Che gara completamente folle ha regalato Zandvoort?!?!
L’intero PreGP era basato sulle previsioni di pioggia e uragani per tutto il weekend, e ovviamente alla fine sono cadute quattro gocce in tutto. Ma non fa nulla, perché la gara è stata un continuo colpo di scena. Uno dopo l’altro, PAM PAM PAM!
Safety Car, incidenti, motori rotti, penalità senza senso… e poi due Ferrari KO, Hamilton che prende 5 posizioni di penalità per Monza, Piastri che mette le mani sul Mondiale e un incredibile Hadjar a podio con la Racing Bulls! Hadjar, a podio! Vi rendete conto?
Davvero, è stata una domenica assurda. Tentiamo di capirci un po’ di più nel PostGP!
NASK-ASSUNTO
La F1 torna dalle vacanze estive, durante le quali Max Verstappen si è allenato a sorpassare fuori pista con tanto di famiglia a bordo. Nel paddock si parla solo di… 2026.
Ormai un po’ tutti pensano alla prossima stagione, dato che la McLaren lascerà le briciole da qui ad Abu Dhabi. Qualche suggestione un po’ strana circola tra i motorhome, a dire il vero. Fulvio Solms del Corriere dello Sport racconta un clamoroso intreccio di mercato. Fino a qualche mese fa, il sogno di Toto Wolff sarebbe stato questo: Hamilton ritirato, Antonelli girato alla Ferrari e Russell assieme a Verstappen in Mercedes.
Questa è roba forte, talmente forte da essere frutto di insolazione estiva, direte voi. Forse sì, forse no, di sicuro è curioso che Russell a Zandvoort abbia detto questa frase: non era il mio sedile, quello a rischio, nel caso fosse arrivato Max.
Tutto molto interessante ma passiamo subito alla pista. La giornata di venerdì è un continuo alternarsi di sole e nuvole, con tanto vento e poche gocce di pioggia qua e là. C’è poco grip e i piloti ne pagano le conseguenze.
Nell’ordine, abbiamo: Tsunoda quasi si insabbia nelle FP1, e due secondi dopo Antonelli ci riesce andando lungo in curva 9. Alla ripartenza Russell finisce lungo alla Tarzan ma si salva, mentre alla stessa curva si insabbia Max Verstappen… dopo la fine della sessione! Non scherzo. Max fa la prova di partenza, tira la staccata in curva 1 ma finisce lungo e c’è bisogno del trattore per recuperare la sua Red Bull. In FP2 tocca ad Albon insabbiarsi alla Tarzan, mentre Stroll sbatte in curva 3, quel tornante sopraelevato ultra-affascinante e che regala immagini da sogno. Macchina distrutta e botto pericolosissimo per Lance, che non ha tempo di staccare le mani dal volante e che, vi ricordo, aveva dovuto saltare la gara di Barcellona per operarsi al polso.
Nel frattempo, le McLaren fanno il bello e il cattivo tempo. Norris e Piastri sono velocissimi, trovano il tempo facilmente e, grazie a un passo gara incredibile, prenotano la doppietta. Benissimo Alonso, maluccio le Mercedes e Verstappen, mentre la Ferrari è in crisi nera.
Leclerc e Hamilton non riescono a mettere assieme un giro, la SF-25 paga sette decimi solamente nel secondo settore così grave da non arrivare in Q3.
Sabato mattina la pista è asciutta nonostante abbia piovuto nella notte ma è molto fredda, non supera i 25°C. Le McLaren, come fanno sempre nelle FP3, spingono tantissimo e si mettono già sui tempi della qualifica. Molto bene le Williams, con Sainz e Albon in palla, un po’ meglio le due Ferrari. Hamilton prova l’ala posteriore più carica, in stile Monaco, ma alla fine sceglie di tornare sulla versione usata da Leclerc, quella da medio-alto carico.
Dietro alle McLaren sono tutti vicini, comunque, e il Q1 sarà una sfida anche per i Top Team. Pensate che Mercedes, Ferrari e Red Bull si tengono da parte 5 set di Soft nuove per la qualifica, e solo 1 set di Medie e 1 di Hard per la gara. Normalmente, si fa come McLaren e si va in qualifica con 4 set di Soft, così da privilegiare le gomme più dure per la gara.
In Q1 Lance Stroll tocca l’erba in ingresso della penultima curva e finisce contro le barriere. Fuori anche le due Haas, in crisi nello sfruttare le gomme Soft, Hülkenberg e Colapinto. In Q2 i margini sono super ridotti e finiscono fuori Antonelli e Tsunoda. Albon è solo 15°, ma sulla sua qualifica ci ritorneremo, mentre Gasly e Bortoleto non hanno abbastanza ritmo per raggiungere il Q3.
In Q3 le due McLaren se la giocano sul filo dei millesimi. Alla fine, la spunta Piastri con solo 12 millesimi di vantaggio su Norris. Molto bene Verstappen, con una Red Bull che ritrova equilibrio e un giro perfetto di Max, chiuso a due decimi e mezzo dalla Pole. Benissimo Hadjar, 4° dopo piccolo capolavoro. Russell è 5° e al suo fianco c’è Leclerc, 6° a 6 decimi dopo un Q3 che lo ha lasciato profondamente deluso. Secondo Charles, se avesse guidato meglio, ci sarebbe stato il potenziale per arrivare in seconda fila. 7° Hamilton, finalmente vicino al compagno di squadra, 8° Lawson e quinta fila tutta spagnola, con Sainz e Alonso un po’ al di sotto delle aspettative.
La gara parte con un cielo nuvoloso e il rischio che arrivi qualche goccia di pioggia a dare fastidio. Nella Top 10 partono tutti con le Medie tranne Verstappen, che grazie alle Soft affianca Norris all’esterno di curva 1 e lo passa andando sull’erba all’interno della sopraelevata di curva 3, tutto in controsterzo. Uno spettacolo. Dietro, Leclerc sfrutta un incrocio perfetto per passare Russell in uscita della sopraelevata, mentre perde posizioni Alonso e ne recupera altrettante Albon.
Il primo stint passa abbastanza tranquillo. Tutti cercano di andare lunghi per capire se le gocce di pioggia si trasformeranno in qualcosa di più. Norris aspetta che Max inizi a degradare le Soft e lo passa all’esterno della Tarzan, per poi mettersi a 3’’ da Piastri che è in controllo.
Leclerc prova a superare Hadjar ma la VCARB è un missile all’uscita della chicane, e Isack non fa un errore che sia uno. Impossibile passare in pista, per la Rossa. Così, appena c’è una finestra per l’undercut, Leclerc viene richiamato ai box.
Neanche il tempo di cambiare le gomme che Hamilton, mentre è in zona DRS di Russell e ha un passo promettente, soffre uno snap in curva 3, va largo sullo sporco, non riesce a correggere la traiettoria e picchia contro il muro.
Fuori la Ferrari numero 44 e strategia rovinata per Leclerc, dato che davanti si possono fermare con la Safety Car. Sembrano le comiche e invece è la realtà. Alla ripartenza le due McLaren coprono bene Verstappen, che ha provato a montare le Medie per fare qualcosa di diverso.
Si toccano Lawson e Sainz, con Carlos che si becca una penalità assurda, sulla quale torneremo dopo. VSC per pulire i detriti, alla ripartenza Leclerc frega Russell, si affianca tra curva 9 e curva 10 e poi si tuffa all’esterno della chicane 11-12. Mezza macchina sulla ghiaia, bussatina tattica e tac, sorpasso del 2025 effettuato. Anche qui, ci torneremo. Russell ha qualche danno al fondo, anche Leclerc sente la sua Ferrari un po’ strana, ma i commissari comunicano che analizzeranno l’incidente dopo gara.
Così, Leclerc può andare a caccia di Hadjar ma non riesce a sorpassarlo, e anzi la VCARB regge benissimo il passo. Mercedes ordina a Russell di lasciar passare Antonelli, così da permettere a Kimi di avvicinarsi a Charles e sfruttare un’eventuale penalità. Anto nelli rosicchia il distacco e, quando si trova sotto i 2’’, viene richiamato ai box per montare gomme Soft.
Kimi recupera 1’’5 in nemmeno due settori e in Ferrari capiscono di dover richiamare ai box Leclerc, nonostante manchino una ventina di giri. Charles vorrebbe rimanere in pista ma le sue Hard sono cotte e dargli gomme nuove è l’unica soluzione per coprire la Mercedes e, magari, attaccare Hadjar in caso di un suo crollo.
Pit-stop perfetto, Leclerc rientra appena davanti ad Antonelli, Kimi prova a passare all’interno della sopraelevata di curva 3 ma entra troppo forte, va in sottosterzo e colpisce la Ferrari, costringendo Leclerc al ritiro.
Altra Safety Car, le due McLaren montano ancora gomme Hard mentre dietro un po’ tutti hanno le Soft. Verstappen prova ad attaccare Norris alla ripartenza ma appena Lando e Oscar mettono in temperatura le gomme, dopo nemmeno un giro, possono tirare alla morte senza paura di surriscaldarle. E così, salutano la compagnia, con Piastri concentrato sull’evitare che Lando entri in zona DRS.
A sette giri dalla fine arriva il colpo di scena che forse decide il Mondiale… senza deciderlo per davvero. Dopo vi spiego questa frase, fatto sta che si ferma Lando Norris per una perdita d’olio.
Altra Safety Car, ultima ripartenza più tranquilla con Piastri che vince in scioltezza. Dietro di lui Verstappen e un fantastico Hadjar a podio con la Racing Bulls. Quarto Russell che riesce a contenere Albon nonostante i danni. Sesto Bearman, grazie a una strategia della Haas un po’ folle ma ben riuscita, settimo Stroll anche lui baciato dalle Safety Car, 8° Alonso, 9° Tsunoda e 10° Ocon.
Qualche ora dopo la gara arrivano due decisioni pesanti dei commissari: nessuna penalità per il contatto tra Leclerc e Russell, mentre Hamilton si becca 5 posizioni in griglia di partenza per Monza. Perché? Lo scopriamo nella Nask-arrellata.
Riassunto bello pienotto, vero? Ora possiamo analizzare tutto quello che è successo nelle nostre rubriche.
NASKA-PODIO
Dedichiamo la rubrica del Naska-Podio ai tre piloti arrivati… sul podio! Clamoroso, eh?!?
Scherzi a parte, capiamo qualche dettaglio interessante delle gare dei primi tre.
- Partiamo da Piastri. Perché vi ho detto che la rottura del motore di Norris decide il Mondiale… senza deciderlo? Vi spiego. L’anno scorso ho pubblicato un video che racconta la lotta tra Rosberg e Hamilton nel 2016. Hamilton rompe il motore in Malesia mentre è 1°, e molti identificano quel momento come il punto chiave del Mondiale. È vero, è innegabile che quella vittoria persa costò tantissimo, ma il colpo del KO arrivò alla gara successiva. Nessuno se lo ricorda ma siamo a Suzuka e Rosberg si prende Pole e vittoria. Domina. Da lì in poi, può sempre arrivare secondo, e risultare comunque campione e questo distrugge il campionato, gli dà una tranquillità micidiale. Zandvoort è stato un weekend molto simile, al di là della rottura di Norris. Perché? Perché eravamo su una pista favorevole a Lando, e Norris ha dominato fino alla qualifica. Piastri ha raccontato di aver capito che in alcune curve di Zandvoort, la 9 e la 10, quelle due curve lunghissime del settore centrale, non c’è modo di battere Lando. E allora cosa ha fatto? Si è concentrato su altri punti della pista, come curva 3, ha costruito lì un vantaggio, ha tirato fuori il meglio in qualifica e poi in gara non ha sbagliato nulla. Niente. Tre ripartenze gestite alla grande, ha spinto quando serviva, controllato negli altri momenti… se Piastri va così sulla pista migliore per Norris, hai voglia nelle altre! Già così era un colpo da KO. Aggiungeteci i punti persi da Norris, aggiungeteci che magari dovrà montare un nuovo motore per precauzione…
- Passiamo a Max. Quel sorpasso in partenza su Norris vale il prezzo del biglietto. Al di là di questo, voglio farvi notare come in Red Bull abbiano corso proprio all’attacco, senza mai usare le Hard e montando le Medie durante la prima Safety. Erano pronti a farci 50 giri, pur di permettere a Max di attaccare le McLaren in ripartenza. Bello, eh, ma che ammissione di inferiorità è per la Red Bull?!? Dover mettere le gomme più morbide per attaccare in ripartenza e farci 50 giri? Ci avreste mai creduto se ve lo avessi detto due anni fa?!?
- Infine, il mitico Hadjar. Gira poco in FP1 perché un sensore indica che la batteria potrebbe avere problemi. In FP2 fa mezzo giro poi si ferma a bordo pista. In FP3 è contento della macchina ma è troppo tardi. È troppo tardi, vero? Vero? Ma cosa! Isack si trova bene in Q1, passa facile in Q3 e poi nel finale sfrutta un momento di calma del vento per mettere assieme un secondo settore stellare, a neanche due decimi dal record, e si prende un quarto posto! Non contento, lo difende per tutta la gara gestendo il passo alla grande. Spingeva poco nel veloce e usava la gomma nella chicane e in trazione, così da uscire dall’ultima curva senza preoccupazioni. Non c’è Leclerc o Russell che gli faccia paura, e per qualche giro sembra addirittura poter infastidire Verstappen. Va bene, la Racing Bulls è uscita bene, facile da guidare e molto veloce nel lento, ma ragazzi, che pilota Hadjar! Tra l’altro, è molto sicuro di sé, mai contento, senza mezze misure nelle dichiarazioni… insomma, un tipo rock & roll, la vera sorpresa di questo 2025. Occhio perché la promozione in Red Bull nel 2026 è tornata molto, molto di moda. E lui, gasatissimo dopo il podio, ha detto di non temerla. Ma cosa fai Isack, stai fermo!
NASKA-JR
Naska-Jr molto veloce, a Zandvoort c’era solo la F1 Academy per le categorie propedeutiche, e che weekend di Maya Weug, la rappresentante della FDA! Bellissima la qualifica con la pista bagnata che si stava asciugando, dove Maya è stata brava a sfruttare il vantaggio di passare per ultima prima della bandiera a scacchi. Poi, andate a riguardarvi gli highlights di gara 1, gran bella rimonta da 6° a 3° con delle F4 che, vi ricordo, non hanno DRS. E poi, infine, la vittoria senza appelli di gara 2 dove partiva dalla Pole Position. Gran dominio, almeno una nota positiva nel weekend Ferrari c’è.
Complimenti anche a Nina Gademan! Prima vittoria in carriera e continua la grande progressione iniziata a Montreal.
NAS-KARRELLATA
Carrellata dedicata alle tante penalità di Zandvoort. Alcune mi mandano davvero ai matti ma ci arriviamo.
Antonelli: 10’’ per il contatto con Leclerc e due punti di penalità sulla patente, più 5’’ per eccesso di velocità in pit-lane. Direi che c’è poco da discutere sull’episodio: Kimi tenta l’attacco banzai sfruttando le gomme fredde di Leclerc, prende la traiettoria bassa nella parabolica, entra troppo forte, sottosterzo, Ferrari centrata in pieno. Errore. Però errore con colpa.
Leclerc-Russell: qui il discorso si fa già più interessante. Partiamo dal buon senso: siamo tutti, ma tutti tutti d’accordo con Jeremy Clarkson che il sorpasso di Leclerc è proper racing, corse allo stato puro? Ti infili dove di solito non si passa, bussatina, piccolo contatto, e via. Con mezza macchina nella ghiaia anche se nella chicane di Zandvoort, la ghiaia è incollata vicino al cordolo quindi non si alzano i sassi. Roba stupenda, roba alla Zanardi. Ma neanche alla Zanardi, no, perchè quello di Zanardi era spettacolare, ma chiaramente irregolare, questo di Leclerc, invece, è da scuola di automobilismo, ragazzi, masterclass. Però, sappiamo che in F1 funziona diversamente. Ci sono le linee guida per i sorpassi e i commissari le seguono tipo vangelo. Cosa dicono le linee guida, in questo caso? Dicono che i sorpassi nelle chicane possono essere trattati sia guardando i due pezzi della chicane assieme, sia dividendoli. Comunque, la priorità va al primo pezzo, che è quello che conta di più. Nel caso di Leclerc, i commissari hanno indicato che nella prima parte di chicane, dove Charles attacca all’esterno, la Ferrari rimane dietro ma Russell lascia spazio. Nella seconda metà, Leclerc è all’interno e ha l’asse anteriore in linea con gli specchietti della Mercedes. Quindi è abbastanza avanti perché Russell debba lasciargli spazio. A questo punto, bisogna considerare se Leclerc è rimasto sempre in pista. I commissari hanno detto che non ci sono inquadrature che certifichino al 100% che è uscito; quindi, Charles ha il beneficio del dubbio, quindi non possono sapere se è uscito. Che è un controsenso, perchè proprio per quell’episodio ha preso track limit. Quindi è uscito. Ma non sanno se è uscito. Cioè sanno che è uscito, ma non sanno se è uscito. [WHAT] Rimane da valutare se per sorpassare la Ferrari ha causato una collisione: in questo caso, dato che entrambi i piloti hanno giudicato l’episodio come incidente di gara, la vicenda si può chiudere qui.
Mi sembra che sia tutto logico, no? No, non proprio, ma MENO male, perchè per una volta il buonsenso ha prevalso rispetto alle regole. Perchè se inizi a penalizzare anche questo, allora facciamo una sfilata di moda anziché una gara.
MA ALLORA, PERCHÉ PENALIZZARE SAINZ CON LAWSON?!? Mi manda ai matti questo episodio, ai matti.
Sainz-Lawson: Sainz attacca Lawson alla ripartenza dalla prima Safety Car. È all’esterno di curva 1, la Tarzan. Quando si attacca all’esterno, lo abbiamo visto, le linee guida richiedono che Sainz abbia il suo asse anteriore in linea con quello di Lawson. Questo non accade. quindi Lawson ha diritto di chiudere la porta, per le regole. Ma cosa succede? Liam guarda nello specchietto sinistro, perde un pelino il dietro, ha uno snap leggero, si allarga e tocca la Williams. Patatrac, due forature. Questa è la base degli incidenti di gara. Provo all’esterno, mi prendo un rischio, chi difende la perde un minimo e ci tocchiamo. Mannaggia, va bene così. Funziona così, sono le corse, non serve nessun intervento. E invece i commissari hanno punito Sainz con 10’’ e due punti sulla patente perché non era abbastanza avanti e quindi il contatto è colpa sua. MA CHE CASPITA SIGNIFICA?? Ma Lawson ha perso il controllo!! Non è Sainz che gli è andato addosso!! Ciliegina sulla torta, Sainz ha chiesto di poter incontrare i commissari, e loro hanno rifiutato. Non è finita qui. Durante le interviste, Lawson ha detto: per me quella situazione non è da penalità, ma le linee guida dicono così… L’HA DETTO PURE LAWSON!!!!! MA CHE PROBLEMI HANNO??? Lawson l’ha persa dietro, per quello si sono toccati. Come si fa a penalizzare Sainz?
Infine, passiamo a Hamilton. Perché Lewis partirà 5 posizioni indietro a Monza? Il direttore di gara aveva segnalato ai piloti che, durante i giri di schieramento prima della griglia di partenza, avrebbe fatto esporre doppia bandiera gialla alla fine della parabolica finale, quella che immette sul rettilineo. Motivo? Obbligare i piloti a rallentare prima dell’ingresso in pit-lane, dato che la sopraelevata è cieca e l’ingresso in pit-lane di Zandvoort è stretto, e in quei momenti la griglia di partenza è già piena di gente. Hamilton ha rallentato troppo poco. Semplice, lineare. Dato che un po’ ha rallentato, gli hanno dato 5 posizioni di penalità e non 10 come vorrebbe il regolamento. Brutto errore di Hamilton perché, se gli altri 19 hanno tutti rispettato le indicazioni, e lui no, beh, l’episodio si commenta da solo.
NASKA-VOTI
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Sauber: 5.5 / 5
Dopo un po’ di tempo è arrivato un brutto weekend per la Sauber. Zandvoort ha messo in difficoltà la C45 e, nonostante la gara piena di occasioni, non sono arrivati punti.
Gabriel Bortoleto: 6.5 / 6
Buona la qualifica, sfortunato il contatto con Stroll ad inizio gara, da quel momento risalire è difficile tra l’ala rotta e il poco passo.
Nico Hülkenberg: 5 / 5
Weekend molto sottotono per Hulk. Ammette senza problemi che nonostante i tre set di Soft usati in Q1, non ce n’era di più. Di solito in gara risale, soprattutto in queste gare folli, stavolta no. FLOP.
Williams: 7.5 / 7
La Williams è un po’ troppo sensibile alle condizioni esterne e in qualifica, per colpa di 10°C in più sulla pista, si perdono e devono accontentarsi di un Q3 risicato. La gara sembra iniziare male ma Albon, grazie a un buon passo e a delle mosse perfette sotto Safety Car, alla fine porta a casa tanti punti.
Alexander Albon: 7 / 8
In qualifica Albon si lamenta degli altri piloti che andrebbero piano apposta in pit-lane perché sanno che lui e la Williams hanno bisogno di un outlap senza traffico e molto spinto, altrimenti non mettono in temperatura le gomme. Lo ripete ogni volta che rimane bloccato nel traffico ma questo è il gioco, inutile agitarsi troppo. Buona la gara di rimonta.
Carlos Sainz: 7.5 / 6
Il suo anno in Williams va così. Anche quando va forte, anche quando c’è una gara dove è in buona posizione per portare a casa tanti punti, succede qualcosa. Di solito, non è colpa sua, come a Zandvoort.
VCARB: 9 / 9
Che macchina la VCARB02. Davvero, è il miglior telaio sfornato da Faenza negli ultimi dieci anni. Sincera, veloce, perfetta per le piste ad alto carico e dove serve fiducia del pilota. E hanno gestito perfettamente la gara di Hadjar. TOP.
Isack Hadjar: 10 e lode / 10
TOP, ovviamente. Per il resto, il voto più veloce dell’anno: semplicemente perfetto. Non poteva fare nulla di più e il podio è un premio meritatissimo. Tutto questo senza fare le FP2, tra l’altro.
Liam Lawson: 5.5 / 6
Il passo c’è, come in tanti degli ultimi weekend, ma Lawson butta via tutto con un errore piccolo ma grave nel duello con Sainz. Peccato perché avrebbe avuto la linea alta in parabolica e non è detto che Sainz l’avrebbe superato.
Haas: 8 / 7
La Haas soffre molto più del previsto in qualifica. Si meritano un bel votone perché capiscono che, nonostante il passo sia ok, in gara serve la mossa pazza. Partono con le Hard, rimangono fuori a oltranza, e alla fine arriva la SC nel momento perfetto. Audaci, quindi fortunati!
Oliver Bearman: 7.5 / 8
Misteriosa la perdita di passo in qualifica, dopo la quale ammette che avrebbe preferito girare con le Hard, le sentiva meglio delle Soft. In gara sfrutta perfettamente le Medie al momento giusto e risale dalla pit-lane al 6° posto. Finalmente, coglie le occasioni. TOP.
Esteban Ocon: 6 / 7
Meno brillante di Bearman per tutto il weekend, anche se si stava riprendendo in Q1 prima di un errorino. In gara è meno fortunato con il timing delle Safety Car.
Alpine: 5 / 5
FLOP per l’Alpine. Molto semplicemente, la macchina va piano, talmente piano che neanche le gare piene di occasioni portano punti.
Franco Colapinto: 6 / 6
Fine settimana più incoraggiante di quanto sembri. Esce in Q1 ma trova tanto traffico nel giro buono. In gara spinge forte, addirittura passa Gasly, ma alla fine la sua Alpine non ha mai il passo giusto.
Pierre Gasly: 5.5 / 6
Un piccolo sprazzo di vita in Q1, dove illude che sia uno di quei giorni nei quali porta l’Alpine in Q3, poi Pierre si ferma al Q2 e il suo weekend finisce lì. Gara molto complicata e priva di passo.
Aston Martin: 7 / 7
Le Aston promettono, promettono ma non mantengono. Al venerdì girano scarichi di benzina, ormai lo sappiamo, ma in Ungheria avevano retto bene in qualifica. Qui no, e in gara fanno il passo del gambero, fino a quando le tante Safety non regalano un po’ di punti.
Lance Stroll: 6.5 / 7
La sufficienza è meritata perché parte ultimo e arriva 7°. Quindi, corre bene e assieme al team fa le scelte giuste al momento giusto. Però l’errore in qualifica è grave, e quello nelle libere pericoloso per il suo polso.
Fernando Alonso: 6.5 / 7
Nando si perde un po’ rispetto alla brillantezza del venerdì, sia in qualifica che in gara. Strano quanto accade durante il primo giro, dove di solito guadagna posizioni, poi scommette un po’ sulla strategia.
Mercedes: 6.5 / 7
Il quarto posto di Russell è un po’ troppo buono per una Mercedes che non ha molto ritmo, sia in qualifica che in gara. Maluccio il consumo gomme.
Andrea Kimi Antonelli: 4.5 / 5
Inutile girarci attorno. Tra l’errore in FP1, che toglie a Kimi tanta fiducia per il resto del weekend, l’uscita in Q2 e il botto con Leclerc, è stato un weekend da dimenticare. Peccato, perché il passo non era male.
George Russell: 6.5 / 7
In fondo, la pagnotta George la porta sempre a casa. Ha fatto un po’ più fatica del solito e si è fatto fregare due volte da Leclerc, ma è sempre in Top5, e un motivo ci sarà.
Red Bull: 8 / 7
Tirano fuori un buon set-up al sabato, dopo un venerdì difficile, e danno a Max una macchina per prendersi il podio in tranquillità. Con la strategia scommettono su qualcosa in più, ma è impossibile.
Yuki Tsunoda: 5.5 / 6
Yuki continua a sostenere di sentirsi migliorato, di sentire meglio la macchina, e in effetti il distacco con Verstappen non è più drammatico. Eppure, i risultati non arrivano mai. Ma proprio mai.
Max Verstappen: 9.5 / 9
Davanti ai suoi tifosi, Max fa il massimo e un pizzico di più con numeri di circo tipo il primo giro. Peccato non abbia provato la Hard nel finale per mettere sotto pressione le McLaren per qualche giro in più dopo la ripartenza. TOP!
Ferrari: 5 / 6
La Ferrari inizia malissimo il weekend. Guardate la telemetria, perdeva mezzo secondo in curva 9 e 10 rispetto a Norris e anche ad Alonso, durante le libere del venerdì. Poi hanno messo una pezza con l’assetto, Leclerc con un giro pe rfetto in qualifica poteva partire 4° e chiudere sul podio oppure giocarsi addirittura la seconda piazza con Max. Ma Zandvoort ha certificato una brutta notizia: gli aggiornamenti non hanno reso la Ferrari seconda forza su tutte le piste. Che poi, era l’obiettivo massimo di questo triste 2025.
Lewis Hamilton: 4 / 5
FLOP. Di nuovo. E dispiace perché sia in qualifica che in gara Lewis aveva molto ritmo, era vicinissimo a Leclerc. Eppure, due errori troppo grandi, tra la penalità per Monza e il botto durante il primo stint. È proprio un’annata no.
Charles Leclerc: 9 / 8
La gran parte di questo voto viene dai due sorpassi su Russell. Entrambi difficilissimi, rischiosissimi e fenomenali. Cosa rara da vedere oggigiorno in F1. Senza quelli il voto sarebbe stato più basso, perchè alla fine la qualifica lo ha messo dietro ad Hadjar. Fosse partito davanti a lui poteva giocarsela con Max.
McLaren: 9 / 10
Macchè nove…Due! Ma che dico, UNO, non si avere una perdita d’olio, che vergogna! Scherzi a parte, solita prestazione dominante. Sarebbe stata da 10, ma con un’auto con KO tecnico, il voto scende. Ma non troppo, dai, non spaccano mai…
Oscar Piastri: 10 / 10
Perfetto. Anche lui, perfetto, nel giardino di casa di Norris. È veloce, intelligente, e corre da Campione. Merita di esserlo davvero a fine anno. TOP!
Lando Norris: 7 / 8
Bruttissimo colpo il motore rotto, davvero crudele per Lando, ma nei weekend dove ha tanta velocità, anche più di Piastri, non può continuare a complicarsi la vita.
Vi riassumo i TOP, che sono Piastri, Verstappen, Bearman, Hadjar e VCARB. FLOP per Hamilton, Alpine e Hülkenberg.
NASKA-QUIZ
Passiamo alle domande per Monza.
Soft: quante volte ha vinto Schumi a Monza? Tutte con la Ferrari?
Media: perché nel 1995 si ritirarono le due Ferrari? In che posizione erano?
Hard: chi è l’ultimo italiano ad essersi preso la Pole Position a Monza?
Non perdete il PreGP di Monza, sempre su questo sito!
Alberto Naska e Luca Ruocco
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