Torna la F1 e si corre a… LAS VEGAS!
Chi sbancherà il casinò nella mitica Strip?
Domineranno le Mercedes, come l’anno scorso? Sarebbe una grande occasione per Kimi Antonelli, alla ricerca della prima vittoria in F1 dopo un super weekend in Brasile.
E Lando Norris? Può chiudere il Mondiale Piloti? Verstappen e Piastri hanno l’ultima chance per tenerlo aperto?
E ancora, la Ferrari reagirà alle parole di John Elkann, che lunedì scorso ha scosso Maranello con una strigliata pesantissima? Leclerc e Hamilton si concentreranno sulla guida? Lo faranno talmente bene da giocarsi una vittoria?
Parleremo di questo e molto altro nel terzultimo PreGP di questa stagione: preparatevi perché il 2025 della F1 finisce tutto d’un fiato, con tre gare una dopo l’altra!
NASKA -JR
Ma come, il Naska-Jr nel PreGP!?
Eh già, una delle rubriche che vi fanno compagnia nel PostGP ha deciso di farsi una gitarella fuori porta e finire dritta dritta in questo video.
Il motivo? Parlarvi di Macao. La perla delle categorie minori. Una gara tanto importante da valere quanto un Mondiale, se non di più.
E non lo dico solamente perché la pista di Macao è un gioiello, veloce come Baku in una metà e più folle di Monaco nell’altra.
Lo dico perché le gare di Macao valgono davvero un titolo Mondiale FIA. Lo scorso weekend si sono disputate tre Coppe del Mondo. Quella riservata alle F4, quella riservata alle GT3 e, infine, la Coppa del Mondo Formula Regional, il premio per il vincitore del Gran Premio di Macao.
Un tempo il Gran Premio di Macao veniva corso con le F3, ed era una sorta di mega sfida finale per i migliori piloti dei vari campionati di F3: italiano, inglese, giapponese, poi l’europeo negli anni 2000…
Peccato che le F3 siano diventate troppo veloci per Macao. Quindi, si corre con le Formula Regional, la categoria a metà tra F3 e F4.
Perché voglio parlarvi di Macao? Beh, perché se vi interessano i campioni del futuro, Macao è la gara da tenere d’occhio. Lo fanno i team di F1, lo fa anche il Naska-Jr. E non dovete concentrarvi per forza sul vincitore: Verstappen si è schiantato a Macao, Hamilton uguale mentre si giocava la vittoria con Rosberg, Leclerc ha perso nel gioco delle ripartenze da Safety Car…
Il vero segreto, a Macao, non è vincere. È convincere. E quest’anno, ragazzi, quanto ha convinto Freddie Slater…
Se il nome vi suona familiare, ve ne avevo parlato dopo il Gran Premio del Bahrain, quando esordì in F3 con una wildcard eccezionale, sfiorando la vittoria nella Sprint. Poi ha passato il 2025 a dominare la Formula Regional europea.
A Macao è andato fortissimo. 2° nelle prove dietro a Nael, un pilota francese di F3. Gara di qualifica dominata dopo una gran partenza.
Al via del GP si è fatto sfilare da Mari Boya, spagnolo dell’accademia Aston Martin che ha chiuso la F3 2025 al terzo posto. Ma Slater ha subito sfruttato una Safety Car per colpire in ripartenza, sorpassare Boya e accumulare un bel vantaggio.
Verso metà gara, però, altra Safety Car. Dovete sapere che Macao ha un primo settore composto da due rettilinei infiniti, collegati dalla velocissima curva Mandarin, una delle pieghe più insidiose al mondo. In sostanza, chi guida il gruppone dopo una Safety Car rimane quasi sempre fregato, perché è molto semplice prendergli la scia.
Non a caso, Boya ha passato Slater alla ripartenza dalla Safety Car, e Freddie, provando in tutti i modi a rimanergli attaccato per superarlo al giro successivo, ha toccato il muro. Anche lui KO, come era accaduto a Hamilton.
Non ha vinto, ma ha convinto.
E sapete com’è andata a finire? All’ultima ripartenza, è toccato a Boya il destino del leader di Macao. Lo spagnolo ha provato a fregare il secondo, pelando il gas alla Mandarin per fargli alzare il piede, ma da dietro è arrivato Nael che era 3°, ha preso una mega scia e ha sfilato entrambi. Bella vittoria dopo due gare complicate nonostante la Pole Position.
Andate a ripescarvi gli highlights e non scordate di gustarvi il sorpasso di Emanuele Olivieri in F4: il giovane pilota italiano si è inventato una manovra all’esterno della Mandarin nella gara di qualifica che… non so come l’ha tenuta. Davvero, non me lo spiego. E sapete chi è il suo padrino? Dindo Capello, con il quale ho corso quella gara in tcr con anche emiliano perucca orfei! Bravo Emanuele che alla fine ha chiuso 2° nella gara di domenica.
Infine, nella categoria GT, dominio totale di Antonio Fuoco e della Ferrari 296 GT3. È una vittoria di grande prestigio perché a Macao, nel GT, corrono piloti davvero fortissimi, veri specialisti della pista, come Marciello o Mortara.
La Ferrari vince a Le Mans, vince il Mondiale Endurance, vince a Macao…
E in F1?!?
NASKA-HYPE
In F1 la Ferrari è reduce da una stagione deludente.
C’è poco da girarci attorno. L’obiettivo era vincere il Mondiale, hanno Leclerc P5 in Classifica Piloti, Hamilton P6, la squadra è addirittura quarta nel Costruttori, zero vittorie, una sola Pole Position, sette podi tutti di Charles e una doppia squalifica in Cina.
Nulla di esaltante, insomma.
In Brasile Hamilton è uscito in Q2 per due volte e in gara era KO dopo nemmeno una curva. Leclerc poteva giocarsi il podio, ma è stato vittima incolpevole del botto tra Antonelli e Piastri.
Anche qui, nulla di esaltante ma, per una volta, qualche scusante c’era.
E invece, come un terremoto, sono arrivate le parole di John Elkann. Le ha pronunciate lunedì scorso a margine di un evento sulle Olimpiadi Invernali di Milano-Cortina.
È stato uno sfogo abbastanza inusuale per Elkann, che parla poco di F1, ed è stato uno sfogo ruvido. Talmente ruvido che, per qualche giorno, non si è parlato d’altro nel mondo della F1.
Cerchiamo di capire cosa è successo rispondendo a sei domande.
- Cosa ha detto? Preferisco riportarvi, per completezza, tutte le parole di Elkann. Senza parafrasi. Ferrari vince quando è coesa, questo ci ha insegnato il risultato nel WEC. Quando tutti sono insieme si possono ottenere delle grandissime cose. Il brasile è stata una grande delusione, se guardiamo il campionato di Formula 1 possiamo dire che abbiamo i meccanici che stanno vincendo il campionato con le prestazioni e tutto quello che è stato fatto sul pit stop. Se guardiamo i nostri ingegneri non c’è dubbio che la macchina è migliorata. Se guardiamo il resto, non è all’altezza. E sicuramente abbiamo dei piloti che è importante che si concentrino a guidare e che parlino meno, perché abbiamo davanti a noi ancora delle gare importanti e non è impossibile ottenere il secondo posto. In bahrain abbiamo vinto il titolo wec, quando la ferrari è unita si ottengono risultati”. Rispondendo ad ulteriori domande, Elkann ha ribadito il concetto: sicuramente abbiamo bisogno di piloti che pensano non a loro stessi, ma alla Ferrari. e poi, sul Fred Vasseur: è dedicato a fare in modo che la Ferrari possa performare, ed è stato confermato in estate.
- Come interpretare queste parole? Nell’ultima settimana qualunque giornalista o commentatore di F1 ha provato a interpretare le parole di Elkann. L’intervento che vi ho appena letto ha una serie di punti chiave. Primo: i complimenti ai meccanici per il lavoro nei pit-stop. Secondo: la difesa degli ingegneri, che secondo Elkann avrebbero migliorato la SF-25 durante la stagione. Terzo: le parole dirette ai piloti: per i media italiani sarebbero più indirizzate più verso Hamilton, per gli inglesi più verso Leclerc. Quarto: l’invito all’unità. Elkann vuole che la Ferrari F1 sia coesa quella Endurance. E quasi tutti sono concordi nell’indicare che questo auspicio era il vero obiettivo delle parole di Elkann: strigliare la squadra di F1 perché riesca a ripetere l’armonia perfetta dei Campioni del WEC.
- Perché potrebbe avercela con Hamilton? Lewis, durante il 2025, si è preso più volte la responsabilità di una serie di prestazioni molto deludenti, come le tante uscite in Q2 o la mancanza di podi. Però non ha risparmiato critiche alla Ferrari. A volte è stato molto diretto: vi ricordate quando a Spa parlava dei dossier inoltrati alla dirigenza, con la lista di tutte le cose da cambiare? Altre volte, è stato più criptico. Altre ancora, demoralizzato. Dopo il Brasile ha descritto la sua stagione in Ferrari come un incubo. Ora, immaginate Elkann che scende dall’aereo dopo essersi gasato a bestia in Bahrain, dopo aver vinto un Mondiale, legge di Hamilton, un Campione voluto da lui, che parla di incubi. Magari gli sono partiti i cinque minuti. Capita a tutti.
- Perché potrebbe avercela con Leclerc? Allo stesso modo, esiste qualche elemento che associa Leclerc alle parole di Elkann. Charles, a parte qualche critica neanche troppo spinta alla SF-25, è sempre rimasto vicino alla squadra e positivo nelle dichiarazioni. E in pista è andato fortissimo. Eppure, sia Leclerc stesso che il suo manager hanno fatto capire di essere pronti a guardarsi intorno, se la Ferrari 2026 fosse lenta. Si parla tantissimo di Aston Martin in queste settimane. Questo tipo di messaggi si lega molto bene alla frase: pensano non a loro stessi, ma alla Ferrari.
- Lo sfogo è giustificato? Beh, è Il Presidente della Ferrari, nonché maggiore azionista,è casa sua quindi può dire quello che vuole giusto o sbagliato che sia. E vi ricordo che Elkann ha un rapporto a porte chiuse con i piloti. Quindi sappiamo cosa dicono ai microfoni ma non sappiamo – ribadisco, non sappiamo – tutto quello si dicono a porte chiuse. Ci mancano pezzi del puzzle. Quindi possiamo valutare solo ciò che vediamo. E proprio di ciò che abbiamo visto, alcuni passaggi del suo intervento lasciano perplessi. Perché è vero che i meccanici sono stati bravissimi, ma che la SF-25 sia migliorata durante la stagione… mmmm…direi proprio di no, anzi lo dicono i dati non io. Per il resto, il sospetto è che Elkann volesse davvero spronare la squadra all’unità. Ma, infilando nello sfogo i piloti – che fatico a capire, dato che soprattutto con Leclerc sono stati forse la cosa migliore degli ultimi anni insieme ai meccanici -, ha finito per spostare l’attenzione solamente su di loro. Tutto il resto è sparito dal dibattito. Non a caso, qualunque editoriale sulla vicenda ha criticato più o meno aspramente Elkann. I tifosi sono rimasti sorpresi e arrabbiati. Insomma, quell’intervista è stata un bel disastro comunicativo che, se davvero voleva spronare la squadra, la sensazione è che abbia avuto l’effetto opposto. E anche quest’anno iniziamo l’anno prossimo senza calma e con tante pressioni?
- Quali saranno le conseguenze? Questo non possiamo saperlo. Magari scopriremo qualcosa di più durante il weekend di Las Vegas, magari i piloti reagiranno di orgoglio, la SF-25 andrà forte per uno strano miracolo, e la Ferrari si giocherà finalmente il Gran Premio. O magari sarà la goccia che farà traboccare il vaso Leclerc? Quello che è certo è che le parole di Elkann rimarranno nella storia recente della Ferrari: se il 2026 cominciasse male, ritorneremo a queste dichiarazioni come a un preludio a tanti cambiamenti. Se il 2026 cominciasse con tante vittorie, diventeranno la miccia che ha definitivamente scatenato il famoso potenziale della squadra. Non dimenticate che, in F1, non esiste medicina più potente dei trionfi.
NASKA-TRACK
A proposito di vittorie, nel Naska-Track dobbiamo provare a rispondere a una domanda facile, facile.
Lando Norris può dare il colpo del KO ai suoi avversari?
Risposta secca: ha ottime probabilità di farlo, ma non nel modo che pensate voi. Tentiamo di capire il perché.
Las Vegas è una pista assurda. Il disegno del tracciato, oltre a ricordare SpiderPork dei Simpson, è tra i più banali della stagione. Il primo settore è composto dalla prima curva, un lungo tornante a medio-bassa velocità, seguita dall’unico curvone un pelino complicato, perché si affronta quasi in pieno e bisogna curare l’uscita verso un lungo rettilineo.
Il primo settore finisce c on una staccatona a ruote dritte, curva secca a destra e si entra nella zona della Sfera, con la sequenza più lenta del tracciato. Chicane, tornantino e di nuovo full gas, passando per una Esse che si affronta in pieno.
Si frena con la monoposto ancora mezza storta per la curva più importante del tracciato. Secca a sinistra, immette sulla mitica Strip di Las Vegas. Il rettilineo è infinito, quindi serve uscire benissimo. Secondo settore finito, il terzo è composto solo dalla Strip e dall’ultima staccata, con una tripla chicane insidiosa che immette sul rettilineo dei box, leggermente storto appena prima del traguardo.
Abbiamo visto che le curve sono poche e semplici. A rendere unica la pista di Las Vegas ci pensano le luci, i muretti, l’asfalto molto liscio e, soprattutto, la temperatura.
I lunghi rettilinei impongono una set-up aerodinamico molto scarico, quasi ai livelli di Monza. Allo stesso tempo, dato che si corre in notturna e si corre a novembre, le temperature dell’asfalto sono bassissime. La combo basso carico aerodinamico e temperature rigide rende difficilissimo accendere le gomme Pirelli: chi riesce a sfruttarle, vince. Si scivola molto e innescare il graining è facilissimo.
Nel 2024 la Mercedes vinse grazie a un assetto perfetto e alle caratteristiche della sua monoposto.
Sappiamo tutti che la Mercedes mangia le gomme, e quindi trasferisce tanta energia alla mescola; perciò, quando è difficile accendere le Pirelli, va fortissimo. Nel 2024 gli ingegneri Mercedes aggiunsero all’equazione un livello di carico leggermente superiore alla concorrenza, il che aiutò nel generare temperatura e trovare equilibrio.
Nel 2025 la situazione potrebbe ripetersi. Le temperature saranno basse, anche se non ai livelli della scorsa stagione: dovremmo viaggiare intorno ai 10°C. Quindi la Mercedes rimane stra-favorita, ma tutti gli altri avranno imparato la lezione.
Quindi, vietato scartare la Red Bull, che a Monza e Baku andava fortissimo con Verstappen, e vietato scartare la Ferrari, che sui circuiti veloci va forte e con un asfalto liscio e tante curve lente può spingere sul set-up della SF-25.
Chi dovrebbe soffrire è la McLaren, tra freddo e pista con tanti rettilinei; anche nel loro caso, attenzione agli insegnamenti dello scorso anno, saranno molto utili per gestire le difficoltà.
Norris potrebbe sfruttare questa situazione a suo favore. A Lando, infatti, non interessa che Verstappen vinca. Max può anche chiudere primo, lui sesto, e poi gli basterebbe batterlo in Qatar perché Max sia fuori dai giochi. Quello che davvero conta, per Norris, è che Piastri faccia pochi punti. È Oscar il rivale più pericoloso per il titolo. Se la McLaren va piano, Norris fa pochi punti, ma ne fa pochi anche Piastri. E se Lando mettesse il muso davanti a Piastri, anche di una sola posizione, a quel punto volerebbe verso il Qatar consapevole che una vittoria significherebbe titolo Mondiale.
NASKA-MEMORY
Naska-Memory velocissimo per uno sguardo al 2023, la prima edizione del Gran Premio di Las Vegas moderno.
Le stupende Ferrari bianco e rosse vanno fortissimo in qualifica, con Leclerc che domina le libere e tutte le qualifiche. Solo in Q3 Sainz arriva a un passo dal fregare la Pole a Charles, che infatti dopo il suo giro è incazzato come una biscia nonostante la P1.
La gara è molto divertente, una rarità in quella stagione dominata dalla Red Bull. Sainz parte 12° dopo aver sostituito il motore dato che il venerdi la sua auto ha risucchiato un tombino e si è distrutta. Colpisce Hamilton in partenza, si gira e chiude 7°.
Davanti la corsa è vivace. Si sfidano Leclerc e le due Red Bull. In partenza Max spinge fuori Charles, si prende 5’’ di penalità, ma rimane davanti fino a quando Leclerc non lo passa grazie a un consumo migliore delle Medie.
Dopo i primi pit-stop, la Ferrari ha la corsa sotto controllo. Max è nel traffico, anche per colpa della penalità, mentre Perez è 1° con pochi secondi di vantaggio su Leclerc, ma una seconda sosta da smarcare.
Peccato che arrivi una Safety Car per un contatto tra Verstappen e Russell. Molti piloti si fermano ai box, tra cui le due Red Bull, Leclerc no perché non ha più nessun set di Hard e si è fermato da pochi km.
La corsa riparte con Charles 1°, inseguito da Perez, che lo attacca e lo passa, ma tempo due giri e Charles va al contrattacco. Da dietro, con gomme fresche, risale Verstappen che viene lasciato passare da Checo, attacca Leclerc, lo passa grazie alle gomme più fresche e scappa via.
Charles commette un errore a una decina di giri dalla fine, con Perez subito pronto ad approfittarne, ma all’ultimo giro Leclerc si riscatta con un gran sorpasso alla fine della Strip che vale la P2 dietro a Verstappen.
INDOVI-NASKA
Come al solito, vi racconto gli orari della F1, molto, molto impegnativi a questo giro, a schermo trovate anche la F1 Academy che corre la sua ultima gara stagionale.
Libere 1 alle 01.30 di venerdì, libere 2 alle 05.00. Libere 3 alle 01.30 di sabato, qualifiche alle 05.00, gara alle 05.00 di domenica.
Il mio podio per Las Vegas è… Leclerc, Russell, Verstappen.
Ci vediamo al PostGP!
Alberto Naska e Luca Ruocco
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