Max Verstappen in Mercedes nel 2026?!?

È la notizia di cui tutti parlano in questo momento, per ora abbiamo solo indiscrezioni, ma per forza di cose sarà il cuore di questo PreGP di Silverstone. Tutti a riflettere sul duello Norris-Piastri, sulle possibilità di Ferrari, su Hamilton in Rosso nel GP di casa…

E invece la scena se la prendono Max, Toto Wolff, Russell e un intrigo quasi impossibile da decifrare.

Pronti a capirci qualcosa di più?

NASKA-HYPE

La rubrica Naska-Hype, ovviamente, è tutta dedicata alla vicenda Verstappen-Mercedes.

È l’argomento della settimana perché alle 00.30 della notte tra martedì e mercoledì Sky Italia ha pubblicato uno scoop secondo cui la trattativa tra Max e la Mercedes è quasi totalmente definita.

Quindi, dobbiamo aspettarci un annuncio a breve?

No. Almeno, non sembra. Anche perchè se si legge Sky UK, loro ci vanno più cauti e non sembra che sia già tutto definito.

La questione è molto più complessa e per riuscire a capirci qualcosa dobbiamo andare passo a passo, senza tralasciare nessun ragionamento.

  • PASSO I – LECLERC & VOWLES: ma come, il primo passo della ricostruzione delle trattative tra Verstappen e la Mercedes e vi cito… Charles Leclerc e James Vowles?!? Leggete bene perché è una premessa fondamentale. Giovedì scorso, in Austria, Leclerc in conferenza stampa ha parlato della monoposto 2026. E ha raccontato di non aver gradito i primi giri percorsi al simulatore. La macchina è strana da guidare e a Charles non piace. Fin qui, nulla di troppo strano, lo sappiamo che i regolamenti 2026 sono molto particolari. C’è l’aerodinamica attiva, c’è l’ibrido maggiorato, bisognerà ricaricare la batteria in modo diverso… La faccenda diventa interessante se passiamo al giorno dopo. In conferenza stampa c’è James Vowles, il Team Principal della Williams. Gli vengono riportate le parole di Leclerc sulle monoposto 2026. Vi faccio un riassunto della sua risposta: probabilmente Ferrari è alle prime iterazioni del modello virtuale. Abbiamo passato lo stesso in Williams: con i primi modelli i piloti si lamentavano, poi la situazione migliora. Adesso, noi sappiamo che Williams è concentrata da tempo sul 2026. Quindi ci sta che lo sviluppo del modello virtuale sia più avanzato rispetto ad altre squadre, la macchina sia più matura, le strategie di gestione dell’ibrido anche… Questa è la spiegazione naturale delle parole di Vowles. Ma Williams e Ferrari hanno una Power Unit diversa. La Williams monterà la Power Unit Mercedes, che nel paddock si dice sia messa molto bene per il 2026. Non è che il modello virtuale della Williams va più forte perché ha un motore migliore, almeno per ora? Un motore che gestisce meglio l’energia e non richiede strategie di ricarica estreme? Qui sta il cuore di questa premessa: nel 2026, i quattro team motorizzati Mercedes – la squadra ufficiale, McLaren, Williams e Alpine – potrebbero partire con un grande vantaggio. Un vantaggio talmente grande da rendere un recupero quasi impossibile per gli altri, almeno per quanto riguarda la prima stagione dei nuovi regolamenti. E questo ragionamento potrebbe valere per Ferrari, anche se le voci sulla Power Unit 2026 non sono troppo drammatiche in realtà. Ma, soprattutto, potrebbe valere per Audi e Red Bull-Ford. Loro sì che vengono indicati un po’ indietro con la Power Unit 2026, anche perché sono dei motoristi nuovi, in sostanza. E chi guida per Red Bull? Un certo Max Verstappen.
  • PARTE II – LO STATUS QUO: Adesso capite perchè ho fatto questa premessa prima di arrivare a Max e Mercedes? Power Unit Mercedes davanti, Power Unit Red Bull indietro…È dall’anno scorso che si parla di un forte interessamento da parte di Toto Wolff per Max Verstappen. Cerchiamo di capire qual è lo status quo ad oggi, giorno in cui registro questo video, quindi il 2 luglio 2025, analizzando i personaggi.
    Partiamo da Horner: ha il controllo pieno della Red Bull e ha sempre, sempre sostenuto che Max rimarrà fino al 2028, data di scadenza del contratto.
    Poi, c’è George Russell: sta guidando benissimo, stagione strepitosa, gli scade il contratto con Mercedes a fine 2025 e ha sempre sostenuto di voler rinnovare. Allo stesso tempo, George è molto realista. Non si è fatto problemi a dire, davanti ai microfoni, che capirebbe un interessamento di Mercedes per Verstappen, dato quanto va forte Max.
    Abbiamo poi Ola Kallenius, il CEO di Mercedes. Lo sapete, vero, che il team di F1 Mercedes NON è di mercedes? Il team di F1 è solo per il 33% di Daimler-Benz, quindi Mercedes. Il restante è al 33% di Toto Wolff e al 33% di INEOS, un’azienda chimica inglese che ultimamente sta un po’ faticando; infatti, se notate sono spariti gli sponsor rossi dalla Mercedes 2025. Quindi, le parole del CEO Mercedes valgono per un terzo della catena di comando; eppure, il nome della squadra rimane quello, quindi hanno un peso molto importante. E al Gran Premio di Spagna, Kallenius ha detto che sta a Mercedes costruire una monoposto che attiri i campioni; a quel punto, lui vedrebbe bene Max vestito d’argento.
    Infine, abbiamo i due personaggi chiave della vicenda.
    Toto Wolff ha detto tutto e il contrario di tutto in questi mesi: non ha mai smentito un interesse per Max o delle chiacchiere informative con i suoi manager. Però ha detto che non si tratta di un vero e proprio flirt. Inoltre, ha sempre affermato di essere felice della coppia Russell-Antonelli. Con un asterisco, però: vuole che le vicende di mercato lato Mercedes siano chiuse entro l’estate, anche per lasciare tempo ad eventuali piloti scaricati di cercare un’alternativa. Molto interessante questo dettaglio.
    Infine c’è Verstappen che è il meno decifrabile di tutti. Max sembra essere arrivato al limite di sopportazione con l’ambiente mediatico che circonda la F1. Non ha partecipato ai vari eventi di presentazione del film F1, dopo il ritiro in Austria ha detto che non ha visto la corsa ma si è goduto la 24h di Spa… insomma, a Verstappen piace guidare e competere in F1. Il resto è noia, per lui. E infatti ha detto che nel 2025 si sta concentrando sulla guida. Penserà poi al futuro e deciderà tutto lui. Questa, riassumendo, è la sua posizione. Quindi abbiamo capito grosso modo quali sono i personaggi di questa storia e cosa pensano.
    Bene. Allora, cosa succede?
  • PARTE III – ACCELERAZIONE: come vi raccontavo ad inizio video, gli eventi hanno subito un’accelerazione stanotte, dopo lo scoop di Sky Italia. Qui il gioco si fa davvero interessante, perché diventa un intrigo pieno di ombre e ricostruzioni diverse. Sky Italia, ad esempio, dice che Max Verstappen ha raggiunto un accordo con Toto Wolff. Ora, la conclusione della trattativa dipenderebbe solo dall’ok del board Mercedes, dove ci sono alcuni elementi che ritengono inutile ingaggiare Max, soprattutto se la monoposto 2026 dovesse essere dominante come ci si attende. Bastano e avanzano Russell e Antonelli. Questa ricostruzione fa un po’ a pugni con la posizione del CEO di Mercedes, Kallenius, che sarebbe favorevole a ingaggiare Max e che, in quanto amministratore delegato, dovrebbe poter convincere il board senza troppi problemi. Altre ricostruzioni parlano di uno stallo, nel quale in realtà nulla è cambiato e le parti continuano solamente a chiacchierare sul futuro. Dall’Inghilterra, invece, si parla di un approccio del clan Verstappen verso Mercedes, con l’obiettivo di tenersi aperte tutte le porte non verso il 2026, ma verso il 2027. Nel 2027, infatti, Max sceglierebbe la squadra o il motorista che hanno azzeccato i nuovi regolamenti, e proverebbe a muoversi lì. Intanto, nel 2026, potrebbe rimanere in Red Bull oppure, addirittura, concedersi un anno sabbatico, godersi sua figlia e correre in GT.
  • PARTE IV – CONCLUSIONI: dove sta la verità? Come al solito, probabilmente nel mezzo. Che qualcosa sia successo in Austria è più o meno certo. E dato che Toto Wolff si è sempre mostrato interessato a Verstappen, e se fosse stato convinto al 100% da Russell l’avrebbe già rinnovato… viene da pensare che questo qualcosa accaduto in Austria provenga dal lato Max. Possibile che il suo management abbia iniziato a rendere un po’ più seri i discorsi con Toto Wolff? In fondo, la Red Bull sembra in declino, se non ci fosse Max sarebbe una monoposto da centro gruppo, o comunque una monoposto talmente difficile da richiedere un super campione a guidarla per andare forte. Quindi, è comprensibile guardarsi attorno, soprattutto se Verstappen ha annusato che lì non vincerà più titoli mondiali per un bel po’. Attenzione, però. Perché il fattore Russell, secondo noi, è il vero elemento catalizzatore della vicenda. Vi spiego perchè: se la Mercedes fosse davvero avanti nel 2026, c’è una concreta possibilità che Russell vinca il Mondiale. O almeno che si giochi il titolo fino alla fine. Se Verstappen gli lascia il sedile libero nel 2026, chi gli dice che la Mercedes vorrà ancora Max per il 2027? Mandi via George che è appena diventato Campione del Mondo? Mandi via Antonelli che sarà cresciuto ancora di più? Difficile. E allora, il clan Verstappen potrebbe aver accelerato i tempi perché hanno fiutato che questo è il momento giusto, prima che Russell diventi impossibile da sacrificare per Mercedes. Allo stesso tempo, prendendosi Max, Toto Wolff saprebbe di avere un pilota che ti fa vincere il Mondiale se sei più lento. Basta metterlo a due decimi dai primi, il resto lo fa lui. In fondo, è terzo nel Mondiale 2025 con una Red Bull che nelle mani di Tsunoda viene doppiata due volte in Austria. Se per caso, ma per caso, accadesse davvero che Verstappen finisse in Mercedes nel 2026… poi partirebbe un domino di mercato mica da ridere. Russell dove va? È un pezzo pregiato. In Red Bull? La vedo rura. Lo prende Aston Martin? Se sì, al posto di chi? Di Stroll che si è rotto o che viene clamorosamente messo da parte dal padre? Oppure al posto di Alonso, fregato proprio sul più bello quando poteva guidare una macchina di Newey? E se Russell non va in Red Bull, chi prende la Red Bull? Possibile rimangano senza un Top Driver? Tentano l’assalto a Leclerc? Al pilota che perde il confronto McLaren e vuole cambiare aria, magari Norris o Piastri che è gestito da Webber? E se si libera un posto in McLaren, quanti chiamano subito Andrea Stella? Insomma, sarebbe un vero terremoto…

NASKA-TRACK

Silverstone. La culla della F1. Una pista stupenda, molto tecnica e difficile, dove si sono scritte pagine meravigliose della storia di questo sport e dove tanti grandi campioni hanno vinto o esaltato il pubblico che invade l’autodromo ogni luglio.

Aggiungeteci il meteo pazzo dell’Inghilterra centrale a luglio, con il sole caldissimo, 25°C e la pista che si riscalda, e dopo due minuti 15°C, pioggia battente e nuvoloni… insomma, lo spettacolo c’è sempre, anche quando una monoposto è dominante. E quest’anno le previsioni, per sabato e domenica, promettono proprio un po’ di pazzo english weather…

Rimaniamo sulla pista, però, e raccontiamola. Il circuito di Silverstone sorge sulle piste di un aeroporto militare dismesso dopo la Seconda Guerra Mondiale. Quindi è molto piatto, e dal 1950 in poi, quando a Silverstone si disputò la prima gara di sempre per la F1, il carattere della pista è rimasto lo stesso.

Piatta, velocissima, con tanti curvoni e poche frenate violente. La versione contemporanea del tracciato risale al 2010 ed è perfetta per le F1 moderne, dato che offre tanti punti di sorpasso e, nel corso degli anni, ha regalato tantissimi duelli molto emozionanti.

Il primo settore inizia con la Esse velocissima di Abbey e Farm. Frenata violenta per il Complex, la parte più lenta del tracciato, con la destra secca di Village, la lunga sinistra lentissima di The Loop e l’uscita ad Aintree che spara le monoposto sul Wellington Straight, il primo rettilineo alla fine del quale termina il settore. Attenzione che il complesso di curve lente è molto largo, quindi sono possibili molte traiettorie diverse, soprattutto in gara, e quindi tante possibilità di attacco e difesa.

Finito il primo settore si passa alla parte storica della pista, con la sinistra di Brooklands e il lunghissimo e infinito tornantone di Luffield, con la ghiaia all’esterno facilissima da pizzicare. Si affronta quello che un tempo era il rettilineo di partenza, che in realtà è mezzo storto per colpa della semi-curva Woodcote, e qui inizia la vera leggenda di Silverstone. Una sequenza di curve velocissime e impressionanti, tra le più belle del Mondiale. La destra secca di Copse seguita dalla celeberrima sequenza di Maggotts-Becketts-Chapel, il serpentone più famoso della F1.

Finisce il secondo settore e si vola nell’Hangar Straight, al termine del quale si affronta Stowe, una curva complicatissima verso destra, molto veloce in ingresso ma con l’uscita che chiude verso destra e richiede precisione assoluta. Il giro finisce con la chicane di Vale e l’ultima piega a destra di Club.

Ho usato nomi epici per ogni curva e già questo dovrebbe farvi capire quanto è storica e leggendaria la pista di Silverstone. Per le F1 moderne è un tracciato ultra-veloce, nel quale serve una macchina rigida, precisa e stabile nel veloce, sia nelle curve d’appoggio che nei cambi di direzione rapidi. Occhio però che qualche tratto lento c’è, ed è importante non sacrificarlo, e attenzione a qualche squadra che potrebbe scommettere su un assetto più carico e morbido data la pioggia prevista per sabato e domenica.

Sulla carta, visto anche il fresco, Red Bull e Mercedes dovrebbero trovarsi meglio rispetto all’Austria. Attenzione però alle gomme Pirelli, che saranno uno step più morbide rispetto al solito, e questo, nel caso che alla fine la gara sia asciutta e magari anche soleggiata, potrebbe mettere in difficoltà Russell e Antonelli. In fondo, di curvoni che mettono tanta energia nella gomma Silverstone è piena, anche se fa freddo. A proposito del freddo, attenzione che con la pista fresca gestire le gomme anteriori diventa fondamentale. E su questo aspetto, la McLaren ha meno vantaggio del solito, come hanno dimostrato Suzuka o Jeddah, due piste abbastanza simili a Silverstone. Norris e Piastri sono comunque i grandi favoriti. Da verificare la Ferrari, con il nuovo fondo che dovrebbe aiutare molto sui curvoni veloci, soprattutto se la macchina dovesse essere alzata più degli altri per non consumare il plank.

Sia come sia, vi dico che sarà un weekend noiosissimo così siamo tutti sicuri che la corsa diventerà imperdibile.

NASKA-MEMORY

Il Naska-Memory di questo PreGP è un po’ diverso dal solito. Stavolta vi do i compiti a casa. I compiti delle vacanze, e anche se siete adulti, fate un bel ripasso. Compiti…ma magari come compiti mi avessero detto di guardare un video di F1.

Vi ricordate che nel PreGP d’Austria vi ho parlato dell’edizione 2019, conclusa con la vittoria di Verstappen dopo la ruotata a Leclerc?

Ecco, subito dopo quel Gran Premio si corre a Silverstone. La Mercedes torna imbattibile. Bottas dà un po’ di fastidio a Hamilton, nei primi giri gli rimane davanti e addirittura respinge un attacco contro-sorpassando Lewis a Copse (grande Bottas!), ma poi Hamilton sfrutta una Safety Car fortunata e stravince.

Fin qui, normale amministrazione per la Mercedes 2019.

Il bello è quello che accade dietro. Il duello più divertente della F1 ibrida. Verstappen contro Leclerc. Trovate un montaggio sul canale della F1, io non posso farvi vedere le immagini.

Sono sei minuti che ancora oggi lasciano il cuore in gola.

In sostanza, dopo l’Austria e la mancata penalizzazione di Max, Leclerc dice: ok, avete detto che si può correre duro? Va benissimo. Zero sconti.

E dal giro 10 del Gran Premio di Gran Bretagna 2019 al giro 24 Charles mette in scena una corsa folle contro Max. Un duello stupendo, nel quale Leclerc fa capire che pur di non far passare Verstappen, che ha una Red Bull più veloce sul passo, beh, non avrebbe problemi a schiantarsi o finire assieme in ghiaia. Scarti all’ultimo momento, colpi di scena, controsorpassi furbi e controsorpassi folli, difese al limite dello straccio di licenza, una ruotata che stavolta è la Ferrari a dare e la Red Bull a ricevere…

Insomma, un vero spettacolo che non potete non riguardare. Davvero, godetevelo.

Io vi dico come finisce il duello. Durante la SC che aiuta Hamilton, Verstappen finisce davanti a Leclerc nel gioco dei pit-stop. Charles prova il sorpasso alla ripartenza, l’episodio della ruotata, ma la Red Bull rimane davanti. Max passa Gasly, il suo compagno di squadra, ma quando attacca Vettel per il terzo gradino del podio, Vettel lo tampona e finiscono entrambi in ghiaia. Così, finisce terzo Leclerc che nel frattempo ha superato anche lui Gasly.

INDOVI-NASKA

Complimenti a chi ha risposto corretto al Naska-Quiz e per la domanda Hard fu proprio così: per colpa del format molto strano di qualifiche, nella sessione del sabato dell’edizione 2004, alcuni piloti, tra cui quelli Ferrari, fecero apposta degli errori per avere una posizione migliore di uscita dai box nella sessione della domenica.

Passiamo agli orari di Silverstone prima dell’Indovi-Naska. Al solito, vi riporto quelli della F1, il tabellone completo è nel video.

Libere 1 alle 13.30 di venerdì, libere 2 alle 17.00; libere 3 alle 12.30 di sabato, qualifiche alle 16.00. Gara, domenica alle 16.00. Attenzione, alle 16, non alle 15 dato il fuso.

Il mio podio per la gara è… Norris-Russell-Hamilton.

Ci vediamo per il PostGP!

Alberto Naska e Luca Ruocco