Signore e signori: Lando Norris è Campione del Mondo! Lo chiamavano Lando Nowins perchè non riusciva mai a vincere la sua prima gara. Ma alla fine l’ha vinta.
Dicevano che non reggeva la pressione e che faceva troppi errori e che non era “materiale” da campione del mondo. Beh, era vero. Ma ha dimostrato che si può imparare. Si può migliorare. Si può crescere. E ora nessuno può più dirgli nulla, perchè ad Abu Dhabi il campione del mondo è lui. Lando Norris!
Bravo, bravo, bravo Lando! Ha retto la pressione di una gara molto tesa, molto difficile. Per vincere il mondiale doveva finire terzo. Senza far cazzate. E lo ha fatto. Alla perfezione. Non una virgola di più. Non una virgola di meno. è stata una gara dove è successo poco, ma poteva succedere di tutto. E chiaramente ci sono tante cose da analizzare e da dire.
Perché Verstappen e la Red Bull, che hanno vinto di nuovo, non hanno provato qualche giochetto in più? Chi parte per le vacanze contento e chi è deluso? Piastri ha avuto ordini di scuderia o era libero di correre? Hamilton e Leclerc riusciranno a dimenticare questa SF-25 senza andare dallo psicologo?
Parleremo di questo e molto altro, tra meme, analisi e strane alleanze, nell’ultimo PostGP di questa stagione!
Abbiamo un nuovo Campione del Mondo… ma il Nask-assunto rimane sempre lo stesso!
NASK-ASSUNTO
E allora via, partiamo dal giovedì di Abu Dhabi.
Prima della conferenza stampa con i tre piloti che si giocano il titolo, è il turno di Russell, Hadjar e Leclerc.
E l’ufficio stampa della FIA dove piazza Charles? Ma ovviamente, di fianco alla coppa del mondo Piloti, che Leclerc accarezza e sogna nemmeno fosse Whiskey davanti a una salsiccia di tacchino. Charles evidentemente non è scaramantico, perché mai toccare una coppa che devi vincere, ma direi che con le sfighe è già messo benissimo, quindi… capirai, peggiorare un po’…
Dicevo, la conferenza stampa dei tre contendenti al titolo Mondiale. A parte un sacco di domande incomprensibili sui genitori dei piloti, che non si capisce perché ma sono diventate delle superstar, Verstappen ostenta sicurezza a palate.
Ha già quattro trofei di Campione del Mondo a casa, non ha bisogno del quinto, e lui è già contento così per la rimonta epica che sta conducendo assieme alla Red Bull. Conoscendo Max, sembra proprio la verità.
Piastri e Norris, invece, sono un pelino più tesi. Oscar fa qualche battuta ma, quando il discorso inizia a cadere sui possibili ordini di scuderia, le sue facce dicono tutto. Si capisce benissimo che in McLaren hanno già chiarito la faccenda: se Lando avesse bisogno e Piastri fosse fuori dai giochi, arriverà l’ordine. Zero discussioni, altro che Papaya Rules.
Forse proprio questo dettaglio mette un po’ in difficoltà Lando, che risponde veloce alle varie domande. Dice tutta una serie di banalità, ma si comprende benissimo che c’è molta tensione in McLaren e Norris sa di avere tutto da perdere.
Lando vuole scendere in pista il prima possibile, perché sa che le sue risposte devono arrivare lì. E secondo Carlos Sainz, arriveranno. Eh già, il Matador, da ex-compagno di squadra di Lando, ricorda a tutti che Abu Dhabi è una delle piste migliori per Norris. Perciò, sarà difficilissimo vederlo fuori dal podio, l’unica speranza per Verstappen.
E in effetti, Norris parte fortissimo nelle libere del venerdì.
Al mattino ci sono tantissimi rookie in pista, tra cui O’Ward al posto di Piastri, e Lando mostra un buon passo soprattutto nel finale della sessione, con le Soft. La McLaren è l’unica macchina che gestisce senza problemi le temperature nel terzo settore.
Verstappen e Leclerc sono vicini a Lando, ma entrambi faticano un po’ con il bilanciamento. A proposito di piloti esordienti, va molto forte Hirakawa con la Haas mentre Verstappen trova molto divertente che il suo ingegnere chiami Leclerc Jr il fratellino di Charles, che al posto di Hamilton fa un pelino di fatica sul giro secco.
Le seconde libere sono le più rappresentative, e Norris tira un piccolo strappo rispetto a tutti. Prima posizione con tre decimi di vantaggio, e un passo devastante sia sul giro secco che nel ritmo gara. Verstappen fa di nuovo fatica, soprattutto nel terzo settore, mentre con il fresco tornano in vita le Mercedes, che però non riescono a gestire le gomme sulla distanza.
Sauber e Haas si candidano al colpaccio in qualifica, mentre la Ferrari perde ritmo con il fresco. Chi sorprende è Oscar Piastri, che paga le libere 1 saltate e ancora non si trova con l’assetto della sua McLaren.
Nelle FP3 abbiamo Russell, Norris e Verstappen tutti vicinissimi. La McLaren fa il tempo in curva, la Mercedes è molto equilibrata mentre Max è più veloce che al venerdì ma ancora non è del tutto contento dell’assetto.
Botto per Lewis Hamilton, che aveva iniziato molto forte la sessione di libere del sabato, ad ogni giro segnava tempi migliori di Leclerc, ma a furia di spingere perde il posteriore in ingresso di curva 9 e va dritto contro le barriere.
Le qualifiche del sabato sera sono stupende. Come vi avevo raccontato nel PreGP, Abu Dhabi è una pista dove i distacchi sono super ridotti.
Pensate che il Q1 è talmente serrato che anche i Top Team devono usare due set di Soft, rischiando così di sacrificare il doppio set nuovo per il Q3. Verstappen e le McLaren montano due treni di Soft nuove, Russell riesce a usarne solo uno, mentre la Ferrari con Leclerc sceglie una strategia intelligente.
Primo push su un treno di Medie che, nel caso, verrà utilizzato in gara. Pista assaggiata, un treno di Soft nel finale per passare. Il trucchetto riesce a Charles, ma non a Lewis Hamilton.
Lewis è troppo lento con il primo set di Soft, anche se di poco, ne monta un secondo, nei primi due intertempi è al livello di Leclerc ma poi sbaglia nel terzo settore. Un errore grave, che gli fa perdere tre decimi rispetto al suo best e lo condanna ad uscire in Q1. Partirà 16°, con la quarta esclusione consecutiva nella prima sessione delle qualifiche. Un vero disastro per il sette volte campione del mondo.
Il Q2 è ancora più tirato. I primi 10 sono racchiusi in 304 millesimi. Vi rendete conto, dieci piloti in tre decimi di secondo! Pensate, Bearman con la Haas è fuori di 7 millesimi, Sainz di 8! Mentre un decimo dietro c’è Antonelli che non riesce proprio a gestire le Soft della sua Mercedes sul giro secco.
Davanti, Verstappen usa i due treni usati nel Q1 per passare, facendo segnare un gran tempo che lo candida alla Pole Position. Le due McLaren riescono a semi-salvare un set di Soft, abortendo il giro appena si sentono sicure. Anche Russell e Leclerc passano con un solo set nuovo, ma il giro di Charles è una vera follia. Dopo una scodata in curva 1, Leclerc passa il tempo a controsterzare come un pazzo. Dirà poi di aver quasi mollato il giro per 5 volte e di aver guidato come un rallysta! Una Ferrari inguidabile.
Si arriva in Q3 e la tensione mondiale si fa sentire. La Red Bull scalda la situazione usando Tsunoda per una scia a Max, che nel primo tentativo fa un tempone e stacca tutti di mezzo secondo. Le due McLaren si avvicinano nel secondo push, chiudendo a due decimi da Max, ma Verstappen è troppo veloce per tutti.
Russell è 4° dopo aver esagerato all’ultima curva, quando forse poteva attaccare Piastri che è 3° dietro a Norris. Leclerc invece fa due giri puliti rispetto al Q2, ma rema anche lui e deve accontentarsi del 5° posto.
Ottima prestazione di Alonso, gran 6°, seguito da un super Bortoleto, un Ocon di nuovo veloce con la Haas, Hadjar e Tsunoda, in Q3 alla sua ultima gara in F1.
Arriva domenica ed è tempo dell’ultima gara della stagione. La tensione è alle stelle. Un po’ tutti, a partire da George Russell dopo le qualifiche, si aspettano che la Red Bull e Max Verstappen provino a tenere il gruppo il più compatto possibile.
Questo perché, così facendo, esporrebbero Norris ad un attacco di qualche altro pilota, come lo stesso Russell o Leclerc, che potrebbe tentare l’undercut.
Se il giochetto non riuscisse prima dei pit-stop, Max potrebbe anche tentare la carta Lewis Hamilton 2016: rallentare, raggruppare i primi e sperare che qualcosa vada male a Norris.
La McLaren, però, non ci sta, e sceglie di montare le Hard sulla macchina di Piastri già dalla partenza, mentre tutti gli altri piloti della TopTen scelgono le Medie.
È una mossa furba perché, se Max rallentasse troppo nel primo stint, favorirebbe e di molto lo stesso Piastri, che potrebbe gestire le Hard senza problemi, non consumarle, tirare una volta in aria libera e poi contendere la vittoria allo stesso Verstappen. E in quel caso, il titolo si farebbe difficile per Max.
In partenza Verstappen chiude la porta su Norris, che rimane secondo. Piastri attende, studia Lando nel primo rettilineo del secondo settore e lo attacca all’esterno di curva dopo il secondo allungo. È un gran sorpasso di Oscar, con le Hard, all’esterno di Lando, che ovviamente non si prende rischi nella difesa.
Dietro i primi tre, Leclerc e Alonso sfilano Russell, che parte malissimo. Poi combattono per tutto il primo giro ma Charles rimane davanti.
Le previsioni della vigilia non si avverano. Verstappen non spinge come un dannato ma, con il passare dei giri, inizia a staccare i piloti del centro gruppo. Sembra che Max, nella prima parte di gara, voglia solo gestire il passo, evitare il graining e mettere in cassaforte la vittoria.
Dietro Verstappen c’è Piastri, che più passano i km, più sfrutta le Hard per rimanere a circa 2’’ dalla Red Bull. Un pelo più staccato c’è Norris, che controlla molto il passo con le Medie, un po’ impaurito dal graining, e nei primi giri quasi Leclerc potrebbe passarlo. E tutti sono col fiato sospeso. Ma Norris resta davanti. Sembra tranquillo?
Hamilton, che era partito con le Soft, si ferma dopo pochi giri per montare le Hard, e il suo passo dimostra a tutti che la gomma nuova ha un grande vantaggio, è l’undercut è possibile.
In testa alla corsa il primo a fermarsi è Russell, che ha passato la Aston Martin di Alonso ma fa molta fatica a reggere il passo. Norris e Leclerc si fermano assieme per coprirlo, e finiscono tutti nel traffico. Leclerc si difende da Russell in maniera robusta, mentre Lando davanti capisce che è un momento delicato della corsa.
È il momento di dimostrare che lui vale il Campionato del Mondo Piloti.
Lando passa Antonelli, Sainz, e poi Stroll e Lawson con un doppio sorpasso. Sono mosse decisive, perché allontanano un po’ Leclerc che è il pericolo maggiore per il podio, e quindi la vittoria del titolo.
L’altro momento delicato è il sorpasso di Tsunoda. Yuki si muove molto in rettilineo, tanto che prende penalità, e Norris per passarlo deve sfilare fuori pista. Torneremo sull’episodio, ma Lando ha gestito alla grande una fase complicata.
A parità di gomme Hard, poi, Leclerc regge il passo McLaren per i primi giri, ma con il passare dei km Lando lo allontana, controllandolo senza problemi.
Davanti Verstappen si ferma quando serve a coprire l’undercut di Norris, mentre Piastri con le Hard rimane fuori tantissimo per sperare in una Safety Car o una Virtual che accorcino il tempo del pit-stop e gli permettano di passare Verstappen.
Le neutralizzazioni non arrivano e Verstappen va a vincere senza problemi. Piastri è 2°, con Norris 3° dopo una seconda sosta per coprire il tentativo di undercut di Leclerc.
Tanto basta: Lando Norris è Campione del Mondo Piloti 2025.
Dietro di lui, in 4° posizione, Leclerc che combatte come un leone con una Ferrari decente in gara, ma comunque lontana dalla Red Bull. Russell è 5° con una Mercedes in grande crisi ad Abu Dhabi, segue Alonso ottimo 6°, Ocon 7°, Hamilton 8° autore di una rimonta ok, Hülkenberg 9° e Stroll 10°.
Quindi, il 2025 si chiude con Norris e la McLaren Campioni del Mondo.
Ora, analizziamo tutto quello che è successo ad Abu Dhabi.
NASKA-MONDIALE
Nella rubrica Naska-Mondiale, la nostra regina di questo finale di stagione, proveremo a capire se Max Verstappen poteva fare qualcosa in più ad Abu Dhabi. Lui e la Red Bull sono stati troppo corretti? Potevano osare di più?
Come al solito, parliamo di tutti e tre i piloti che erano in lizza.
OSCAR PIASTRI (410pt/7vittorie/6Pole/16podi)
Partiamo dal meno interessante, Oscar Piastri. Mi perdonerà il buon Oscar, e spero che mi perdoni anche il parlamento australiano.
Perché dico così? Perché tra il Qatar e Abu Dhabi, in una commissione oscura del senato australiano, per la precisione la commissione affari rurali, regionali e legislazione dei trasporti, c’è stato un vero e proprio intervento a favore di Piastri, per proteggerlo da presunti favoritismi della McLaren per Norris! Non è una battuta eh. Non è un meme. Raga ve lo giuro ahahah.
Al di là di questo, Piastri era il meno interessante ad Abu Dhabi per tanti motivi. Anzitutto, come abbiamo visto nel PreGP, aveva il compito più difficile di tutti. Poi, sapeva benissimo di avere davanti a sé due strade: vincere, sapendo che Lando doveva spaccare perché 6° non arrivava di sicuro, oppure sacrificarsi.
Eh, già. Venerdì, in conferenza stampa, Zak Brown aveva chiarito che non sarebbero stati stupidi in McLaren. Nonostante le Papaya Rules, se Verstappen fosse stato primo con Norris 4° e Piastri in mezzo, Oscar avrebbe ricevuto ordini di scuderia.
Quindi, una volta che Verstappen e la Red Bull si sono dimostrati i più veloci in qualifica, e in gara Max con un assetto così a posto e l’aria libera non lo superi neanche pregando, beh, Piastri avrà corso tutto il tempo sapendo di essere fregato.
Figuratevi poi che faccia deve aver fatto durante il briefing di domenica mattina, quando gli hanno comunicato che sarebbe partito con le Hard. Bella fregatura! Eh già, perché la mossa era uno scacco a Verstappen. Perchè? Perchè mettendo le Hard a Piastri, Max non può fare il giochino che fece Hamilton nel 2016, guidando piano per compattare tutti. Perché le hard di Piastri non si sarebbero consumate mai e Oscar avrebbe potuto poi spingere in aria libera una volta che Max si sarebbe fermato. Overcut, Piastri vince, Norris a podio Campione del Mondo.
Ma allora perchè uno stint così inutilmente lungo per Piastri? Sono impazziti in McLaren? Ovviamente no, partendo con le hard e “sacrificandosi”, l’unica speranza che Oscar aveva di vincere era una Safety nel finale, per quello è andato così lungo. La Safety non è arrivata. ma comunque Oscar ha chiuso secondo.
Il Mondiale, però, non l’ha di certo perso ad Abu Dhabi. Passiamo a Lando Norris.
LANDO NORRIS (423pt/7vittorie/7Pole/18podi)
Il nostro Campione del Mondo 2025. Del suo campionato, dei suoi meriti e delle sue prospettive parleremo nei tanti video di fine stagione che vi aspettano.
La domanda post Abu Dhabi è una sola: perché Lando ha spinto così poco nel primo stint? Ansia? Tensione? gli è venuto il braccino? no.
Risposta secca: per il graining. Allora, Norris ad Abu Dhabi va sempre fortissimo. Ma lui soffre molto il graining, più di Piastri. E ad Abu Dhabi, soprattutto con il pieno di carburante, c’era rischio graining.
Quindi, cos’è successo? È successo che, una volta sorpassato da Piastri, Lando ha switchato in modalità gestione totale. Probabilmente era concordato con la squadra. Una volta terzo, doveva solo coprire Leclerc. Niente di più, niente di meno: arriva davanti alla Ferrari, che è anche meno veloce di te, e sei Campione del Mondo senza ordini di scuderia.
Per questo Norris ha gestito tantissimo nel primo stint. Graining limitato, Leclerc controllato, pit-stop gestito in tranquillità, e già all’inizio del secondo stint Lando sapeva la Ferrari non l’avrebbe più ripreso. E così è stato.
L’unico pericolo erano i tanti sorpassi da fare appena uscito dai box: Norris li ha gestiti alla grande, anche quello pericoloso su Tsunoda, e a quel punto il gioco era fatto.
A meno che… a meno che Max non facesse qualche furberia.
MAX VERSTAPPEN (421pt/8vittorie/8Pole/14podi)
Ed eccoci arrivati a Max Verstappen.
Abbiamo capito che Piastri con le Hard ha impedito alla Red Bull e a Verstappen di tenere il gruppo compatto nella prima parte di gara.
Ma nel finale? Una mossa alternativa, una bastardata si poteva fare. Secondo me non ci avete pensato. Se Max si fosse fermato subito prima o subito dopo Piastri per un secondo pit-stop, avrebbe mantenuto la posizione e si sarebbe trovato 1°, con Oscar 2° subito dietro, e Norris e Leclerc non troppo lontani. Porca miseria! A questo punto avrebbe potuto fare la Hamiltonata 2016!!! Rallenti, compatti tutti e Charles ha le Medie contro le Hard di Lando. Lo stesso Leclerc si è detto sorpreso che Max e la Red Bull non abbiano giocato questa carta.
E allora perchè non l’hanno fatto?? Perché? Semplice. Perché tanto c’era Piastri. Oltre ad essere poco elegante come tattica, infatti Max alla radio ha detto: l’abbiamo conclusa con stile , era anche inutile come scelta. Verstappen rallenta, Leclerc passa Norris? Piastri rallenta e fa ripassare Lando. Ci avevate pensato?
Piuttosto, è davvero interessante lo studio di questa eccellente vittoria di Max e della Red Bull. Il venerdì sono partiti con una monoposto troppo scarica, che soffriva tanto nel terzo settore.
Ma guardate la telemetria. Arrivato il Q3, la Red Bull aveva talmente messo a posto l’assetto che Max è stato devastante. Per tutto il giro, lo vedete dai cerchi e i quadrati verdi, Max frenava più forte, ruotava la macchina e sfruttava la trazione delle Soft in uscita.
Aveva un pizzico meno velocità a centro curva, ma questo assetto perfetto lo ha reso l’unico capace di reggere il ritmo McLaren nel terzo settore, quello dove serve carico e gestione gomma.
L’altra magia Max l’ha fatto frenando tardissimo alla chicane, lo vedete dai dettagli viola, senza per questo perdere tempo nei rettilinei. Verstappen si è preso 2 decimi di vantaggio nei primi due settori, grazie a una Red Bull più scarica e a una guida perfetta, e senza nemmeno la scia di Tsunoda nell’ultimo tentativo… e poi nel terzo settore ha retto alla grande.
È stata l’ennesima magia di una finale di stagione davvero di altissimo livello per Verstappen e anche per la Red Bull, che ha continuato a sviluppare la RB21 e nonostante qualche difficoltà con gli assetti, alla fine l’ha sempre resa velocissima
In gara, SuperMax ha finito il lavoro gestendo perfettamente le gomme, ma questo non dovrebbe sorprendere nessuno.
Insomma, Lando campione del mondo. Ma se l’è meritato davvero? Ha davvero vinto il più forte? Non voglio dilungarmi nel PostGP, perchè questa è una riflessione importante. La terrò per l’approfondimento di fine stagione che uscirà nei prossimi giorni.
08
NAS-KURIOSITA’
Tre Nask-uriosità per spezzare un attimo il ritmo.
1) Giovedì i piloti hanno fatto la solita cena di fine anno. Russell era tra Piastri e Norris nella foto pubblicata sui social, ma alla fine mica li ha aiutati. Il conto l’ha pagato Hamilton, mentre sapete chi mancava? I due Aston Martin e Hulk. Tra l’altro, Stroll e Alonso hanno anche saltato l’esibizione in fanzone, il che è costato 25k$ di multa all’Aston Martin!
2) Vi ho raccontato più volte della controversia legale tra Alex Palou, il campione della Indycar, e la McLaren. E Palou per chi tifava domenica? Per Max! Quasi lo pregava di vincere!
3) Ma chi ha vinto tutto è stato Checo Perez che ha ripostato questo Meme a base Avengers sulle sue prestazioni in Red Bull… IDOLO!
NASKA-KARRELLATA
Carrellata di pensieri anche qui molto veloce che mi sono dilungato nel Naska-Mondiale. Tre diverse riflessioni.
1) La regia internazionale. Imbarazzante, io quando vedo gente che fa lavori importanti ma che non capisce nulla di ciò che fa, io impazzisco. Ma come fai a inquadrarmi per 20 giri Norris, Piastri e Verstappen che non fanno NULLA, mentre dietro succede la terza guerra mondiale?? Non solo non li inquadrano, non li mettono manco nel riquadrino, nè manco nei replay!! è stata una gara bellissima a centro gruppo…strategie diverse, treni DRS, sorpassi e controsorpassi grazie alle due zone DRS intervallate dalla chicane… Tipo Hamilton passa Ocon alla chicane ma si espone al contrattacco e alla fine quasi la tira contro il muro, di nuovo, in curva 9. Perché devo vederlo nel riquadrino quando davanti non succede nulla da mille giri e mancano ancora diversi km alla bandiera a scacchi? Vi prego! Mettete qualcuno di competente a schiacciare quei tasti.
2) La Ferrari. Tanti applausi alla Rossa? NO! Ragazzi, Leclerc è arrivato a 23’’ dal vincitore con una sosta in più. Quindi la Ferrari non aveva questo ritmo stratosferico. Era simile al Messico o ad Austin, forse un pelino peggio; infatti, Leclerc ha chiuso 4° e non sul podio. Semmai, tanti applausi a Leclerc, che ha guidato un’auto che dietro proprio non stava in strada. La SF-25 sul giro secco era complicatissima, solo Leclerc la sa domare; infatti, Hamilton esce in Q1 o la tira nel muro; e in gara sono andati fortino ma perché era una corsa di gestione gomme, e la SF-25 le surriscalda poco oltre ad avere un pilota che in gara martella alla grande. Fine dei discorsi, non c’è nulla da festeggiare o da esaltarsi, non ha mica vinto Leclerc!
Sulla Ferrari, però, non posso non dirvi questa. A un certo punto, in gara, Hamilton ha detto ad Adami: il pilota davanti a me è uscito. Adami: okay, lo riporto. Hamilton: non confermare, per favore, ti sto solo riferendo. Adami: capito! Hamilton: BASTA confermare!
Ecco, ho il leggerissimo sospetto che Lewis e il suo ingegnere di pista non si siano proprio presi presi in questo 2025? Voi che dite?
3) La penalità di Tsunoda. Perché è stato penalizzato Tsunoda e non Norris? Allora, su Lando è semplice. Se penalizzi Tsunoda perché ha guidato in modo scorretto, automaticamente si annulla l’eventuale penalità per Lando. Ok, ma allora perché Yuki ha preso penalità? Durante la gara ero perplesso. Sono andato a ripescare le guidelines e sui movimenti in rettilineo dicono questo. Per difenderti in rettilineo, può muoverti solo una volta. E se ritorni in traiettoria per frenare, devi lasciare una vettura di spazio al tuo avversario. Però, c’è una nota: i cambi di direzione sono permessi per rompere la scia, ammesso che il pilota che segue sia abbastanza lontano. Spesso i piloti hanno sfruttato questa postilla per muoversi tanto in rettilineo. Ad Abu Dhabi, i commissari hanno valutato che Tsunoda si sia mosso, quando ormai Norris era troppo vicino. E quindi lo ha spedito fuori pista. Per questo l’hanno penalizzato. Il suo è stato un movimento per spezzare la scia all’inizio. Ma poi Lando era vicino e quindi non era più uno spezzare la scia e quindi Tsunoda ha infranto la regola di muoversi una volta sola.
NASKA-JR
Naska-Jr velocissimo, nel quale faccio i complimenti al team Invicta di Leo Fornaroli che ha vinto il Campionato Squadre di F2. Le due gare sono state abbastanza noiose, nulla di che, perciò voglio parlarvi di un altro dettaglio del weekend.
Nelle FP1 la Aston Martin ha fatto girare due rookie, non uno. Sia Alonso che Stroll hanno lasciato la loro macchina. Su una Aston è salito Crawford. Fin qui, tutto normale, lo impone il regolamento e la Aston doveva ancora cedere una FP1 di un pilota titolare. E Crawford è la stella dell’Academy.
L’altro sedile è andato a Cian Shields. Ah. E chi è?
Un pilota dell’accademia Aston Martin. Ah…e com’è andato in F3 e F2? Beh è arrivato 30° in F3 nel 2024, zero punti, con il compagno di squadra che vinceva gare, quindi l’auto era buona, e 24° in F2 quest’anno, zero punti. Capisco che ormai la F1 sia solo soldi, ma a dei livelli che è meglio non farsi troppe domande se si vuole continuare a guardarla con amore. Con tutti i piloti talentuosi che ci sono, non c’era davvero una scelta migliore?
Bah, mega bah.
NASKA-VOTI
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Sauber: 6.5 / 6
L’ultimo weekend del nome Sauber in F1, almeno fino a quando rimarrà Audi, parte molto bene ma si conclude con un sorriso a metà, per colpa di un errore in qualifica e di un ritmo non proprio ottimale.
Gabriel Bortoleto: 7 / 6
Eccellente la qualifica, con un gran giro in Q2 seguito da un’ottima ripetizione in Q3. In gara paga il consumo gomme, un pelo eccessivo rispetto a chi gli sta intorno.
Nico Hülkenberg: 7 / 6
Tanto potenziale sprecato in qualifica dal muretto, che nel finale del Q1 lo spedisce nel traffico. In gara esegue benissimo una strategia vincente e ritorna in zona punti. Bella rimonta.
Williams: 5.5 / 6
Un’ottima stagione conclusa in maniera anonima, su una pista che proprio non piace alla Williams. Qualifiche in zona Q2, e gara passata ai margini della zona punti.
Alexander Albon: 5 / 5
FLOP per Albon che chiude molto male una stagione iniziata benissimo. Fuori in Q1, mai con un ritmo da zona punti in gara, per poco non viene doppiato.
Carlos Sainz: 6.5 / 6
Arrivare a punti con la Williams di Abu Dhabi è difficile, figurarsi ripetere il podio del Qatar. Carlos ci prova, sfiora il Q3 e in gara sogna qualche punto, ma alla fine non ne ha abbastanza.
VCARB: 5.5 / 6
Giudizio molto simile a quello riservato alla Williams: 2025 brillante, chiuso in maniera anonima, per colpa di un consumo gomme che proprio non lascia scampo alle Racing Bulls.
Isack Hadjar: 6.5 / 6
Ottima la qualifica di Hadjar, che non si aspettava di arrivare in Q3. Il passo gara, però, non vale la zona punti e Isack chiude una grande stagione a bocca asciutta.
Liam Lawson: 5.5 / 6
Manca un guizzo in qualifica simile a quello di Hadjar. In gara prova a infastidire Norris per doveri familiari di casa Red Bull, ma anche lui va presto in crisi di gomme.
Haas: 7.5 / 7
Buon weekend per la Haas, soprattutto a livello di prestazioni, meno di punti raccolti. Forse c’era il ritmo per concludere davanti ad Alonso, ma qualche inciampo qua e là lo impedisce.
Oliver Bearman: 5.5 / 7
Bearman parte fortissimo nelle libere, tanto che sembra poter ripetere la Top5 di Hülkenberg del 2024. In Q2 però Ollie stecca e la gara è una lunga processione nel traffico. Tanto potenziale sprecato.
Esteban Ocon: 8 / 8
Finalmente Ocon fa pace con la sua Haas. Dopo un venerdì complicatissimo, assieme al suo team di ingegneri rivoluziona l’assetto e brilla sia in qualifica che in gara. Manca solo il sorpasso su Alonso. TOP.
Alpine: 4 / 5
La stagione finisce peggio di come era iniziata per l’Alpine. Abu Dhabi mette in crisi la vettura, ne espone tutti i difetti, e tanto la gara quanto la qualifica sono un calvario. Nulla di più, nulla di meno. Pessimo modo di salutare i motori Renault. FLOP.
Franco Colapinto: 5 / 5
L’Alpine fatica moltissimo, lo abbiamo detto, ma il divario con Gasly è troppo importante. Soprattutto al sabato.
Pierre Gasly: 5.5 / 5
Tenta un colpo di reni tra FP2 e FP3, scegliendo un assetto estremo che migliora il passo ma lo lascia comunque in ultima fila. Gara anonima, sarà felicissimo di salutare questo 2025.
Aston Martin: 8 / 7
Ottimo weekend per l’Aston Martin che, una volta sistemato l’assetto al sabato, domina il centro gruppo grazie al solito Alonso. La rimonta di Stroll, comunque, certifica un gran passo gara e un’ottima gestione gomme. TOP.
Lance Stroll: 6.5 / 6
Il solito sabato complicato per Stroll, con l’uscita in Q2 che non è una sorpresa. In gara, però, Lance si rimbocca le maniche, sfrutta la partenza con le Soft e convince, grazie a tanti sorpassi e al 10° posto finale.
Fernando Alonso: 9 / 8
TOP per Alonso che, dopo un venerdì dal quale esce insoddisfatto, sfrutta alla grande i miglioramenti d’assetto per prendersi la terza fila in Q3. In gara è troppo avanti rispetto ai piloti con cui combatte. Ci gioca, coccola le gomme e li stacca appena si avvicina Hamilton.
Mercedes: 5 / 6
Ad Abu Dhabi la Mercedes ci ha spiegato come NON concludere una stagione tutto sommato positiva. Mai in bolla, le W16 tornano a mangiare le gomme senza pietà, lasciando i piloti senza possibilità in gara. FLOP.
Andrea Kimi Antonelli: 4.5 / 5
Weekend molto complicato per Antonelli, che si perde nelle incertezze Mercedes. In Q2 spinge troppo sulle Soft e si ritrova senza grip nel terzo settore; in gara, proprio non riesce a risalire e districarsi nel traffico. Conclude fuori dai punti.
George Russell: 6.5 / 7
Sfrutta le gomme Soft, il talento e l’esperienza per reggere in qualifica e, addirittura, sognare una Top3, prima di un sovrasterzo all’ultima curva che gli fa capire il suo destino domenicale. Ossia, soffrire tremendamente il consumo delle Pirelli.
Red Bull: 10 / 9
Il voto altissimo è solo per Abu Dhabi, non per l’intero campionato, e si concentra sulla stupenda capacità degli ingegneri Red Bull di perfezionare l’assetto fino a rendere Max imprendibile. Ottima anche la gestione delle varie sessioni. TOP.
Yuki Tsunoda: 6.5 / 6
Ultima gara di Yuki in F1, almeno per il prossimo futuro, iniziata bene con l’arrivo in Q3 ma proseguita con troppe incertezze nel passo. Va bene, doveva dare fastidio a Norris, ma nel secondo stint non ha il ritmo per entrare in zona punti. Mentre la Top10, con una Red Bull, dovresti sfondarla.
Max Verstappen: 10 e Lode / 10
Perfetto. Semplicemente, perfetto. Dal doppio giro in Q2 con le gomme usate, al Q3 devastante, passando per la partenza con chiusura su Norris, il primo stint gestito alla grande e il secondo nel quale chiude i discorsi vittoria. TOP.
Ferrari: 7 / 7
Dopo un venerdì complesso, gli ingegneri Ferrari ritrovano il bandolo della matassa e mettono in pista una SF-25 che in gara è terza forza, nulla di più, ma almeno rende Leclerc protagonista. Bravissimi, come sempre, i meccanici.
Lewis Hamilton: 6 / 7
Buona la rimonta in gara, nella quale sfrutta bene la strategia con la partenza sulle Soft e riesce a compiere diversi sorpassi. Arrivato a Ocon e Alonso, però, finisce il boost delle Medie nuove e si pianta. Male nelle libere e in qualifica.
Charles Leclerc: 10 / 9
Manca solo il podio, che Leclerc avrebbe meritato. Fa il funambolo in qualifica, portando la Ferrari a un limite che non le appartiene. In gara gestisce benissimo le gomme, tanto da rimanere più o meno agganciato alle McLaren. Riesce a domare una bestia indomabile. La luce di Maranello. TOP. Dimenticavo: Verstappen in conferenza ha sottolineato quanto Charles abbia dato tutto per il podio. Direi che Leclerc ha azzeccato il pilota con il quale guadagnarsi un credito per il futuro!
McLaren: 8.5 / 9
Nonostante le gomme si consumino molto, non vincono e nemmeno dominano. Strano, vista la forza della McLaren nella gestione delle posteriori. Nel finale di stagione la Red Bull si è molto avvicinata ma a Yas Marina contava solo il Mondiale Piloti. Ed è arrivato.
Oscar Piastri: 7.5 / 9
Fino al Q3 manca qualcosina rispetto a Norris, anche se il weekend è in crescendo come nella prima parte di stagione. In gara sfrutta l’attenzione di Lando per superarlo al via, poi ha un buon ritmo. Rimane il grande sconfitto.
Lando Norris: 10 / 10
Inevitabile il massimo dei voti, nonostante il suo weekend qualche piccola sbavatura la abbia. Ma è Campione del Mondo, e ai libri di storia delle sbavature interessa zero. Bravissimo nella gestione del traffico e dei sorpassi. Ha fatto tutto ciò che doveva senza la minima sbavatura TOP.
Vi riassumo i TOP, che sono Norris, Leclerc, Verstappen, Red Bull, Alonso, Aston Martin e Ocon. FLOP per Mercedes, Alpine e Albon.
NASKA-FINALE
Non mi resta che chiudere questo ultimo PostGP del 2025, ma non abbiamo certo finito di parlare di F1! Vi aspettano tanti articoli fino a Natale, tutti a tema F1!
Alberto Naska e Luca Ruocco
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