso, ma sono anche nervose. Lando tocca il muro dopo 20 minuti e rompe la sospensione posteriore, mentre Piastri fatica a mettere assieme il giro con la Soft.
Davanti, volano le Ferrari. Hamilton e Leclerc hanno mezzo secondo sulle due Mercedes, con Lewis che prova l’ala posteriore più carica e Charles quella più scarica. Alla fine, i tempi sono quasi equivalenti.
Le sorprese del venerdì sono Bearman, in quinta posizione con la Haas, e Lawson, settimo con la VCARB. Entrambi hanno segnato il loro tempo con le gomme Medie.
Ecco, le gomme saranno il grande punto interrogativo del weekend. Tantissimi piloti hanno affrontato tutte le libere del venerdì con gomme Soft, e addirittura il fenomeno si ripete al sabato!
Pensate che Verstappen, le due McLaren, Leclerc e le due Mercedes hanno tutti completato le tre sessioni di libere con 6 treni di gomme Soft! 6 treni di Soft sugli 8 disponibili! E ricordate che un set di Soft va riservato per regolamento alla Q3 o alla gara.
Significa che, per risparmiare 3 set di Medie per le qualifiche, quasi tutti si presentavano con 1 set di Soft per Q1 e Q2, uno solo!
Qualcosa di stranissimo, e qualcosa che segna profondamente le qualifiche.
Eh già. Perché tutti si aspettano che la gomma migliore per le qualifiche sia la Media. Peccato che il meteo decida di metterci lo zampino. Il sabato di Baku è segnato da un vento fortissimo, con raffiche oltre i 60 km/h e tante nuvole. Fa freddo, la pista è ghiacciata, c’è poco grip ed è facilissimo commettere errori.
Talmente facile che le qualifiche fanno segnare il record di bandiere rosse. Pensate, ci sono state 6 interruzioni… 6!
I primi incidenti arrivano in Q1. Vanno a muro Albon, Hülkenberg e Colapinto. Anche Gasly finisce bloccato nella via di fuga e viene eliminato in Q1.
In Q2 tanti dei big passano alle Medie ma è il turno di Bearman, che rompe la sospensione contro un muretto e deve parcheggiare a bordo pista la sua Haas. Leclerc mette assieme un giro buono solo all’ultimo: dopo un Q1 molto promettente, con le Medie la sua Ferrari è diventata inguidabile.
Hamilton, invece, affronta il Q2 con le Soft. Lewis non trova mai il giro giusto e finisce 12°, ancora una volta escluso dalla Top10. Assieme a lui escono Alonso, Bortoleto e Stroll.
Il Q3 è tutto pazzo. Inizia con oltre mezz’ora di ritardo rispetto al programma e con qualche goccia di pioggia che rende l’asfalto viscido. Sainz fa segnare un gran tempo con le Medie. Leclerc, anche lui con le Medie, va a sbattere in curva 15. Brutto errore di Charles, che inspiegabilmente esagera quando ancora non monta le gomme Soft, le uniche che la Ferrari riusciva ad accendere con il freddo.
Bandiera rossa, si riparte e stavolta è il turno di Piastri. Anche lui sbatte esagerando in frenata.
Altra lunga bandiera rossa e, quando sono passate quasi due ore dall’inizio delle qualifiche, tutti si preparano al colpo finale. Sainz è in Pole Position provvisoria e deve sperare che, complice il basso grip, migliorarsi sia impossibile. Norris tocca il muro e fa segnare un tempo molto lento. Poi un po’ tutti riescono a migliorarsi ma nessuno raggiunge il crono della Williams. Sainz è ancora in Pole.
Nessuno… tranne Max Verstappen. La Red Bull ha montato gomma Soft solo per l’ultimo giro, Max l’ha scaldata alla perfezione e ha tirato fuori il miglior giro del weekend in condizioni di pista pessime. E, già che c’era, ha staccato tutti gli altri di mezzo secondo.
Un vero fenomeno che non si accontenta della Pole Position. Eh, no. Max insiste anche per partire con le Hard in gara, allungare tantissimo il primo stint e mettersi al riparo dalle Safety Car.
Il piano riesce alla perfezione, dentro una corsa molto noiosa. L’unico colpo di scena arriva in partenza. Piastri commette falsa partenza, poi si pianta, e riparte ultimo. Non finisce manco un giro che dopo qualche curva si schianta da solo e si ritira. Inspiegabile.
È un assist clamoroso per Norris, che può riaprire il Mondiale. Peccato che la McLaren non sia un fulmine e, soprattutto, Lando rimanga bloccato nel traffico per tutta la gara.
Il Gran Premio è molto strategico. Ci conviene raccontarlo posizione per posizione.
Davanti Verstappen controlla senza grossi problemi. Ha la strategia migliore e la macchina più veloce; perciò, può controllare il passo e dominare la corsa. Grande, grandissima vittoria.
La lotta per il podio è tra la Williams di Sainz e le due Mercedes. Carlos parte con le Medie, regge bene nel primo stint e passa alle Hard quando Russell inizia ad entrare in zona undercut. George, invece, è partito con le Hard, ha battagliato con Tsunoda, poi ha raggiunto Antonelli e Lawson e, quando ha avuto strada libera, ha martellato con un gran passo, secondo solo a Verstappen.
Il ritmo di Russell è talmente buono che, quando si ferma per passare alle Medie, rientra davanti a Sainz. Overcut riuscito e secondo posto assicurato.
Carlos, invece, riesce a difendersi da Antonelli e a portare a casa un grande podio per la Williams. Nel finale Kimi sembra potersi avvicinare, ma Sainz è abbastanza veloce per difendersi, anche grazie a gomme Hard molto più fresche. Antonelli, infatti, si è fermato per primo per provare l’undercut su Lawson. Liam rientra davanti ma Antonelli sfrutta le gomme calde per superarlo, e ci riesce senza troppi problemi.
Quinto chiude proprio Lawson, che mette assieme una grandissima corsa di difesa. Prima si è difeso su Antonelli. Poi si è difeso per tutto il finale di gara su Leclerc, Tsunoda e Norris. Tutti in trenino DRS! Per una lotta incredibile da farti saltare in piedi sul divano…che però non è mai successa. 10 giri così. pfff…. Yuki, così è 6°, dopo aver tenuto a bada Leclerc nel primo stint e Norris nel secondo. Norris quindi è 7°, senza mai mostrare un gran ritmo. L’unico sorpasso che gli riesce è quello sulla Ferrari di Leclerc in crisi di gomme.
8° Hamilton, tra i più lenti in Top Ten con la strategia Hard-Medie. Nel finale Lewis ha un passo decente, Leclerc lo fa passare, ma appena Hamilton arriva sotto alla McLaren si pianta.
La squadra ordina che Lewis restituisca la posizione a Leclerc all’ultimo giro, dato che l’attacco a Norris non è andato a buon fine, ma Hamilton calcola male i tempi e rallenta troppo tardi. Leclerc perciò è 9°, davvero sconsolato dopo una corsa deprimente.
Chiude la zona punti Hadjar, 10°.
NASKA-PODIO
Analizziamo il weekend di Baku a partire dal Naska-Podio.
Due domande a cui rispondere: da dove salta fuori il podio di Sainz? E poi: Max Verstappen ha davvero riaperto il Mondiale?
Partiamo da Carlos. Prima considerazione: è arrivato sul podio perché ha guidato in maniera eccezionale. Sia in qualifica che in gara. Ha colto le occasioni quando si sono presentate e non ha sbagliato una virgola.
Per spiegare una Williams a podio, però, non può bastare questo ragionamento. Tre fattori:
1) Baku si adattava molto bene alla macchina. Pista da basso carico, tante curve lente e nessuna zona di combinato, dove serve frenare e sterzare assieme.
2) Il passo gara. Era già accaduto che la Williams lo avesse al livello dei Top Team. Penso a Miami, a Imola o addirittura a Monza, dove Albon aveva un ritmo simile a Hamilton. Cosa è cambiato a Baku? È cambiato che, con McLaren e Ferrari che si sono date la zappa sui piedi, Sainz ha dovuto combattere ‘’solo’’ con le Mercedes per prendersi il podio.
3) La qualifica. La W illiams ha faticato tutto l’anno nel tirare fuori il grip in qualifica… com’è che ci sono riusciti a Baku? Dopo Monza la squadra ha lavorato tanto sull’accensione della mescola e, a Baku, i piloti hanno lavorato tantissimo per simulare la qualifica e capire come accendere le gomme. Un aiuto, poi, è arrivato dalle temperature. Sabato a Baku faceva talmente freddo che Sainz ha potuto spingere come un matto nell’outlap, senza paura di surriscaldare la gomma. Di solito la Williams ha bisogno di spingere tanto nel giro d’uscita, dato che mettono poca energia nella gomma. Ma se lo fanno, i piloti rischiano di iniziare il giro con le temperature troppo alte. A Baku, questa necessità è diventata un’opportunità che Sainz ha sfruttato per accendere alla grande le Medie.
Passiamo a Max Verstappen. Quanto diavolo è forte Max Verstappen, ragazzi. Rimaniamo sulla domanda: il Mondiale è davvero riaperto?
Prima risposta possibile: no.
Sicuramente la Red Bull è migliorata, lo vediamo anche dal ritmo di Tsunoda. Tra Zandvoort e Monza, tra aggiornamenti ad ala anteriore e fondo, hanno ritrovato equilibrio. La macchina ricorda un po’ la Red Bull del 2023: veloce e devastante nel passo gara (con Max, sia chiaro…). Calma, però. Monza e Baku sono solo due gare e, soprattutto, si corrono entrambe con pochissimo carico aerodinamico. Che è la condizione preferita di Red Bull… e la peggiore per McLaren.
Già, mi spiace distruggere i sogni di gloria dei fan di Max, ma purtroppo la McLaren non è improvvisamente diventata un catorcio. Da Singapore dovrebbe tornare a dominare e, se anche il vantaggio che avevano a Zandvoort si fosse dimezzato, sarebbe comunque abbastanza per battere la Red Bull sulla maggior parte delle piste.
A meno che, chiaro, il salto avanti di Red Bull non sia stato così grande da rendere Max competitivo anche sulle piste da alto carico.
Ecco che arriviamo alla seconda possibile risposta: sì. Il Mondiale Piloti è riaperto. Eccome se è riaperto.
Se pensiamo solo ai punti, e non al vantaggio che McLaren ha avuto fin qui… beh, il Mondiale è riaperto. Piastri ha 69 punti in più di Verstappen. Sono tanti, ovviamente, equivalgono a quasi tre gare di vantaggio e ne mancano solo sette, più tre Sprint.
Eppure, basta guardare all’andamento del 2025 e si capisce che non sono così tanti, 69 punti. Nelle prime 7 gare Piastri ha accumulato 22 punti di vantaggio su Max. Nelle successive 7, il distacco è aumentato di 75 punti. È bastato un periodo storto per Verstappen, tra l’incidente con Antonelli in Austria e il bagnato a Silverstone e… puff, il gap si gonfia in un attimo. Però il periodo storto potrebbe anche esserci per McLaren.
L’impresa è difficile perché Max dovrà fare un sacco di punti e sperare che le McLaren sprechino tanto. Ma non è impossibile. Ricordatevi sempre che nel 2007, Raikkonen vinse il Mondiale con 17 punti di distacco da Hamilton a due gare dalla fine. Che se convertiamo al sistema di punteggi attuale, Equivalgono a 41 punti!
Mai dire mai.
NAS-KURIOSITA’
Tre Nask-uriosità velocissime.
La prima riguarda George Russell che ha saltato le interviste del giovedì e anche quelle dopo libere e qualifiche perché KO per l’influenza. Considerando che nel 2017 con un’infezione all’orecchio vinse il titolo di GP3, che a Miami aveva il cagotto ed è finito a podio e qui da moribondo ha fatto P2…George, ammalati a ogni gara e vinci il mondiale!
A proposito di tirarla, il paddock di Baku è stato impreziosito da un gattino-star. Ecco, domenica mattina l’account della Scuderia Ferrari ha postato un video con la caption: il gattino ha scelto rosso oggi… Ecco, l’anno prossimo il micetto facciamo che scelga il papaya, o l’argento, il blu..
E a proposito di piccoli, ecco a voi il momento più esilarante del weekend. Il momento che ha scatenato la ridarola di Norris e Russell, avevano le lacrime agli occhi dal ridere durante l’inno dell’Azerbaijan… signore e signori, ecco a voi il bimbo che canta l’inno azero con più convinzione della storia. MITICO!
NASKA-JR
Naska-Jr dedicato alla F2.
Gran weekend di Crawford, che ha vinto molto bene la Feature Race dopo un’ottima Pole Position. Sfortunato Fornaroli, che era partito bene dalla prima fila ma ha pagato il traffico in pit-lane durante la Safety Car. Leo poi è stato bravo a limitare le perdite riguardo una penalità di 10’’ per aver tamponato Dunne, chiudendo comunque al 5° posto la Feature Race. Peccato per M nì, velocissimo con la Prema ma rallentato da continui surriscaldamenti al motore.
Ultime due chicche, una positiva, l’altra negativa. Quella positiva riguarda Stenshorne, il pilota norvegese dell’accademia McLaren che dopo una stagione così e così in F3 ha esordito in F2 con la Trident. Tanta sfortuna nella Sprint, a muro domenica, ma anche tanta velocità.
E, infine, la follia delle qualifiche di Stanek, compagno di squadra di Fornaroli. Va lungo in curva 1 e rientra dalla via di fuga come un razzo, centrando in pieno il povero Bennett.
Inaccettabile per un campionato di questo livello.
NAS-KARRELLATA
Carrellata dedicata come a Monza alla Ferrari.
Cerchiamo di analizzare il fine settimana del Cavallino Rampante con freddezza. Perché è chiaro che, di fronte a Hamilton che nemmeno riesce a ridare la posizione a Leclerc perché rallenta troppo tardi… viene da mandare tutto a quel paese, no?
E invece iniziamo dai Supertimes.
Baku, grazie al tempo delle libere 2 di Hamilton, è stato il secondo miglior dato del 2025 per la Ferrari. Ok, in qualifica c’era poco grip, magari la Ferrari ha spinto di più al venerdì, ma di certo la mappatura della Power Unit non era da qualifica.
La Ferrari andava davvero forte a Baku. Leclerc era in crisi con le Medie in Q2, eppure ha fatto segnare un tempo a nemmeno 3 decimi da Verstappen, e quasi al millesimo con il tempo di Sainz. E prima di sbattere era a pochi centesimi dal tempo della Williams, con ancora nel taschino il colpo della gomma Soft.
Dopo il Gran Premio, Leclerc ha ammesso che il suo errore in Q3 ha pesato tantissimo, dato che poteva partire P2. Quindi senza quell’errore forse staremmo parlando di una Ferrari a podio. Anzi…se ci fossimo fermati al venerdì, addirittura forse staremmo parlando di un Leclerc vincitore!
Invece, dal venerdì al sabato, hanno perso tanto ritmo. Perchè?
Sono cambiate le condizioni. E dato che la SF-25 è una monoposto mediocre, ormai lo sappiamo, se crolla la temperatura dell’asfalto, va in crisi. Il contrario di quello che succede alla Mercedes.
Dalla qualifica in poi, la SF-25 funzionava solo con le Soft, e solo con Leclerc. Questo sul giro secco. In gara, solo Hamilton nel finale ha avuto un ritmo decente con le Medie. Per il resto, con le Hard è stato un disastro per entrambi. Sesta forza alla domenica.
Chi di voi è stato attento nel weekend, a questo punto si chiederà: perché, visto il freddo, Leclerc e Hamilton non hanno montato l’ala più carica che nelle libere aveva Hamilton, e che funzionava benissimo nel secondo settore tortuoso? La stessa ala con cui Leclerc dominò le qualifiche nel 2024?
Dalla Ferrari vi diranno: perché era il compromesso migliore tra qualifiche e gara.
Io ho un sospetto diverso. Come spesso accaduto nel 2025, la Ferrari deve scegliere la soluzione con minor carico per… proteggere il plank.
Quello che mi viene da pensare è che il venerdì van forte perchè girano bassi per verificare. E allora perchè in FP3 poi van male? Forse perchè devono alzare la macchina.
La nostra analisi ci fa pensare che con il freddo di Baku la configurazione scarica ha mandato in crisi l’assetto e, con le gomme mai in finestra, non potevano fare di più.
Voglio chiudere la riflessione sulla Ferrari con un ultimo pensiero.
Io nel PostGP tento di raccontarvi perché la Ferrari è andata male, cerco delle spiegazioni. Quando invece parla il TP Ferrari è sempre tutto un po’ vago, a volte si cercano scuse.
Non sarebbe meglio un po’ di sana e brutale onestà? Tipo: abbiamo sbagliato la macchina, mi prendo io la colpa perchè quando è stata pensata, Cardile era andato via e io ero Direttore Tecnico provvisorio. Facciamo del nostro meglio, ma è un progetto nato male e se dobbiamo anche pensare al 2026 non possiamo fare tutto. Almeno a Baku volevamo vincere, abbiamo rischiato con gli assetti, ma col freddo è andato tutto a pu**ane
La Formula 1 è il massimo livello al mondo. Solo uno vince. Non c’è niente di male a sbagliare. Tantomeno ad ammetterlo. Anzi, secondo me migliorerebbero anche le prestazioni, perchè si genererebbero meno aspettative e si lavorerebbe meno stressati. Ma questa è un’opinione da divano di un comune spettatore.
NASKA-VOTI
Come al solito, seguitemi su Telegram per ricevere il link al sondaggio e far valere la vostra!
Sauber: 5.5 / 6
Un po’ anonima la Sauber di Baku. Monoposto da Q2, sia in qualifica che in gara, impossibile arrivare a punti nonostante una buona strategia e nessun errore durante la corsa.
Gabriel Bortoleto: 6.5 / 6
Dopo tanti weekend brillanti, un po’ di pausa per Gabriel Bortoleto. Ci mette un attimo a trovare il ritmo ma, alla fine, interpreta bene Baku. Manca la macchina e così deve accontentarsi di sfiorare la zona punti in gara.
Nico Hülkenberg: 5 / 5
FLOP per Hülkenberg che tocca il muro in Q1 e in gara non riesce a recuperare posizioni. Dopo il podio di Silverstone si è un po’ perso: soffre Bortoleto o gli sviluppi? Chissà.
Williams: 9 / 8
Gran bel TOP per la Williams e il suo Team Principal, James Vowles, un tipo che a Maranello l’avrei visto bene. Hanno lavorato benissimo sulla qualifica e colto finalmente un podio. Risultato meritatissimo per un team in grande crescita, che dopo gli aggiornamenti di Silverstone si è ripreso e ha blindato la P5 tra i Costruttori.
Alexander Albon: 5 / 5
Inevitabile il FLOP per Albon che ha dominato il confronto con Sainz per tutto l’anno e proprio a Baku, proprio quando era possibile un podio, si è perso. Grave aver pizzicato il muro interno di curva 1… in Q1! Quando serve solo passare il turno! Non da lui, come la toccata a Colapinto.
Carlos Sainz: 10 / 10
TOP, ovviamente, per Carlos Sainz. Questo è il pilota che avevamo visto a Città del Messico nel 2024. Ha ascoltato il PreGP e ha tirato fuori una prestazione perfetta, che spazza via le tante delusioni di quest’anno. Veloce in qualifica, un vero martello in gara. Eccezionale!
VCARB: 8 / 8
Uno degli aspetti migliori di questo 2025, per la Racing Bulls, è la costanza di rendimento. Gira che ti rigira, le monoposto di Faenza sono sempre da Top Ten. Ottima la trazione, che li rende insuperabili in gara.
Isack Hadjar: 6 / 7
Sabato, dopo la qualifica, Hadjar era talmente nervoso che guardava il povero giornalista della F1 come se lo volesse prendere a pugni. Comprensibile, visto che proprio in Q3 prende la paga da Lawson. Anche in gara, però, mancava un po’ di ritmo.
Liam Lawson: 9 / 9
TOP per Lawson. Avrei dovuto aggiungerlo nel PreGP ai 4 piloti che qui a Baku dovevano dimostrare. E l’ha fatto! E weekend come questo mi fanno chiedere come possa rischiare il posto. Terzo in qualifica, quinto in gara senza mai un minimo errore.
Haas: 5 / 6
Fine settimana molto anonimo per la Haas, dopo un venerdì promettente. Grave la squalifica di Ocon dopo l’uscita in Q1 per il mancato passaggio del test di flessibilità dell’ala posteriore. FLOP.
Oliver Bearman: 5.5 / 6
Bearman va molto forte a Baku, era già andato forte l’anno scorso con la Haas e l’anno prima in F2. Peccato che quest’anno rovini tutto in Q2 e poi non abbia il passo per risalire.
Esteban Ocon: 5 / 5
L’eliminazione in Q1 non è colpa di Ocon ma, non è la prima volta quest’anno, quando il weekend non parte bene, Esteban si perde. E quando si perde, proprio non si vede più.
Alpine: 4.5 / 5
Inutile infierire. Non ci sono i cavalli della Power Unit e, quindi, per avere una chance in rettilineo gli ingegneri devono scaricare a più non posso l’aerodinamica. Con il vento e il freddo equivale a tirarsi la zappa sui piedi. E infatti, ultimissimi nel passo.
Franco Colapinto: 5.5 / 5
Qualche piccolo lampo in Q1, dove è davanti a Gasly prima che sbaglino entrambi nel finale. Lui però ha la colpa di aver distrutto mezza macchina, il che ha un impatto sul Budget Cap. In gara, il contatto con Albon lo spedisce indietro prima del previsto.
Pierre Gasly: 5.5 / 5
Weekend molto difficile per Gasly. Non fa danni, ma la monoposto non c’è e lui non trova mai il guizzo, neanche su una pista cittadina dove un pilota come lui può salvare la baracca in qualifica.
Aston Martin: 5.5 / 5
Dopo una Monza promettente, le Aston tornano a soffrire su una pista da basso carico. Troppo drag, poco equilibrio, soprattutto in gara diventa impossibile combattere per i piloti.
Lance Stroll: 4.5 / 5
Anonimo per tutto il weekend, sulla pista dove nel 2017 aveva colto il primo podio. Povero Lance, è una sorta di fantasma e in gara nemmeno finisce davanti ad Alonso con la penalità. FLOP.
Fernando Alonso: 6 / 6
Fa un mezzo miracolo a sfiorare il Q3 in qualifica, da cui la sufficienza, e in partenza è sfortunato, perché è normale reagire al pilota che stacca davanti. Puri riflessi. Da quel momento, con 10’’ di penalità, i punti sono una chimera, dato che a mancare è soprattutto il passo.
Mercedes: 8 / 9
Ricordate quando Leclerc, in Cina, descriveva la Mercedes come un dragaster per l’incredibile trazione in uscita di curva? Ecco, grazie al freddo, è tornata questa caratteristica a Baku. Non è andata bene come in Canada ma il ritmo per il podio c’era. Buon segnale, da confermare con il caldo.
Andrea Kimi Antonelli: 9.5 / 8
Era proprio questo il weekend che serviva a Kimi Antonelli. Concreto, veloce, paga una raffica di vento che sarebbe valsa la prima fila in qualifica e, molto probabilmente, il podio al posto di Russell. Stesso voto di Russell, perchè Kimi è un rookie.
George Russell: 9.5 / 9
In qualifica forse paga le libere complicate, passate con il febbrone e qualche difficoltà d’assetto. Domenica si sente meglio e grazie a uno stint mega con le Hard si prende il secondo posto dietro a Verstappen in scioltezza. Solito, gran livello.
Red Bull: 10 / 9
La Red Bull merita un altro 10, due settimane dopo Monza, perché sfruttano alla grande l’occasione fornita da un’altra pista a basso carico. Devastanti con Verstappen, sia in qualifica che in gara, e meglio del solito con Tsunoda! TOP.
Yuki Tsunoda: 7 / 8
Finalmente una gara convincente per Tsunoda. Certo, la faccia da funerale al sabato dimostra quanto ormai conti solamente il confronto con Lawson, e finirgli dietro con Max vincente non è il metodo migliore per rimanere in F1. Ma per una volta, Yuki ha un buon passo in gara. Deve continuare così.
Max Verstappen: 10 e lode / 10
TOP. Serve altro? Non serve altro.
Ferrari: 5 / 5
FLOP, perché Baku era una grande occasione e non ha funzionato nulla. La monoposto aveva potenziale ma è andata in crisi, piloti e squadra hanno sbagliato, le strategie erano rivedibili e le dichiarazioni ancora di più.
Lewis Hamilton: 5 / 6
Non so se Hamilton ha fatto il furbo con Leclerc nel finale o se ha semplicemente sbagliato. Di sicuro, il mancato swap è la perfetta allegoria di una stagione da cancellare per Lewis. Inoltre, con le Hard, ha preso 8’’ da Tsunoda.
Charles Leclerc: 5 / 5
Leclerc ci prova, per carità. In gara non è colpa sua se rimane sempre nel traffico. Quando nel primo stint può disfarsi di Tsunoda, ha un problema all’ibrido. Ma l’errore in Q3, che è costato una prima fila abbordabile, è quasi incomprensibile: perché tirare così con le Medie quando hai le Soft da parte? Che sia la frustrazione che prende il sopravvento?
McLaren: 5.5 / 5
Prima insufficienza della stagione per la McLaren, che in realtà come squadra non ha troppe colpe. La macchina è andata in crisi d’assetto, vero. Ma a deludere, soprattutto, sono stati i piloti.
Oscar Piastri: 2 / 4
Sei leader del mondiale. Devi solo fare punti. E che cosa fai? Ti schianti in qualifica. Fai falsa partenza in gara. E dopo 8 curve ti schianti a muro da solo. Occhio Oscar, che così t’impiastri. FLOP.
Lando Norris: 5 / 6
Ok che la macchina stavolta non c’era. Ma con Piastri fuori, questa era la gara dove doveva recuperare punti. E non l’ha fatto.
Vi riassumo i TOP, che sono Williams, Sainz, Lawson, Red Bull e Verstappen. FLOP per Piastri, Ferrari, Stroll, Albon e Hülkenberg.
NASKA-QUIZ
E chi l’avrebbe mai indovinato il podio di Baku, prima delle qualifiche?!? Incredibile, Carlos Sainz a podio… chi l’avrebbe mai detto?!?
Passiamo alle domande per Singapore!
Soft: quale canzone cantò Vettel dopo aver siglato la Pole Position nel 2015?
Media: nel 2017 un pilota ottenne a Singapore il suo miglior risultato in carriera. Chi è?
Hard: nel 2013, Vettel vinse davanti ad Alonso. Perché viene ricordata la gara di Nando?
Ci vediamo nei prossimi giorni, con tantissimi video!
Alberto Naska e Luca Ruocco
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