Nico Hülkenberg ce l’ha fatta!

Finalmente, dopo 239 Gran Premi senza podio, un record che nessuno vorrebbe avere, è salito sul terzo gradino. E l’ha fatto guidando una Sauber, una Sauber!

Ma com’è nata questa impresa? Norris ha meritato la vittoria che tiene apertissimo il campionato? E dove e quando è crollato il weekend della Ferrari che prometteva benissimo?!?

Scrosci di pioggia, testacoda, colpi di scena, grandi sorprese… insomma, non è mancato nulla a Silverstone e non mancherà nulla in questo PostGP!

NASK-ASSUNTO

Come al solito, iniziamo il Nask-assunto dal giovedì, con qualche notizia interessante che circola nel paddock.

L’argomento del giorno è il mercato piloti, con la vicenda Verstappen-Mercedes che tiene banco. Nessuno dei protagonisti dice niente di nuovo, nonostante Max sia circondato da uno sciame di microfoni e registratori. In sostanza, rimane valido tutto ciò che vi ho raccontato nel PreGP, nessuna smentita.

Altro pilota protagonista di possibili sorprese è Valtteri Bottas, che, a quanto pare, è stato sondato da Flavio Briatore per sostituire Colapinto nel caso in cui Franco non migliori velocemente. Tiene banco anche la notizia di Tim Mayer come candidato alla presidenza FIA contro Ben Sulayem, ma sono vicende politiche mooolto noiose e a noi interessa l’azione in pista.

Le libere di Silverstone si preannunciano strapiene di lavoro per le varie squadre. Tantissime hanno novità, anche importanti. Red Bull, Sauber, McLaren e Aston Martin hanno tutte un fondo nuovo, anche se la McLaren, come ha fatto con l’ala anteriore in Canada, farà solamente un test di verifica al venerdì mattina per poi montare il pezzo a Spa.

Anche Williams ha una piccola novità al fondo ma, soprattutto, Sainz e Albon saranno impegnati in una prova molto particolare all’inizio delle libere 1. Per scoprire quali siano i problemi di affidabilità che hanno rovinato la primavera della squadra, monteranno gomme Hard, carico di benzina massimo e gireranno per diversi minuti, per poi fermarsi ai box e permettere ai meccanici di verificare tutta la macchina. Vedremo nelle prossime gare, soprattutto a Budapest se facesse caldo, quanto siano stati capaci di risolvere il problema.

Nelle prime libere Tsunoda lascia il sedile a Lindblad, la giovanissima stellina del vivaio Red Bull che corre in F2 e ha solamente 17 anni. Dall’altro lato del box, Verstappen combatte con una monoposto inguidabile e schiava di un sottosterzo devastante. Faticano anche le Mercedes mentre brillano Ferrari e McLaren. Hamilton si prende il primo posto, con Leclerc quarto e in mezzo Norris e Piastri.

Anche nelle libere 2 le Ferrari vanno molto, molto forte. I tempi arrivano facilmente, Leclerc ha un grosso vantaggio nel secondo settore, quello con i curvoni veloci, e solamente un giro perfetto di Norris con le Soft lascia le due Rosse un po’ indietro. Sia Lewis che Charles, però, non hanno trovato il tempo al primo attacco con la Soft.

Più del giro secco, però, sorprende il passo gara della Ferrari. I tecnici provano una strategia particolare nella simulazione di gara: Hamilton e Leclerc partono come fulmini, girando 2’’ più veloci di tutti ad inizio run. Molto probabilmente, questo serve a verificare quanto soffre la gomma spingendo tanto a inizio gara per togliere dalla zona DRS chi segue. È un bel segnale, che mostra quanto si sentano forti in Ferrari sull’asciutto. Hamilton spingendo tanto soffre di graining sulle Medie, mentre Leclerc no: la gomma di Charles regge e nel finale torna ad abbassare i tempi.

Il ritmo delle due SF-25 è talmente buono che sabato, dopo le qualifiche, Andrea Stella ammetterà di essersi aspettato una Ferrari capace di lottare per la Pole Position e di considerare Leclerc e Hamilton i favoriti per la corsa, anche se non partiranno in prima fila.

Eh già, piccolo spoiler. Il sabato Ferrari va meno bene del previsto. Nelle libere 3 Leclerc fa il miglior tempo ma sono tutti vicini. Verstappen e le due McLaren lo seguono a meno di un decimo, con Hamilton che non fa segnare un tempo con gomma nuova per colpa di una bandiera rossa.

Le McLaren sembrano le più cariche ed equilibrate nel lento. La Ferrari è molto veloce nelle curve veloci con Leclerc, e molto rapida nel primo settore più lento con Hamilton, che è un vero specialista di Silverstone. Verstappen, invece, è un missile nei rettilinei: in Red Bull hanno scelto di montare un’ala posteriore in stile Monza, ultra-scarica. È l’unico modo per annullare il sottosterzo e trovare un buon bilanciamento. Mercedes, invece, sembra fare molta fatica.

Alle 15, orario delle qualifiche, la pista è molto fredda e addirittura c’è qualche goccia di pioggia. Il Q1 è combattutissimo: Colapinto sbatte, poi escono le due Sauber, meno brillanti del solito – eheh… eheh… Hülkeberg 19°… -, Lawson e Stroll. Ma i primi 15 sono racchiusi in neanche mezzo secondo! Incredibile!

In Q2 si riprendono le due Ferrari, che in Q1 avevano rischiato usando un solo set di gomme. Hamilton è 1°, Leclerc 2°, mentre escono Sainz, Tsunoda, Hadjar, Albon e Ocon.

A proposito di Haas, l’MVP di giornata è Ollie Bearman, che non solo passa in Q3, ma si piazza 8° a quattro decimi dalla Pole Position! Con una Haas! Ok, hanno un fondo tutto nuovo e delle pance aggiornate… ma è una Haas! Peccato che Ollie abbia rovinato tutto comportandosi da vero pollo. Durante la bandiera rossa delle libere 3, ha deciso di provare l’entrata in pit-lane a cannone. È una pratica standard per i piloti, la faccio anche io durante le prove, ma non durante una bandiera rossa, che se ti cattano sei fregato! Figuratevi se come Bearman sbatti per colpa di freni freddi… 10 posizioni in griglia e 4 punti sulla patente. Che mazzata!

Dicevo, in Q3 assieme a Bearman c’è un grande Gasly, 10°, Alonso 9° e Antonelli 7°.

Le prime tre file sono racchiuse in 228 millesimi. Sei piloti in neanche un quarto di secondo. È il Q3 più bello dell’anno.

Nel primo tentativo abbiamo le McLaren davanti con Hamilton in mezzo. Maluccio Leclerc e Verstappen. Nell’ultimo tentativo Piastri non si migliora e Norris gli rimane dietro. Hamilton e Leclerc non riescono ad abbassare i tempi del Q3, entrambi sbagliano all’ultima curva e Charles si dispera. Ne riparleremo.

Chi sorprende è Russell, appena alle spalle di Norris, ma soprattutto è Verstappen. Max s’inventa un giro devastante, sfrutta il poco carico della Red Bull e ottiene una Pole Position eccezionale.

Tutti si chiedono se potrà resistere anche in gara, dove il minor carico aerodinamico potrebbe metterlo in crisi con il consumo gomme.

Ma il consumo gomme conterà poco, almeno con le gomme slick. Il meteo pazzo inglese fa uno scherzetto a tutte le squadre, che si aspettavano una domenica fredda e umida ma asciutta, dopo una mattinata fradicia.

E invece la mattinata fradicia c’è, ma il pomeriggio è un continuo di scrosci più o meno forti che rende la gara complicatissima.

Mezz’ora prima del via diluvia. Dieci minuti prima esce il sole, ed è talmente forte che sembra asciugare i primi due settori. Nel giro di ricognizione qualche pilota si fa ingolosire e, nonostante il terzo settore sia molto più bagnato – ci torneremo -, prova a giocarsi la carta delle gomme slick.

La logica è intuibile: il prossimo scroscio di pioggia dovrebbe arrivare dopo 15 giri, quasi un terzo di gara, e se asciugasse davvero, chi parte con le intermedie si ritroverebbe con le gomme spappolate dopo pochi chilometri. Rientrano Russell, che inspiegabilmente monta gomme Hard, Leclerc, Hadjar, Bearman e Bortoleto. Colapinto fa il pit-stop ma la macchina non riparte, si rompe e deve ritirarsi prima del via.

La carta delle gomme da asciutto si rivela la sbagliata. La colpa è di una VSC ordinata dalla direzione gara per rimuovere la VCARB di Lawson che si è preso dentro con Ocon in partenza. Bastano pochi giri ad andatura lenta per distruggere la temperatura delle slick e dare un grande vantaggio a chi ha tenuto le Intermedie, nonostante la pista sia davvero bagnata solo nel terzo settore.

Sbatte anche Bortoleto alla ripartenza, di nuovo una VSC. Intanto vanno ai box Antonelli, anche lui messo su Hard dal muretto Mercedes, e Stroll, che invece sceglie le Soft e dopo la seconda Virtual le mette in temperatura e vola. Anche Russell e Leclerc sono i più veloci in pista, ma ormai è tardi.

Arriva un acquazzone e tutti devono rientrare per delle Intermedie nuove, anche chi ci era partito. Tra di loro, Piastri e Norris avevano superato Verstappen, con la McLaren molto più veloce della Red Bull sul bagnato. Hamilton, invece, fatica e non tiene il passo dei migliori.

Piove talmente tanto che la direzione gara manda in pista la Safety Car per qualche giro. La situazione, dopo che tutti vanno ai box, è questa: Piastri, Verstappen che ha passato Norris durante i pit-stop, poi Stroll, Hülkenberg, Gasly e Ocon che hanno gestito alla grande la Safety, Hamilton caduto 8°, Russell e Alonso a chiudere la Top Ten. Leclerc è 14°.

Si riparte e Hadjar colpisce Antonelli non vedendolo nel muro d’acqua prima della Copse. Entrambi ritirati, di nuovo la Safety Car. Prima dell’incidente, bella battaglia tra Hamilton, Russell e Ocon con un gran doppio sorpasso di Lewis.

Alla ripartenza dalla Safety Car c’è il colpo di scena che decide la gara. Piastri vede spegnersi le luci, accelera e poi inchioda per tenere il gruppo compatto. Lo fa troppo forte, talmente tanto che Verstappen deve evitarlo. Piastri prenderà 10’’ di penalità. Ma Verstappen, dietro di lui, si gira alla Stowe e precipita fuori dalla Top Ten. Verstappen che si gira alla ripartenza! Incredibile.

Ora le due McLaren sono sole lì davanti e scappano. Anche Stroll e Hülkenberg vanno via rispetto agli altri, con Gasly che fa da tappo a Russell. Hamilton ha di nuovo delle difficoltà con le Intermedie fredde, ma poi si riprende e li passa entrambi con un buon ritmo, il secondo migliore dopo le McLaren che girano 2’’ più veloci di tutti con le Intermedie.

Quando la direzione gara permette l’uso del DRS, Hülkenberg sfrutta la sua Sauber che è più veloce dell’Aston Martin e infila Stroll. Passa anche Hamilton ma poi Lewis fatica a passare la Sauber, per colpa delle gomme surriscaldate.

Verso fine gara passano tutti alle slick. Il primo è Alonso, seguito da Russell che ancora mette le Hard. Hamilton si ferma prima di Hülkenberg ma perde tempo con le Soft fredde dato che finisce lungo.

Piastri sconta la penalità ai box e Norris così torna in pista 1°. Va a vincere senza problemi. 2° Piastri. 3° Hülkenberg che non sbaglia una virgola e resiste al ritorno di Hamilton, che invece finisce lungo nella rincorsa e perde slancio e temperatura nelle gomme. 5° Max, che riesce a superare Gasly nel finale, poi 7° Stroll crollato con le slick, 8° Albon, 9° Alonso e 10° Russell che con le Hard tiene a malapena dietro Bearman.

Terribile la corsa di Leclerc che esce di pista prima della Safety Car durante l’acquazzone e poi di nuovo appena montate le slick, quando è 8°, e precipita 14°.  Fuori dai punti anche Sainz che era davanti ad Albon ma si tocca con Charles proprio mentre la Ferrari esce di strada. Grande sfortuna.

Wuffff, che complicato questo riassunto di una Silverstone tutta pazza per il meteo! Tempo di passare al Naska-podio!

NASKA-PODIO

Naska-podio nel quale risponderemo a quattro domande che hanno deciso il podio di Silverstone.

  • Verstappen poteva vincere con pista asciutta? Impossibile dirlo. Di certo, la Red Bull a Silverstone si è trovata con un fondo nuovo che funziona bene ma una macchina sbilanciatissima. Nelle prime libere Max non riusciva a girare nel lento, la monoposto tirava dritta. Montando un’ala scarica, il posteriore si è alleggerito e hanno trovato equilibrio con pista asciutta. Talmente tanto equilibrio da fare la Pole Position. Abbastanza per giocarsi la gara? Difficile saperlo. Secondo Andrea Stella, il Team Principal della McLaren, Max avrebbe gestito bene le gomme anche grazie al dover spingere di meno nelle curve dato che era velocissimo in rettilineo. Però, reggere una McLaren così tanto perfetta nel ritmo gara… Non so. Di sicuro, Max era fregato con il bagnato: assetto troppo scarico, macchina inguidabile.
  • Perché Russell e Leclerc si sono fermati all’inizio? Ricordate Budapest 2021, quando Hamilton fu l’unico a partire con le intermedie e tutti si fermarono ai box a montare le slick? Ecco, Russell e Leclerc speravano in una situazione simile. Avevano visto i primi due settori semi-asciutti e, vi ricordo, per come è fatta la pit-lane di Silverstone, sono entrati senza passare dalle due ultime curve, quelle più bagnate. Chi ha montato le slick avrà sperato che 15-20 giri senza pioggia distruggessero le Intermedie degli altri, costringendoli a rientrare o a rimanere in pista con le gomme finite. Forse avrebbe anche potuto funzionare, ma le due VSC iniziali hanno distrutto qualunque speranza. La temperatura delle slick è crollata e per più di 5 giri le F1 non hanno girato forte e quindi non hanno asciugato la pista. Quando hanno finalmente scaldato le gomme, è arrivata la pioggia. Rimane però incomprensibile la scelta di Mercedes di montare le Hard. Paura del graining, del consumo gomme? Bah, davvero non riesco a trovare una risposta valida.
  • Era giusta la penalità a Piastri? Qui la risposta è veloce. Sì. Oscar ha pestato fortissimo il freno alla ripartenza e, anche se non era una manovra voluta, ha costretto Verstappen ad un’azione evasiva. Per gli stewards è stata una penalità netta e sono d’accordo. Interessante poi che Piastri, ritenendo la penalità ingiusta, abbia proposto alla squadra di riscambiare la posizione con Lando per giocarsela. Piccola crepa nell’Oscar glaciale del 2025.
  • Come ha fatto Hülkenberg ad arrivare a podio? Anzitutto, è stato bravissimo. Su questo non ci piove. Per il resto, la Sauber ha indovinato la strategia perfetta. Nico è partito con le Intermedie. È rimasto calmo, poi l’hanno chiamato ai box per un nuovo set appena prima dello scroscio. È tornato in pista dietro a Stroll e grazie alla Intermedie nuove ha passato tantissimi piloti che erano in difficoltà e tornavano ai box. Alla ripartenza dalla seconda Safety era 4° e ha gestito alla grande le sue gomme, lasciando che Stroll si allontanasse per poi tornare sotto e attaccare appena la direzione gara ha riabilitato il DRS. A questo punto è riuscito a tenere dietro Hamilton fino al passaggio alle slick. Qui la Sauber ha chiamato Nico un giro dopo ai box montando le Medie, che erano le gomme migliori. Hulk non ha sbagliato nulla, le ha scaldate e ha tenuto un ritmo costante. Hamilton dietro ha pasticciato un po’ di più e non è riuscito a tornargli sotto. Magia fatta e primo podio in carriera. Che spettacolo!

NASKA-JR

Naska-Jr velocissimo nel quale faccio i complimenti al nostro Leo Fornaroli che ha vinto alla grandissima la Sprint Race di F2.

Dato che poi la pioggia ha un po’ segnato le gare della domenica – vi segnalo un ottimo Browning in F2 beffato dalla strategia -, ne approfitto per parlarvi di un pilota che corre dall’altra parte dell’oceano.

Si chiama Dennis Hauger. Il nome dirà qualcosa a molti perché Hauger ha corso per diversi anni tra F3 e F2, è norvegese e faceva parte del programma Red Bull. Perché ve ne parlo? Questo weekend ha vinto di nuovo a Mid-Ohio in IndyNXT, la categoria propedeutica della Indycar. Hauger sta devastando gli avversari, ha il quadruplo dei punti del secondo in classifica, e il paddock della Indycar sta prendendo note a tutto spiano.

Perciò, mi sembra giusto raccontarvelo! Che dite, si avvererà il sogno americano per Hauger? Mi sa di sì…

NAS-KURIOSITA’

Prima di parlare del weekend Ferrari, una piccola rubrica molto veloce con tre curiosità che mi sono rimaste impresse di questo weekend. 

  1. Sapete che i trofei di Silverstone erano fatti di mattoncini LEGO? Eh già, per celebrare la partnership tra F1 e Lego, hanno deciso di realizzare le coppe dei primi tre e della squadra vincitrice con i mattoncini. Ovviamente, li hanno pensati e realizzati degli artisti che hanno ripreso la forma della celebre coppa che riceve il vincitore del British GP, ma che viene sempre ridata indietro. Tutti i mattoncini, poi, sono stati incollati tra di loro per evitare che si rompessero nelle celebrazioni.
  2. Molti di voi avranno visto le foto di Hülkenberg che torna in jet privato a Montecarlo con Verstappen. Max l’ha aspettato apposta fermando il suo aereo? In realtà non proprio. Quasi sempre Verstappen dà un passaggio a Nico, sono amici, e anche Norris si unisce. Lo stesso accade con altri gruppetti, per esempio Alonso e Bortoleto, e Colapinto ha raccontato di aver ricevuto un invito da Hamilton lo scorso anno quando Lewis venne a sapere che Franco sarebbe tornato in Inghilterra con una compagnia low-cost!
  3. Infine, una curiosità sullo champagne che vedete in foto. Dato che Sauber non aveva casse di champagne pronte, lo staff di Aston Martin e quello di Mercedes gli hanno regalato diverse bottiglie per congratularsi e festeggiare l’impresa di Hulk!

NAS-KARRELLATA

Prima dei Naska-voti una carrellata di pensieri sulla Ferrari.

Questa Ferrari, che promette, promette ma non mantiene. Rispondiamo a qualche domanda:

  • La qualifica è stato un flop? No. Guardate i SuperTimes. È uno dei dati migliori della stagione. Due decimi dalla Pole Position a Silverstone, e potevano essere anche di meno, è un buon risultato rispetto a come ci ha abituato la SF-25 al sabato.
  • Hamilton e Leclerc potevano fare la Pole Position? No. Potevano al massimo arrivare secondo e terzo. Entrambi hanno commesso un errore uscendo dall’ultima chicane. A Leclerc è costato di più, e Charles l’ha presa molto male, tanto che si è autodefinito una merda alla radio.
  • C’è qualcos’altro al di là degli errori dei piloti? Beh, sì. Entrambe le Ferrari hanno praticamente ripetuto i tempi del Q2 in Q3. Verstappen si è migliorato di mezzo secondo, Russell sei decimi, Piastri e Norris tre. Ma lo sappiamo: la Ferrari fatica ad estrarre il grip dalla Soft in Q3. Non da Silverstone ma ormai da un anno e mezzo, dall’inizio del 2024.
  • E c’è qualche altro problema? A quanto pare, sì. Leclerc ha parlato di un problema finora rimasto nascosto, confermato da Hamilton e Vasseur. Tutti, però, hanno mantenuto il segreto: Lewis si è sbottonato dicendo che è qualcosa che li colpisce nel secondo tentativo del Q3, mentre Charles ha parlato di un problema relativo alle piste veloci. Problema che ogni tanto si presenta, ogni tanto no. Sono circolate tante teorie. Qualcuna ci convince, altre meno. Per noi, due ipotesi sono le più convincenti: un problema all’ibrido, che patisce i cicli termici quando spinto al massimo, o qualche problema di surriscaldamento dei freni o altri componenti meccanici. Altrimenti, perché il problema si presenta solo dopo il Q2, come ha detto Leclerc, quando si spinge al massimo, e per Hamilton rovina la seconda parte del Q3, quando fai due tentativi spinti molto ravvicinati? Chiudo questa riflessione dicendo così: se tutti i protagonisti della Ferrari parlassero chiaro rispetto a questi problemi, nessuno farebbe ipotesi e non darebbero il gancio alla stampa per i titoli strambi nei quali sembra che tutti si contraddicano. A tal proposito, sabato, dopo le qualifiche, Leclerc avrebbe associato questo problema allo sterzo ai microfoni di Radio 1, ma poi domenica ha detto che difficilmente verrà risolto quest’anno. Possibile che qualche componente dello sterzo, magari idraulica, patisca lo stress di due push in sequenza?
  • Ma la Ferrari poteva vincere a Silverstone? Allora, il nuovo fondo ha sicuramente aiutato la SF-25. E con la pista liscia e con tanti curvoni hanno potuto scegliere un set-up che anche senza sospensione posteriore nuova esaltava la macchina. Da lì a vincere… secondo me, con una gara e una qualifica calda, come ha detto Andrea Stella, davvero se la sarebbero giocata. Perché con la pista asciutta andavano davvero forte.
  • E con il bagnato? Ecco, il bagnato. Quello è il problema. Sono ormai 4 anni, dall’inizio di questi regolamenti, che con il bagnato la Ferrari fatica. Hamilton ci ha messo una pezza gestendo bene le intermedie usate ed evitando troppi errori. Ma Leclerc è la vera cartina tornasole di quanto si sentano in difficoltà appena piove: Charles va nel pallone. Non solo commette errori, magari perché il suo set-up rende difficile da guidare la vettura. Ma soprattutto, come era accaduto proprio a Silverstone un anno fa, Leclerc cerca sempre la sosta geniale per prendersi un vantaggio. Sembra leggere male le situazioni umide, secondo me perché ha timore di andare piano, sa che faticheranno con l’acqua. Ma non va bene: Hamilton ha mostrato che mantenendo la calma si poteva comunque reggere il colpo e chiudere 4-5°, salvando il weekend.

NASKA-VOTI

Eccoci arrivati ai Naska-voti. Come al solito, seguitemi su Telegram.

Sauber: 9 / 8

L’ultimo podio della Sauber in F1 risaliva al 2012, in Giappone, con Kamui Kobayashi. Perciò va bene la pioggia, va bene che ci è voluta una strategia ottima e un mezzo harakiri di Verstappen, delle Mercedes e delle Ferrari… ma questo podio è meritatissimo. Binotto e Wheatley hanno messo insieme una squadra che è cresciuta tantissimo, in ogni aspetto, e anche la macchina è ormai ai vertici del centro gruppo. Se poi ci pensa l’incredibile Hulk… TOP.

Gabriel Bortoleto: 5.5 / 6

L’unica nota stonata del weekend Sauber è stato Bortoleto. In FP3 esce di strada e rompe fondo e sospensione, ed è rimasto un mistero se abbia perso la macchina o sia uscito per una rottura. La sua gara, poi, dura pochissimo: errore con le slick fredde nei primi giri caotici.

Nico Hülkenberg: 10 / 10

Un monumento al non arrendersi mai. Questa è stata la gara di Nico Hülkenberg. Nel 2010 era un rookie che tutti indicavano come futuro Campione del Mondo. Poi la sua carriera è stata una lunga sequenza di occasioni perse e sliding doors. Ma Hulk ha sempre corso benissimo, ha portato a casa punti e grandi prestazioni e, finalmente, la sorte gli ha fornito la domenica giusta: lui è stato fantastico nel non lasciarsi sfuggire l’occasione. Il suo podio è uno di quei momenti di sport che ricorderemo per tanti, tanti anni. TOP.

Williams: 6 / 6

Ormai non gira benissimo alla Williams. Neanche in una corsa caotica, con il bagnato, il passo è quello giusto, e solo i tanti errori dei big regalano un ottavo posto ad Albon che sa comunque di beffa, visto che Sauber, Alpine e Aston Martin sono meritatamente davanti.

Alexander Albon: 6 / 6

Meno pimpante di Sainz in qualifica, meno pimpante in gara, ha il merito di non commettere errori e lasciare che la corsa gli venga incontro, fino a chiudere ottavo con una buona difesa su Alonso nel finale.

Carlos Sainz: 7 / 6

Meritava molto di più Sainz, a questo giro. Sfiora il Q3 in qualifica, in gara gestisce bene una Williams che ormai è lenta in tutte le situazioni, ma con le slick nel finale è sfortunato nell’incontrare Leclerc che esce di pista e perde tante posizioni. Peccato. 

VCARB: 5.5 / 5

Silverstone è una pista dove in VCARB pensavano di poter andare molto bene, anche grazie a una macchina sincera e facile da guidare. Invece già in qualifica hanno faticato, mentre in gara è tutto girato storto, con Lawson fuori presto e Hadjar a muro nel diluvio. Weekend da dimenticare.

Isack Hadjar: 6 / 5

Meno brillante del solito in qualifica. In gara è tra chi scommette sulle slick all’inizio, non è una scelta corretta, ma poi tutto va a ramengo quando tampona Antonelli nel muro d’acqua della Copse. Episodio sfortunato.

Liam Lawson: 5.5 / 5

Lawson non esalta in qualifica, perdendosi un po’ con la pista fredda e uscendo in Q1. Piccolo passo indietro rispetto all’Austria. Impossibile giudicarlo in gara, quando è vittima di un incidente molto sfortunato alla quarta curva, nel quale sicuramente non ha colpe.

Haas: 5 / 6

FLOP per la Haas, e anche grave. Uscire da Silverstone a bocca asciutta nonostante un maxi-aggiornamento che aveva reso la vettura una scheggia è un peccato gravissimo. Figurarsi se poi i due piloti si prendono dentro.

Oliver Bearman: 4 / 6

FLOP anche per Ollie. Qualifica stupenda, davvero, nella quale si ferma a meno di mezzo secondo dalla Pole Position con una Haas. Una Haas! Ma perdere tutto per una stupidata come quella della FP3, e in più prendersi dentro con Ocon in gara…

Esteban Ocon: 6 / 6

Non ha grandi colpe nel contatto con Bearman, anzi, quasi nessuna. Per il resto, un weekend complicato e sfortunato in qualifica, quando spiattella una gomma in Q2 pur di non fare impeding su Verstappen. Poi, in gara, non è brillantissimo.

Alpine: 7 / 7

Un merito, una volta ogni tanto, diamolo all’Alpine. Non sarà la monoposto più veloce, anzi, è tra le più lente in rettilineo e tra le peggiori nella gestione gomme. Ma ha un telaio più che discreto in curva e una buona stabilità sul bagnato. Aggiungete una gran gestione e avete tanti buoni punti a Silverstone.

Franco Colapinto: 5 / 5

Serve a poco infierire. Sfortunatissimo con il motore rotto ancor prima della partenza dalla pit-lane. Ma l’errore in qualifica è stato tutto suo.

Pierre Gasly: 8.5 / 8

TOP per Gasly. Raggiungere il Q3 con questa Alpine è già un piccolo miracolo. Ma passare quasi tutta la gara tra i primi, lottando come un leone con Russell, Hamilton e Verstappen, è davvero un gran segnale dopo una corsa complicata come l’Austria. Tiene in piedi l’Alpine da solo.

Aston Martin: 7 / 8

Forse in Aston Martin si aspettavano qualcosa di più dal nuovo fondo in termini di passo. Ma in una corsa molto caotica, hanno gestito benissimo la gara di Stroll e meritano l’arrivo a punti. La velocità però, manca.

Lance Stroll: 7 / 8

Fino a quando si corre sul bagnato, Stroll si esalta, come in fondo accade sempre. Segue la squadra nelle scelte giuste ed esegue alla perfezione, mantenendo un gran ritmo e non commettendo errori. Poi, come in qualifica, quando passa alle slick fa molta fatica.

Fernando Alonso: 6.5 / 7

Un po’ di nervosismo nel momento in cui la superstar della squadra diventa Stroll. E forse nel finale si ferma troppo presto per le slick. Ma in fondo Nando si qualifica bene e corre altrettanto bene, fino a prendersi due punticini.

Mercedes: 3 / 5

FLOP davvero clamoroso per la Mercedes. Nella gara di casa il muretto va nel pallone più totale, commettendo una serie di errori che se li avessero fatti i colleghi in Ferrari, probabilmente perdevano la Cittadinanza Italiana. Incomprensibile l’uso ripetuto delle Hard, non si giustifica in nessun modo, troppi rischi nel mettere continuamente la slick e anche un passo deludente.

Andrea Kimi Antonelli: 6 / 5

Ha zero colpe nel contatto con Hadjar. Per il resto, era una prova difficile Silverstone sul bagnato e la stava anche passando bene, tutto sommato, dopo una qualifica deludente. Importante che impari a dissentire sulla mescola in queste situazioni: non si può montare la Hard con la pista ghiacciata.

George Russell: 5 / 6

Qualifica eccezionale dopo un inizio di weekend complicato con tutte le voci su Max. Poi, in gara, il suo comportamento va studiato: per non una ma due volte accetta le Hard con pista umida, si ferma prestissimo, insomma sembra lanciare il dado quando non c’è bisogno. Partiva in seconda fila!

Red Bull: 6 / 6

Il nuovo fondo porta carico ma manda in crisi il bilanciamento, tanto che Max deve affrontare Silverstone con l’ala posteriore di Monza per evitare il sottosterzo. La scommessa, perciò, è sulla gara asciutta. Il bagnato non aiuta e tutto sommato il muretto gestisce bene il caos.

Yuki Tsunoda: 4.5 / 4

Ancora una corsa gravemente insufficiente dopo una qualifica che Horner, vista anche la mancanza di aggiornamenti, aveva definito accettabile. Invece Yuki sul bagnato arranca, corre in difesa, e prende dentro Bearman rimediando una penalità che lo fa finire ultimissimo.

Max Verstappen: 7 / 7

Buona parte del voto arriva da una qualifica stratosferica e da un buon recupero nel finale, appena la pista si asciuga e le gomme entrano in temperatura. L’errore sotto SC non è da lui. Pero l’auto era veramente difficile da guidare.

Ferrari: 6.5 / 7

Senza l’asciutto e il caldo del venerdì i sogni della Rossa si sgretolano. La gestione della corsa però è tutto sommato buona, nonostante l’orribile passo sul bagnato, e i piloti vengono messi in condizione di tamponare le perdite.

Lewis Hamilton: 7 / 8

A proposito di tamponare le perdite, Hamilton ci riesce dopo una qualifica nel quale manca il colpaccio della prima fila. In gara soffre tantissimo quando l’asfalto è fradicio, tanto che giocando di strategia Stroll o Gasly possono passarlo. Poi si riprende, è il più veloce dietro alle McLaren, ma un po’ troppa foga con le Soft gli impedisce di attaccare Hülkenberg.

Charles Leclerc: 3 / 5

FLOP per Leclerc. Lasciamo da parte l’errore in qualifica, per il quale si crocifigge anche troppo. Ma in gara è troppo precipitoso al via, non si trova con l’assetto e commette due errori pesanti. Ha corso nel pallone più totale.

McLaren: 10 / 10

Il voto altissimo a questo giro è tutto per la macchina. Appena montano le Intermedie, diventano davvero di un’altra categoria. Difficilmente si è vista una monoposto di F1 moderna che sul bagnato avesse così tanto vantaggio su tutti, ma proprio tutti. TOP.

Oscar Piastri: 6.5 / 8

Buona la qualifica, era il più veloce in gara, ma paga carissimo un errore stupido alla ripartenza dopo la Safety Car. Non penso assolutamente fosse voluto, ma tirare una staccata cosi sotto SC in pieno rettilineo su bagnato con quelli dietro che non vedono è pura follia. Senza senso.

Lando Norris: 8.5 / 9

Vero, ha vinto. Ma la qualifica non è stata entusiasmante. Non ha sbagliato mai, vero. Ma non ha neanche brillato. Piastri gli ha fatto un regalo immenso. Ma forse gli serviva proprio questo: vincere quando non era la sua giornata.

Vi riassumo i TOP, che sono Hülkenberg, Sauber, Gasly e McLaren. FLOP per Leclerc, Mercedes, Bearman e Haas.

NASKA-QUIZ

Ora le domande per Spa-Francorchamps, a fine luglio dopo due domeniche di mini-pausa estiva.

Soft: chi si trovò in mezzo a Schumacher e Hakkinen nel famoso sorpasso del 2000?

Media: quale pilota innescò l’incidente del 2012 che costò il Mondiale ad Alonso?

Hard: chi salì sul terzo gradino del podio nel 1998 dietro alle due Jordan gialle?

Non perdete i tanti altri articoli sulla F1, come la storia di Nico Hülkenberg, una delle chicche della sezione Premium!