Lando Norris alla RISCOSSA!

Grande vittoria di Lando in un weekend dominato dalla McLaren.

Hanno demolito la concorrenza a Spielberg: perché? Come hanno fatto?!?

Scopriremo tutto in questo PostGP, nel quale parleremo di tanti argomenti: il buon fine settimana della Ferrari, il LICO che perseguita Leclerc, l’incidente tra Antonelli e Verstappen, le sorprese di Lawson e Bortoleto…

Insomma, un bel video estivo nel quale immergervi e scordarvi del caldo per venti minuti. Perché il PostGP rinfresca! Che poi è quello che servirebbe ai freni di Leclerc, ehm ehm…

Vabbè dai, partiamo dal Nask-assunto.

NASK-ASSUNTO

Prima tappa del nostro racconto, come al solito, il giovedì. Nel paddock di Spielberg, in mezzo alle montagne della Stiria, si parla delle solite cose: gli aggiornamenti delle varie squadre, il contratto di Russell che non viene rinnovato, Verstappen che dice di essere concentrato sul presente e per il 2026 si vedrà… immagino la faccia di Horner quando ha letto queste dichiarazioni… normale amministrazione, fin qui.

In realtà due piccoli spunti molto interessanti ci sono. Il primo è una curiosità: la FIA, nel documento di presentazione del GP, dichiara il Red Bull Ring lungo 4326m. E cosa c’è di strano, Naska? Fino all’anno scorso erano 4318m, otto di meno! Eppure, la pista non è cambiata. Cos’è successo? A quanto pare, rispetto alle ultime misurazioni, c’è stato qualche leggero movimento del terreno. Ma, soprattutto, dato che la pista viene misurata percorrendola al centro, aver allargato la riga bianca nei curvoni dipingendo i cordoli ha reso più largo il tracciato, da cui un cambio di linea e un allungamento del valore. Curioso, però!

L’altro interessante spunto proviene sempre dalla FIA, che giovedì ha pubblicato due documenti davvero preziosi per gli appassionati. Li trovate tranquillamente sul sito della Federazione. Il primo è la guida alle penalità che i commissari consultano quando devono giudicare un’infrazione. Ci sono tutte le casistiche di penalità, dai duelli in pista, ai track limits fino agli unsafe relase. Lettura un po’ noiosa ma consigliatissima. Ancora più interessante è stata la pubblicazione delle driving guidelines, le linee guida sui sorpassi. Ve le avevo raccontate qualche settimana fa, verso Jeddah, perché erano comunque emerse tramite inchieste giornalistiche. Ma la lettura completa è davvero illuminante. Per esempio, in rettilineo si può fare un solo cambio di direzione, e in frenata è vietato muoversi. Ma sapevate che è tollerato ondeggiare per rompere la scia se la macchina dietro è abbastanza lontana, nonostante la regola sui cambi di direzione? È scritto nero su bianco nelle regole e, per esempio, a Monza vedremo i piloti sfruttare tantissimo questo cavillo!

Bene, passiamo subito al venerdì. In mattinata si scoprono i vari aggiornamenti delle squadre. Sauber, Ferrari e Red Bull hanno un fondo nuovo. La VCARB ha una nuova ala anteriore. Sorprende la McLaren: ritorna l’ala anteriore testata in Canada, ci sono nuove cover delle sospensioni anteriori, nuove prese dei freni ma soprattutto una sospensione posteriore leggermente rivista negli attacchi. Questo per dare più stabilità in ingresso curva, soprattutto nel veloce.

E gli aggiornamenti McLaren sembrano funzionare al venerdì. In FP1 Alex Dunne, che gira al posto di Lando Norris, si trova talmente a suo agio con la macchina che si avvicina a meno di un decimo da Piastri. Pensate a quanto è facile da guidare questa McLaren. Intanto sorprende Russell, molto a suo agio con il fresco, e sembra andare forte anche Verstappen. Fatica invece la Ferrari: Beganovic al posto di Leclerc lavora sulla valutazione del nuovo fondo, mentre Hamilton soffre un problema al cambio che lo fa girare a singhiozzo.

Nelle libere 2 le McLaren iniziano a spingere e sia Norris che Piastri fanno il vuoto. Vale per il giro secco come per il passo gara. Tutti sperano che stiano spingendo tanto. Verstappen è l’unico che sembra reggere, o poterci provare, mentre Leclerc fatica un po’ con il bilanciamento e Stroll sorprende, dato che si piazza 4°.

Passiamo al sabato. Ancora una volta, nelle libere 3, le due McLaren stanno davanti a tutti, ma il distacco con gli avversari non è troppo grande. Verstappen e Leclerc sono a due decimi, pronti ad attaccare.

Prima della qualifica, però, esce fuori il sole, la pista si scalda fino a sfiorare i 50°C e cambiano di nuovo i valori in campo. Le McLaren diventano imprendibili, capiremo meglio dopo il perché. Norris e Piastri non hanno rivali già dal Q1. Proprio in Q1 viene escluso Stroll, che perde grip con il caldo, il solito Tsunoda, Sainz che ha problemi ai freni, Hülkenberg che sbaglia e Ocon che pasticcia un po’.

In Q2 si inizia a capire che le due Ferrari sono la seconda forza dietro alle McLaren, dato che anche loro riescono a passare il taglio risparmiando due set di Soft nuove per il Q3. Fuori Alonso, 11°, Albon, Hadjar 13° che delude un po’, Colapinto e Bearman.

Il Q3 è molto particolare. Dopo il primo tentativo Norris guida il gruppo, con Leclerc 2° e Piastri 3° dopo un giro pasticciato. Faticano Russell e Verstappen su gomme usate. Il secondo tentativo è segnato dall’errore di Gasly, che si gira all’ultima curva. Bandiere gialle, perdono il giro Verstappen, Piastri e Leclerc che nel terzo settore incontra la ghiaia e con le gomme surriscaldate non si migliora. Si migliora invece Norris, che si prende una mega Pole Position con più di mezzo secondo su Leclerc. Sempre terzo Piastri, poi Hamilton, Russell, un super Lawson, Verstappen solo 7°, Bortoleto 8° tra gli eroi di giornata, Antonelli 9° che non fa in tempo a segnare un secondo tempo e Gasly 10°.

La gara inizia con molti colpi di scena, prima di diventare un po’ soporifera. Sainz rimane bloccato nel giro di formazione. Colpa di un guasto ai freni che lo costringe al ritiro immediato. Si riparte e Leclerc prova a mettere il muso all’interno della prima curva, ma Norris chiude e Piastri sfila all’esterno. Alla curva 3 Antonelli commette un errore sul quale torneremo, finisce lungo, colpisce Verstappen e i due si ritirano. Safety Car.

Si riparte e le due McLaren scappano subito via. Bel duello tra Russell e Hamilton prima della Safety Car, con Lewis che resiste all’esterno di curva 6 e rimane quarto.

I primi giri sono molto appassionanti. Piastri rimane in zona DRS di Norris e gli mette molta pressione. Riesce addirittura a provare il sorpasso in curva 3, ma arriva leggermente lungo e Lando lo ripassa. I due continuano a rimanere vicinissimi, Norris arriva anche lungo sulla ghiaia nelle curve 9 e 10, fino a quando, in occasione del primo pit-stop, il muretto McLaren li allontana un po’ fermando Piastri qualche giro dopo Lando.

A questo punto, e per tutto il secondo stint, Piastri è molto lontano. Nella terza e ultima parte di gara, Oscar prova ad attaccare Norris che ha un filo meno passo, e sfrutta i doppiaggi per avvicinarsi. Ma non riesce mai ad entrare in zona DRS e, alla fine, Lando va a vincere senza grandi problemi.

Dietro le due McLaren corrono le due Ferrari, anche loro nella terra di nessuno. A differenza delle McLaren, però, non c’è un duello interno. Leclerc, nonostante le continue richieste di LICO, ha un decimo nel taschino su Hamilton, anche due, e pian piano lo stacca. Nella parte centrale di gara la Ferrari ha lo stesso ritmo delle McLaren, poi nel finale Charles tira i remi in barca e si prende il 3° gradino del podio a 20’’ da Norris.

Una decina di secondi più indietro troviamo Hamilton, mentre staccatissimo a 30’’ dalle Ferrari c’è Russell, autore di una gara molto lenta per gli standard Mercedes. Talmente lenta che Lawson, 6° con la VCARB e la strategia a un solo pit-stop, conclude la corsa a 5’’ da George. Dietro a Lawson troviamo Alonso, anche lui sulla sosta singola, appena davanti a Bortoleto, 8° e per la prima volta a punti, con Hülkenberg e Ocon che chiudono la Top Ten.

Gara molto noiosa, devo dirlo, motivo per cui nel PreGP di Silverstone diremo che sarà una noia mortale così siamo sicuri, ma proprio sicuri che viene fuori la gara del secolo.

NASKA-PODIO

Naska-podio nel quale rispondiamo a due domande semplicissime.

    • Verstappen avrebbe contesto il terzo gradino del podio a Leclerc? 
  • da dove cavolo viene fuori questo dominio di McLaren?

Partiamo dalla prima, se Verstappen avrebbe dato fastidio alle Ferrari. Non possiamo saperlo, ovviamente, ma secondo me, no. Era in crisi al sabato con il caldo e domenica la pista era ancora più rovente. Magari Max si sarebbe inserito tra Hamilton e Russell, rimanendo anche vicino a Lewis, ma prendendo la media dei tempi, la Ferrari pagava due decimi al giro su McLaren e la Mercedes NOVE. Penso che la Red Bull si sarebbe infilata in questo enorme gap, non oltre.

Seconda domanda: da dove cavolo viene fuori questo dominio di McLaren?  Beh, un po’ il Canada ci aveva illuso che qualcosa sarebbe potuto cambiare. In realtà siamo tornati a un dominio simile a quello di Barcellona e di tante altre gare. Qualche spiegazione in più voglio darvela, però.

Partiamo dalla gara. Sappiamo che McLaren è devastante quando la pista è rear limited. Vuol dire che le gomme più sollecitate sono quelle dietro. In Austria, soprattutto se c’è caldo, devi controllare tantissimo il surriscaldamento. Loro lo fanno molto meglio degli altri e questo gli dà un grande vantaggio sul passo.

Non è finita qui, però. Perché gran parte di questo vantaggio nel non surriscaldare le gomme viene dall’equilibrio della McLaren. E qui entrano in gioco gli aggiornamenti, soprattutto quello alla sospensione posteriore, che sembra aver aumentato ancora di più questo equilibrio.

Usiamo la telemetria di F1 Insights Hub per capire cosa dico ancora meglio. Prendiamo la qualifica, Norris vs Leclerc. Guardate il delta: Lando guadagna costantemente, ad ogni curva, soprattutto quelle lente. E in una qualifica nella quale ci sono oltre 40°C sull’asfalto e si usa la mescola C5, questo significa solo una cosa: Norris ha più grip e meno paura del surriscaldamento. Spinge forte già da inizio giro. Tutti gli altri, da Ferrari a Sauber, devono gestire la gomma anche in qualifica, perché sono meno bilanciati, scivolano di più in ingresso o uscita di curva, e se esagerano, surriscaldano la gomma e rovinano il giro. Ad esempio, quello che è accaduto in Q3 a Hamilton, che fino alle curve veloci era davanti a Leclerc. Poi è scivolato in curva 6, e da lì ha preso due decimi.

Unite la perfezione della McLaren a Lando Norris, che è uno specialista del Red Bull Ring, e avete il distacco nei Supertimes più alto di tutta la stagione. Ma è qualcosa di strettamente legato alla pista e al perfetto equilibrio di McLaren. Pensate che il Red Bull Ring è il circuito con la percentuale di curve rispetto alla lunghezza più alta del campionato. Quindi, se tutti sono allo stesso livello, i distacchi sono minimi. Ma se c’è la mescola C5 che è molto morbida e qualcuno scivola e qualcuno no… tac, si creano distacchi immensi. Siamo andati a spulciare gli archivi e anche l’anno scorso, il maggior distacco tra primo e secondo nei Supertimes è stato proprio al Red Bull Ring!

Ultima nota di colore sulla McLaren in Austria, è Piastri scatenato, quando Colapinto lo ostacola nel doppiaggio e lui, riferendosi alla vicenda del suo contratto, dice alla radio: l’Alpine ha trovato il modo di fottermi dopo tutti questi anni! Zitto zitto, quando vuole Oscar punge…

NASKA-JR

Naska-Jr nel quale voglio fare un piccolo punto della situazione su F2 e F3.

Partiamo dalla F3. Gare divertentissime in Austria, il circuito è perfetto per le categorie minori, ci sono molti corpo a corpo. Siamo già nella seconda parte di campionato e si sta delineando un bel duello tra Tsolov e Camara per il titolo. Camara è un pelo più veloce ma soffre tanto il corpo a corpo, come vi avevo già raccontato a Imola. E infatti al Red Bull Ring ha perso posizioni sia nella Sprint che nella Feature Race. Tsolov invece è veloce e molto esperto nella gestione gomme. Bellissimo campionato perché li separa solo un punto.

In F2, invece, la classifica è molto aperta e mancano ancora tante gare. Dunne, che nelle FP1 con McLaren ha colpito molti per la velocità di adattamento e la precisione nei commenti alla radio, ha un po’ faticato nella Sprint ed è stato squalificato dalla Feature Race nella quale aveva chiuso 2°. Plank troppo usurato. Brutta botta in classifica perché Verschoor, che ha vinto la Feature Race e sfrutta l’enorme esperienza maturata in quattro stagioni di F2, adesso ha un cuscinetto di punti da gestire nelle prossime gare. Peccato per Fornaroli, il nostro Leo autore della Pole Position, che nella gara lunga ha chiuso terzo, poi 2° dopo la squalifica di Dunne. Forse mancava un pelino di ritmo ma la strategia non ha aiutato.

Infine, santo Halo come sempre dopo due brutti incidenti nella Sprint di F2, con auto ribaltate, una sopra l’altra, e ancora più pericoloso, auto che si infilavano sotto alle altre in un tamponamento nel finale.

NAS-KARRELLATA

Prima dei Naska-Voti la solita carrellata di riflessioni che si concentrerà su due argomenti: l’incidente Antonelli-Verstappen e il LiCo di Leclerc.

Sull’incidente tra Antonelli e Max, c’è poco da dire. Ha spiegato tutto Kimi nelle interviste. Dopo la partenza, Antonelli ha scelto un settaggio non proprio ottimale del bilanciamento di frenata. Quando è andato forte sul freno per curva 3, ha bloccato il posteriore. Lo potete notare perché quasi la perde e deve correggere controsterzando. Ma soprattutto deve rilasciare il freno e allargarsi per non tamponare Lawson. A quel punto però è interno, sullo sporco, e quando torna sul freno stavolta blocca l’anteriore. Zero direzionalità, strike su Verstappen. Antonelli si è preso tutte le colpe e partirà tre posizioni indietro a Silverstone. Peccato per la sua gara e per il Mondiale di Max, che ora, a 60 punti dalle McLaren, si fa praticamente impossibile.

Proviamo invece a capirci qualcosa sull’argomento LiCo, che ormai perseguita Leclerc. Il famigerato Lift & Coast. Sappiamo che a Barcellona era legato all’usura del plank. In Austria invece l’ingegnere di pista di Charles, Brian Bozzi, gli ha chiesto tantissimo LiCo, soprattutto ad inizio gara, per colpa dei freni.

Come facciamo a sapere che era colpa dei freni? L’ha spiegato Jerome d’Ambrosio, il vice di Vasseur, che domenica sostituiva Fred a capo della Scuderia dato che Vasseur è dovuto tornare improvvisamente in Francia per motivi personali. Non si sa altro, speriamo sia tutto ok.

Quindi, il LiCo era legato ai freni, come in Canada. E tutti devono gestire i freni in Austria, è una pista complicata per le temperature, sia per l’altitudine, che per il caldo e per le tante frenate. Eppure, la Ferrari ha spesso problemi con i freni, anche Hamilton se ne lamenta sempre.

E allora, a cosa possono essere legati questi problemi? Vi do quattro possibili motivazioni.

1) I freni sono progettati male e smaltiscono male il calore. Difficile sia così.

2) Aumentare le dimensioni delle prese dei freni anteriori rovinerebbe troppo l’aerodinamica. Quindi hanno scelto una configurazione di raffreddamento estrema, accettando di dover gestire il surriscaldamento. Anche qui, difficile sia così.

3) Qui ci avviciniamo alle due possibili spiegazioni. Leclerc ha spiegato che il LiCo è legato a delle scelte di compromesso che devono fare per andare comunque forte. Quali potrebbero essere queste scelte? La prima è un utilizzo dei condotti di freni per la gestione della temperatura gomme. In sostanza, molta aria che entra viene sacrificata per raffreddare la gomma o, al contrario, il sistema è mantenuto caldo per, ad esempio, scaldare più veloce le gomme in qualifica.

4) Possibile sia così ma c’è una quarta spiegazione che mi convince ancora di più. In Ferrari, per colpa dei compromessi sull’assetto derivanti dalla sospensione posteriore, hanno meno carico e meno bilanciamento. Una delle conseguenze è tanto sottosterzo, di cui parla sempre Hamilton. Uno dei modi per risolvere il sottosterzo è usare i freni come strumento per far girare la macchina. Ma questo li sforza di più in frenata, e quindi porta al limite il sistema soprattutto nelle piste in cui i freni sono molto sollecitati o ci sono tante curve lente dove serve far ruotare la monoposto, e usano i freni per farla ruotare.

Chissà, magari continuando l’evoluzione della SF-25 con la nuova sospensione posteriore, anche il LiCo ce lo toglieremo dai… dai Naska-Voti, ovvio!

NASKA-VOTI

Eccoci arrivati ai Naska-voti e abbiamo deciso che il link al sondaggio per dare i vostri voti verrà pubblicato SOLO su Telegram. Quindi, seguitemi lì, mi raccomando.

Sauber: 7.5 / 8

Un doppio arrivo a punti per la Sauber è sempre un’ottima notizia. Ma il passo era il migliore di centro gruppo e farsi battere da Lawson e Alonso deve farli rosicare almeno un po’, perchè potevano fare di più! Enormi i passi avanti, comunque.

Gabriel Bortoleto: 9 / 9

Tre giorni da incorniciare per Bortoleto in Austria. Primi punti in carriera, Top Ten in tutte le sessioni, qualifica eccellente. Gran ritmo in gara, solo nel finale gli manca un pelo di cattiveria contro Alonso! Che non so se lo sapete, ma è il suo manager. TOP.

Nico Hülkenberg: 7 / 8

Merita un bel voto perché arriva a punti partendo ultimo. Ma il bloccaggio in Q1 che rovina il sabato lo priva della possibilità di arrivare in Q3 e, visto il passo della Sauber, sfidare Russell e la Mercedes. Peccato.

Williams: 4.5 / 4

FLOP ancora una volta per la Williams che sta vivendo un momento da incubo in questa stagione. Problemi in qualifica, doppio ritiro in gara, serve una scossa prima di Silverstone.

Alexander Albon: 6.5 / 6

In realtà Albon si era difeso bene in qualifica, sfiorando il Q3, e in gara aveva sfruttato il caos dei primi giri per piazzarsi in zona punti. Poi, il ritiro.

Carlos Sainz: NC / 5

Non classificabile per Sainz perché il suo Gran Premio d’Austria è davvero impossibile da commentare. Guasto in qualifica, guasto in gara ancora prima del via.

VCARB: 9 / 7

Hanno vinto la corsa a centro gruppo, perciò meritano un voto molto alto. La VCARB è ben bilanciata e questo aiuta al Red Bull Ring, ma per come si era messa la gara serviva una grande strategia e l’hanno indovinata. Bravi. TOP.

Isack Hadjar: 5.5 / 6

Piccola battuta d’arresto per Hadjar. Veloce nelle libere, si perde in Q2 e in gara prova anche lui la singola sosta ma è troppo distante per arrivare a punti.

Liam Lawson: 9.5 / 8

Finalmente un bel TOP per Liam Lawson. Questo è il pilota che mi auguravo di vedere le PreGP del Canada, e lo abbiamo ammirato a Spielberg, due settimane più tardi. Velocissimo in qualifica, addirittura in terza fila, poi in gara non si perde d’animo dopo una partenza così e così e risale alla grande grazie alla singola sosta. Tenendosi pure dietro Alonso in zona DRS per due terzi di gara. è guarito dal trauma red bull.

Haas: 6 / 6

Positivo il ritmo e la strategia che aiutano Ocon a risalire in zona punti ma al Red Bull Ring non si aspettavano di rimanere dietro alla Sauber. Serve un passo in avanti con gli aggiornamenti.

Oliver Bearman: 6 / 6

Difficile fare di più in qualifica ma in una corsa dove serve allargare i gomiti, Bearman fa un po’ fatica, finisce bloccato in qualche duello e non riesce a precedere Ocon.

Esteban Ocon: 6.5 / 7

Gara con il marchio di fabbrica Made in Ocon 2025. Qualifica complicata, ottimo passo gara, strategia eseguita alla perfezione, zero tempo perso nei duelli e tac, arriva il punticino.

Alpine: 5 / 5

Gasly aveva fatto un miracolo portando l’Alpine in Q3 ma la monoposto non valeva la zona punti e si è visto in gara. Non un buon momento. FLOP.

Franco Colapinto: 5.5 / 5

Colapinto ha ammesso di faticare un po’ con l’ingresso delle curve veloci, nelle quali gli manca un po’ di fiducia. In qualifica, perciò, ci sta il Q2, ma in gara fatica a tirare fuori gli artigli.

Pierre Gasly: 7 / 6

Il voto è tutto legato al fantastico Q2 che lo porta in Q3. Poi, dopo l’errore nell’ultimo tentativo, la gara è segnata dalla partenza sulle Soft e da una mancanza di grip che dura per tutti e 70 i giri. Scoraggiato.

Aston Martin: 6.5 / 7

L’Aston Martin è migliorata rispetto ad inizio stagione e ora possono sempre puntare alla zona punti. Devono però risolvere al più presto il problema del tanto drag crato dall’aerodinamica. In rettilineo sono fermi.

Lance Stroll: 5 / 5

Gran peccato per Stroll che aveva iniziato alla grande il fine settimana. Ma con il caldo Lance si perde e sia la qualifica che la gara diventano un calvario.

Fernando Alonso: 8 / 8

Sfiora il Q3 in qualifica, poi in gara corre come un maestro qual è. Sfrutta la strategia sulla sosta singola, si aggancia a Lawson sfruttando il DRS per recuperare decimi di passo gratis, e nel finale difende alla grande la posizione su Bortoleto.

Mercedes: 5 / 6

FLOP totale per la Mercedes. Ok, le curve del Red Bull Ring, il caldo e l’asfalto non aiutano, ma neanche nella corsa peggiore fin qui – Imola – si erano presi una scoppola del genere. Grande, grandissima delusione.

Andrea Kimi Antonelli: 4.5 / 5

Il risultato della qualifica non è colpa sua. Ma l’errore in partenza è grave, inutile nasconderci. Imparerà e migliorerà.

George Russell: 7 / 6

Di più non poteva fare, probabilmente, e in qualifica aveva quasi trovato il guizzo giusto. Ma in gara, vederlo su un passo simile alle Sauber… possibile che la gestione dei surriscaldamenti sia il suo punto debole?

Red Bull: 4 / 5

FLOP. Non tanto perché escono dalla gara di casa con zero punti. O perché la monoposto, nonostante il fondo nuovo, era terza forza con il caldo. Eh no, il quattro arriva perché l’Austria ha dimostrato che senza Max, la Red Bull vale come l’Alpine. E non può essere sempre colpa di Tsunoda.

Yuki Tsunoda: 5 / 4

Fermarsi a due decimi e mezzo da Verstappen in Q1 significa non passare il turno. Purtroppo, questo è il valore della Red Bull che guida Yuki. Eppure, in gara la penalità la prende e mostra tanto, troppo nervosismo.

Max Verstappen: 7 / 6

Forse senza il testacoda di Gasly avrebbe artigliato la seconda fila in qualifica e ora parleremmo di un Verstappen in mezzo alle Ferrari. Però in Q1 e Q2 è stato meno brillante del solito, ed è giusto sottolinearlo.

Ferrari: 8.5 / 8

Esecuzione perfetta del weekend Ferrari. Portano l’aggiornamento, il venerdì è complicato, ma non si perdono d’animo, trovano il giusto bilanciamento e ottengono il massimo con una qualifica e una gara senza sbavature. Anche nelle strategie e nei pit-stop.

Lewis Hamilton: 7.5 / 8

Buon passo avanti di Hamilton che si trova sempre meglio con la SF-25. Leclerc rimane sempre un gradino sopra ma Lewis inizia a poter spingere in qualifica, soprattutto sul freno, e in gara voleva provare la sosta singola per fregare Charles. Buon segnale, questo.

Charles Leclerc: 9.5 / 9

Cosa può fare di più? Nulla. Solito guizzo in qualifica, e già battere una McLaren è un mezzo miracolo. In gara chiude a 20’’, terzo senza avversari, nonostante un LiCo che nella prima parte costa almeno due decimi al giro. Ritmo, velocità, ha tutto: mancano solo le vittorie. Ma arriveranno. TOP.

McLaren: 10 / 10

Macchina stratosferica. Gestione del weekend ottima e anche un po’ cinica, con il primo pit-stop di Piastri che evita di allungare il duello tra le due monoposto papaya. Su questi circuiti sono imbattibili.

Oscar Piastri: 8.5 / 9

Poco brillante in qualifica, molto, molto brillante in gara, dove tira fuori un passo e un’aggressività che mettono in difficoltà Norris. La classifica, per ora, rimane sua.

Lando Norris: 10 / 10

Risposta migliore al Canada terribile non poteva esserci. Fino al Q3, Norris in Austria è stato devastante. La Lode non arriva perché in gara ha faticato un po’ troppo, proprio nella gestione gomme che di solito lo vede in vantaggio su Piastri. Ma se reagisce così ai momenti difficili, può giocarsela fino ad Abu Dhabi. TOP per Lando!

Vi riassumo i TOP, che sono Norris, Leclerc, Lawson, Bortoleto e la VCARB. FLOP per Red Bull, Mercedes, Alpine e Williams.

NASKA-QUIZ

Finiamo il video con il Naska-Quiz, complimenti a VinzVendi, Gianluca e tutti gli altri che hanno vinto l’Indovi-Naska! Bravissimi!

Ora le domande per Silverstone, domenica prossima.

Soft: chi sono i due protagonisti del famoso duello del 1987?

Media: quale fu la particolarità dell’edizione 2000?

Hard: perché la qualifica del 2004 creò scompiglio e tantissime polemiche?

Alla prossima lettura, ossia il PreGP di Silverstone!

Alberto Naska e Luca Ruocco