Yawn… Che gara fantastica di Max Verstappen! Yawn… in fondo si sa, a Suzuka ci si addormenta dopo la partenza e ci si sveglia al podio. Eppure, non possiamo cancellare la prestazione sontuosa di Max Verstappen.

Non è solo il pilota più forte in circolazione, non si è solamente inventato una Pole Position da libri di Storia… ma ha anche reso interessante la gara più noiosa degli ultimi anni.

Come ha fatto Max a battere le McLaren a Suzuka? Sembrava impossibile quattro giorni fa. E poi la grande gara di Kimi Antonelli, Leclerc che salva la Ferrari, Tsunoda in difficoltà sulla seconda Red Bull… insomma, anche se abbiamo tutti dormito sul divano, c’è tanto da scrivere in questo PostGP!

NASK-ASSUNTO

Il Nask-assunto inizia dal giovedì, e a Suzuka la star è, ovviamente, Yuki Tsunoda.

Tutti si chiedono se finalmente sarà il secondo pilota che Red Bull aspetta da anni. Tsunoda sembra fiducioso e molto realista: dice che punterà sull’esperienza che ha maturato in quattro stagioni nella seconda squadra e ammette senza problemi che, quoto, ‘Max è la priorità’. Insomma, niente sogni di gloria, il suo ruolo è aiutare Verstappen.

A proposito del cambio pilota, Max non fa mistero di non aver gradito la scelta ma, soprattutto, lascia trasparire un po’ di nervosismo verso la squadra. Per lui la priorità è sistemare la macchina e, attenzione a questo aspetto, ha schivato tutte le domande su quanto il suo feedback venga ascoltato nello sviluppo, un tema che sembra caldo dietro le quinte.

Altro argomento scottante del giovedì sono i controlli sul materiale dei pit-stop Ferrari, controlli che la FIA ha condotto dopo la gara di Shanghai. Sia in Australia che in Cina, i pit-stop della Rossa erano i più veloci. Così la FIA ha controllato che non esistessero dispositivi capaci di eludere i controlli anti-automazione del pit-stop; insomma, dei software capaci di anticipare i tempi di reazione dei meccanici. Tutto l’equipaggiamento Ferrari ha superato i controlli e, spoiler, i meccanici Ferrari sono stati i più veloci anche a Suzuka. Bravissimi!

Passiamo al venerdì e alla pista. Splende il sole, Suzuka è piena di tifosi e Tsunoda non li delude in FP1. Yuki inizia gradualmente, come aveva annunciato, e si concentra sul capire la macchina. Le instabilità della RB21 sono più fastidiose nella realtà rispetto al simulatore ma Tsunoda abbassa pian piano i tempi, e si ferma a un solo decimo da Max alla fine della sessione. Vuoi vedere che il problema era Lawson? Molto veloci le McLaren e Russell, che sembra aver mantenuto l’ottimo passo della Cina.

In FP2 praticamente non si gira per colpa di quattro bandiere rosse. 

Due sono causate dall’erba che prende fuoco. Come in Cina nel 2024, l’erba ai lati del circuito è molto secca, c’è vento, e quando le auto producono scintille dal plank, se queste finiscono sull’erba appiccano dei piccoli fuocherelli che vanno spenti. Il problema si ripeterà anche al sabato, nonostante l’erba tagliata e bagnata prima delle sessioni: sia in FP3 che nelle qualifiche ci saranno altre bandiere rosse.

Le altre due interruzioni del venerdì arrivano per colpa di due incidenti. Il primo è un botto violentissimo di Jack Doohan sul quale torneremo in seguito. Il secondo è un errore di Alonso che alla prima Degner tocca l’erba in entrata, si gira e finisce nella sabbia.

Anche le FP3 sono un po’ interrotte ma si vede qualcosina di più in termini di passo: la McLaren sembra molto avanti, con Mercedes e Ferrari dietro a contendersi il ruolo di seconda forza, mentre la Red Bull è ancora in difficoltà con il bilanciamento.

Verstappen si lamenta per tutte le libere: non sente grip, non trova il giusto bilanciamento, la macchina flette… insomma, sembra un weekend complicato. Anche per Kimi Antonelli, lontano un secondo da Russell e in difficoltà nell’interpretare una delle piste più difficili del mondiale.

In qualifica cambia tutto. La sorpresa negativa del Q1 è Lance Stroll, in grandissima difficoltà dopo due gare convincenti, fuori per un errore nelle Esse durante il primo tentativo. Eliminate anche le due Sauber, Ocon e Doohan, a corto di chilometri sulla pista giapponese.

Tsunoda segna un tempo convincente, a meno di un decimo da Max, anche se lui ha gomme nuove e Verstappen no. L’illusione finisce subito: Yuki in Q2 non fa un grande tempo con gomme usate e, nell’unico tentativo a gomma nuova, prepara male la gomma, commette subito due errori ed è fuori, 15° dietro a Lawson con la VCARB. Ricordate la riflessione del PreGP?

Fuori anche Sainz in Q2, 12°, verrà penalizzato di tre posizioni per un impeding su Hamilton.

Il Q3 è spettacolare. Nel primo tentativo Piastri è davanti, seguito da Verstappen, Leclerc e Russell, tutti racchiusi in due decimi, con Norris solo 5° dopo un giro pessimo. Cambia tutto in pochi minuti. Piastri fatica a migliorarsi mentre Lando lo fa ed è il primo pilota della storia a scendere sotto il minuto e 27 a Suzuka. Tempo qualche secondo e avviene una specie di miracolo: dal nulla, Verstappen s’inventa il giro perfetto, tira giù tre decimi e per 12 millesimi si prende una delle Pole Position più belle e clamorose degli ultimi anni.

Quarto Leclerc che non si migliora, poi Russell e Antonelli che trova il ritmo giusto quando serve, ottima terza fila, super Hadjar 7°, male Hamilton 8°, 9° il solito Albon e 10° Bearman, sorpresa delle qualifiche con la Haas.

Domenica, giorno di gara. Piove per tutta la notte e parte del mattino, così la gara inizia con qualche chiazza di umido ma tutti i piloti sulle slick.

I Big partono tutti con le Medie tranne Hamilton, che prova la carta Hard. La partenza è tranquilla, tutti mantengono le posizioni, e dopo qualche giro Lewis riesce a superare Hadjar.

Purtroppo, la pista di Suzuka offre uno spettacolo noiosissimo, dopo la qualifica stupenda. Nonostante il freddo, nessuno soffre di graining, e il clima fresco unito al buon grip dell’asfalto nuovo annulla il consumo delle gomme. Si creano una serie di trenini dove nessuno riesce a sorpassare, anche perché c’è solo una zona DRS sul rettilineo principale.

La gara, complice il poco spettacolo, si deciderà con la strategia. Verstappen controlla le McLaren nel primo stint, con Norris e Piastri che rimangono entrambi agganciati alla Red Bull senza problemi. Si ferma per primo Oscar, poi Norris e Max si fermano assieme e i meccanici McLaren quasi riescono a fare il miracolo. Lando esce dai box semi-affiancato a Max che però è leggermente davanti. A Verstappen basta tirare dritto senza neanche chiudere e Lando si ritrova senza spazio, tanto che transita sull’erba all’esterno della pista e deve accodarsi.

La gara, in sostanza, finisce qui. Norris non ha mai lo spunto per attaccare Max, o per entrare in zona DRS, nonostante passi tutto il secondo stint a meno di 2’’ dalla Red Bull. Piastri ne avrebbe ancora di più, tanto che entra nella zona DRS di Lando, ma non riesce mai ad attaccarlo.

Finiscono in questo ordine: Verstappen, che vince con grandissimi meriti, poi Norris e Piastri.

Dietro Leclerc difende il quarto posto con una gara ottima, dove rispetto alle Mercedes soffre davvero solo nel finale, ma Charles paga 3 decimi sul passo da Verstappen e, probabilmente, avrebbe pagato qualcosa in più dalle McLaren. Russell è 5°, un po’ deluso, ma difficilmente avrebbe potuto fare più di Leclerc. Vicino a George chiude 6° un grandissimo Antonelli, che allunga il primo stint e nella seconda metà di gara vola su gomma Hard. 7° e lontanissimo un triste Hamilton, più vicino ad Hadjar – 8° – che alle Mercedes. Chiudono la zona punti Albon e Bearman.

NASKA-PODIO

Iniziamo la rubrica Naska-podio analizzando la qualifica di sabato. Non possiamo non parlare della stupenda Pole Position di Max.

Primo aspetto: la Red Bull è complicatissima e solo lui riesce a portarla al limite con costanza. Ormai questo lo sappiamo e lo ha dimostrato Tsunoda: vicino per tutto il weekend, anche più del previsto, quando ha messo gomma nuova in Q2… puff, eliminato.

Secondo aspetto: Max e i suoi ingegneri hanno completamente ribaltato il set-up dal venerdì al sabato. Hanno cambiato ala posteriore, rimanendo comunque più scarichi di McLaren; hanno rivoluzionato la meccanica e il bilanciamento dei pesi… e pian piano, l’equilibrio è arrivato. Ma attenzione, lo ha detto lo stesso Max: solo con poca benzina e gomma nuova, la RB21 era abbastanza sincera da poter essere buttata nelle curve sperando che tenesse. L’equilibrio rimane lontano dalla perfezione, infatti Verstappen ha detto ai giornalisti: se provaste la macchina, ve la fareste sotto.

Terzo aspetto, il più interessante: Max ha fatto una vera magia in Q3. Qualcosa di seriamente impressionante. Studiando la telemetria, si comprendono vari aspetti.

Iniziamo dalle frecce verdi. Max ha disegnato a V molti passaggi: sapendo che la sua Red Bull era scarica, ha cercato di tornare velocemente sul gas in molte curve, accettando una velocità minima minore, per sfruttare il più possibile i rettilinei. E questa tattica ha pagato, lasciandolo a livello Norris nei primi due settori. Altre due magie sono i passaggi alla prima Degner e alla Spoon, i due cerchi gialli. Ha fatto due magie e Max stesso lo ha ammesso: ho lanciato la vettura in curva sperando che tenesse. e ha tenuto. Tuttavia, la McLaren esce meglio della Spoon e prima dell’ultima chicane Norris ha quasi due decimi di vantaggio. Qui, rettangolo giallo, Max fa il vero miracolo. Frena tardissimo alla chicane, forse 20 metri dopo, la percorre benissimo, ed esce quasi due decimi avanti. Più di tre decimi guadagnati in una frenata e una chicane. Clamoroso. Norris guadagna qualcosa in trazione ma Verstappen mantiene sul traguardo quel tanto che basta per stare davanti.

Sarebbe stato divertente questo Naska-podio con una mega analisi della gara ma, purtroppo, c’è poco di cui parlare. È palese che le due McLaren ne avessero un po’ più di Max, altrimenti non l’avrebbero seguito a 1’’ per tutta la gara, ma non abbastanza per sorpassarlo su una pista dove è difficilissimo sfilare un avversario, in particolare se non si possiede una differenza di vita nelle gomme a proprio favore, fondamentale per uscire più forte nella chicane finale.

McLaren poteva fare qualcosa di più con la strategia, invece di fermare Piastri un giro prima di Max e Norris assieme? Forse poteva provare l’undercut con Lando al posto di Oscar, o magari estendere lo stint sulle Medie con Piastri perché tornasse alla carica nel finale come ha fatto Antonelli? Difficile dirlo, di certo hanno giocato la carta dei 2 piloti contro 1 in maniera molto lineare, dando la possibilità a Red Bull e a Max di rimanere davanti e controllare.

NASKA-JR

Naska Jr velocissimo perché F2 e F3 torneranno in Bahrain e le categorie europee ancora sonnecchiano, vi do solo una notizia flash. In Bahrain farà il debutto in F3 Freddie Slater, un 2008 inglese che ha dominato la F4 italiana nel 2024 vincendo una marea di gare. Per ora dovrebbe essere una singola wildcard con AIX Racing, non proprio una squadra di vertice. 

NAS-KUOLA

Dedichiamo qualche riga anche all’incidente di Doohan, con una rubrica extra. Ma cosa è successo, come ha fatto Jack a tirare una cartella del genere?

Siamo in FP2. Doohan è ai primi giri a Suzuka perché ha ceduto il volante a Hirakawa in FP1: una scelta strana, dato che essendo rookie Doohan non deve cedere la macchina nelle libere come i suoi colleghi. Si spiega con Alpine che voleva Gasly in pista per verificare alcuni cambiamenti di set-up.

A Suzuka c’è solo una zona DRS sul rettilineo principale: finisce con una prima curva velocissima, dove devi sterzare pelando il gas prima di frenare per curva due. Attenzione però: il regolamento impone che il DRS si chiuda quando il pilota tocca il freno, ma solo oltre una certa soglia di pressione decisa dalla squadra; e anche quando toglie il pedale dal gas, del 20% o meno, anche qui la scelta è libera al di sotto del 20% di lift, oltre deve chiudersi per forza.

Quindi, se devi entrare in pieno in curva 1 o pelando leggerissimamente il gas, il DRS non può disattivarsi in automatico, deve essere il pilota a farlo! Doohan al simulatore era riuscito sempre a girare senza chiudere il DRS. Quindi, si può fare col DRS aperto? Al primo giro delle FP2 andava abbastanza piano che anche lì ha tenuto aperto il DRS, ma non è successo nulla. Al secondo giro lanciato è andato più forte, ha tenuto aperto il DRS e… sbam, macchina persa, impatto contro il muro, più di un milione di danni.

NAS-KARRELLATA

Nask-arrelata in cui faremo una piccola carrellata di tre ragionamenti. 

  • Le prime gare di Norris hanno convinto? In Australia mi era sembrato molto concreto e aveva portato a casa una bella vittoria in condizioni difficilissime. Però, tra Cina e Giappone, qualcosa ha lasciato per strada. E io continuo a non capire perché davanti ai microfoni mostri così tanta sudditanza nei confronti di Verstappen. Va bene riconoscere i meriti del tuo avversario. Ma se Max ti prende in giro in conferenza stampa perché sei andato sull’erba, dicendo che la stavi tagliando per ridurre gli incendi, non sarebbe il caso di rispondere anche in maniera simpatica, per carità, ma provare anche tu a tirare una stoccata a Max? Mettergli un po’ di pressione, dire che ha vinto solo perché sei stato buono e hai evitato gli incendi tagliando l’erba… anche perché la stessa arrendevolezza che Norris mostra ai microfoni, poi un po’ la vediamo in gara. Quando è dietro a Max, difficilmente lo mette in difficoltà.
  • Secondo argomento è Kimi Antonelli. Che gara, che ritmo, bravissimo Kimi, arrivare a Suzuka in coda a Russell è stato davvero un bel colpo. Sapete però cosa mi ha sorpreso di più? La maturità tecnica di Antonelli. Durante le libere era un po’ perso. Così ha detto di aver studiato telemetria, onboard e via dicendo. Ma soprattutto, ha spinto per un set-up un po’ sottosterzante prima della qualifica. Ha raccontato di averlo scelto lui, pur sapendo che avrebbe sacrificato della performance, perché era più importante avere fiducia nella macchina e tirare fuori il meglio da sé stessi, prima di inseguire una monoposto difficile. Una scelta non solo matura ma umile. E sapete anche chi gli ha fatto da coach, insegnandogli i segreti di Suzuka? Il mitico Bottas!
  • Terzo argomento, Sainz multato di 20.000$ – di cui la metà sospesi – perché era in bagno ed è arrivato tardi alla cerimonia pre-gara?!? Mitico Carlos! 

NASKA-VOTI

Sauber: 6.5 / 5

Vi dirò che Suzuka è stata incoraggiante per la Sauber. Avevano qualche novità in zona fondo e la macchina, su una pista molto tecnica, poteva raggiungere il Q2. E in gara sono rimasti in zona centro gruppo. In coda, ma in zona. Meglio del previsto.

Gabriel Bortoleto: 6 / 5

Quel salvataggio nelle libere alla 130R dopo che ha toccato l’erba vale un bel pacco di mutande nuove. Per il resto, meno brillante rispetto all’Australia ma comunque in zona Hülkenberg.

Nico Hülkenberg: 6 / 5

Paga un errore non da lui nel Q1, quando aveva il passo per entrare in Q2. In gara però si fa perdonare e mantiene un buon ritmo, lottando con la coda del centro gruppo per tutto il GP.

Williams: 7.5 / 7

L’anno scorso Suzuka era stata una delle tappe più tristi del campionato Williams, nel pieno del caos di ricambi e incidenti. Quest’anno, si ritrovano con un Albon furioso per la strategia che non gli fa vincere la corsa di centro gruppo. E chiudono a 10’’ da una Ferrari. TOP.

Alexander Albon: 8.5 / 7

Forse la sua Williams non valeva la VCARB a Suzuka ma Albon ha iniziato il 2025 benissimo. Solito Q3 in qualifica, passa la gara in coda ad Hadjar e paga un pit-stop un pelo troppo anticipato.

Carlos Sainz: 5 / 5

Mi spiace dare l’ennesima insufficienza a Carlos e il terzo FLOP di fila ma viene da preoccuparsi. Sainz sembra davvero in difficoltà. Nonostante fosse stato escluso in Q2, era fiducioso delle sue qualifiche. L’impeding su Hamilton e una gara piena di errorini alla chicane lo lasciano lontanissimo da Albon.

VCARB: 8 / 7

TOP per la VCARB perché finalmente hanno raccolto il potenziale di una monoposto che è la sorpresa di questa stagione. La VCARB è l’esatto contrario della Red Bull. Guidabile, facile da portare al limite, stabile per le qualifiche e la gara. Gran lavoro.

Isack Hadjar: 8.5 / 8

L’unica preoccupazione del weekend di Hadjar sono una serie di problemi alle cinture che rischiano di non fargli passare il Q1. Ma, messi a posto quelli, Isack vola a Suzuka. 7° in qualifica, 8° in gara e primo degli altri, chiude a 7’’ dal suo idolo, Lewis Hamilton. Serve dire altro? TOP.

Liam Lawson: 5 / 5

Sembrava essere iniziato bene il weekend per Lawson, subito sul ritmo di Hadjar, ma in realtà dal Q2 in poi è andato maluccio. Non ha trovato il limite in qualifica e in gara ha corso nel traffico senza spunti. Diamogli qualche altra gara per riprendersi.

Haas: 7.5 / 7

Quei pazzi della Haas hanno progettato un nuovo diffusore e lo hanno spedito a Suzuka senza mandarlo neanche in galleria del vento! Non scherzo, hanno davvero fatto così, era l’unico modo per produrre una modifica veloce che risolvesse in parte i problemi di porpoising emersi a Melbourne. In realtà un test in galleria c’è stato e anche la pista ha confermato che le correzioni funzionano, portando la Haas in zona punti.

Oliver Bearman: 8.5 / 8

Ok, va bene, la Haas è migliorata ma Bearman merita un TOP. Perché lui ha tirato fuori tutto dalla monoposto e, grazie ad una qualifica eccellente, si è messo nella posizione perfetta per arrivare a punti la domenica. Bravo!

Esteban Ocon: 5.5 / 5

Bruttino il weekend di Ocon. Gli esperimenti con le parti nuove non l’hanno aiutato, ma Esteban si è perso con il set-up ed è finito fuori dal Q1. A quel punto, era difficile risalire in gara e, infatti, è rimasto bloccato nel gruppo degli ultimi.

Alpine: 5.5 / 5

FLOP di nuovo per l’Alpine perché è l’unica squadra che ancora non è arrivata a punti. Sembra che le limitazioni nel miniDRS al posteriore li abbiano colpiti fortissimo, e la macchina dei test o di Melbourne è sparita. Inizio negativo.

Jack Doohan: 4 / 5

Inutile girarci attorno. Già Doohan non deve fare errori con Colapinto pronto a prendere il suo posto. Figurarsi se ne fa uno talmente grande che neanche Russell, in veste di direttore della GPDA, lo difende quando i giornalisti chiedono se serve un sistema di chiusura automatica del DRS. George ha fatto capire che l’errore è stato solo di Jack. FLOP, chiaramente.

Pierre Gasly: 6 / 6

Con una macchina così e nessun ritiro davanti o incidente strano in qualifica, Gasly deve accontentarsi della zona Q2 anche in gara. Non può fare molto di più.

Aston Martin: 5.5 / 5

La macchina non cresce e anzi, sembra che man mano che gli altri capiscono le monoposto nuove, l’Aston perda la possibilità di raggiungere il Q3. Vedremo in Bahrain. Per ora, FLOP.

Lance Stroll: 4 / 4

Mi ero illuso sul buon Lance. Mai trovato il passo a Suzuka, errore in qualifica, gara anonima, parte ultimo rimane ultimo ed è l’unico doppiato. FLOP.

Fernando Alonso: 7 / 6

Nando tiene alto l’onore dell’Aston ma non basta per la zona punti, con la Haas di Bearman che è vicina ma inattaccabile. Che tristezza vederlo rispondere a domande su Verstappen e non su, chessò, un podio o la zona punti.

Mercedes: 6 / 8

Battutina d’arresto per la Mercedes che con il fresco di solito vola, ma quest’anno la W16 sembra essere cambiata molto. Le piacciono le curve lente e le zone di trazione, più che i curvoni veloci. Vedremo in Bahrain.

Andrea Kimi Antonelli: 8 / 9

Un bel TOP per la gara di Kimi, meno per la qualifica ma abbiamo già raccontato i retroscena. Cresce veloce e ricordate: siamo solo all’inizio. Giro veloce della gara!

George Russell: 6.5 / 8

Per tutte le libere e le qualifiche sembra il primo inseguitore delle McLaren. Poi, si perde sul più bello. In Q3 scalda troppo o troppo poco le gomme, rimane dietro a Leclerc, e anche se in gara ne aveva qualcosina di più, non riesce mai ad attaccare Charles. Un po’ sottotono.

Red Bull: 8 / 8

Ok, ok, la macchina non è ancora perfetta. E la riesce a guidare solo Max. Però, l’hanno sistemata abbastanza da renderla capace di lottare con le McLaren. Ci vuole una magia del pilota ma, nella gestione del weekend in pista, rimangono una squadra formidabile.

Yuki Tsunoda: 5.5 / 6

È solo la prima gara con la Red Bull e fino al Q1 sembrava promettere cose diverse da Lawson. La situazione non è drammatica ma anche Yuki avrà capito che il limite della Red Bull lo raggiunge solo Max. Speriamo in una crescita nelle prossime gare.

Max Verstappen: 10 e lode / 10

Senza senso. Weekend perfetto quando conta. Q3 e gara stratosferici. Sembro un disco rotto, lo so, ma non mi interessa: Max Verstappen è nettamente il più forte in circolazione. MEGA TOP

Ferrari: 6 / 6

Inutile girarci attorno: la Ferrari partiva per vincere questo Mondiale e giocarsela da subito. Invece è la quarta forza in pista dopo le prime tre gare e, come vi avevo detto dopo i test, il distacco dai primi è di 3 decimi. Con le McLaren davanti, Leclerc avrebbe chiuso oltre i 20’’ che si prese Sainz nel 2024 a Suzuka. Servirà un miracolo per sistemare tutto con gli aggiornamenti. Finalmente, però, un weekend dove hanno colto il massimo.

Lewis Hamilton: 5 / 6

FLOP per Hamilton, molto in ombra sia in gara che in qualifica. Non si trova ancora con l’assetto, ma la cosa che mi colpisce di più è quanto sia nervoso alla radio con Adami: se non si trovano, forse il momento di cambiare è adesso.

Charles Leclerc: 9 / 8

TOP per Charles Leclerc che grazie a due magie in qualifica e in gara si tiene dietro le Mercedes che, almeno un po’ di più, sembravano averne. Dice di aver trovato qualcosa nel set-up che gli ha dato fiducia nella macchina. Ma la sua faccia quando racconta la delusione di fare tutto perfetto e finire comunque quarti… beh, vi dice tutto sull’inizio di stagione della Ferrari. Un disastro.

McLaren: 7 / 8

Hanno la macchina migliore, non ci piove. Hanno portato a casa tantissimi punti, e non ci piove. Eppure, a Suzuka non hanno raccolto il massimo, e sembrano quasi essersi accontentati. Hanno ragione loro?

Oscar Piastri: 7 / 8

Un sette anche per Piastri che in gara sembra averne più di tutti, soprattutto nel secondo stint, ma che paga la qualifica dove non riesce mai, ma proprio mai a mettere a posto curva 2.

Lando Norris: 7 / 8

Ho già raccontato cosa non mi convince di Lando, perciò parliamo dei lati positivi: alla fine di un weekend che lascia qualche dubbio, beh, lui comunque ha fatto 2° in qualifica e in gara. Se questo è andare male…

Vi riassumo i TOP, che sono la Williams, la VCARB, Hadjar, Bearman, Antonelli, Leclerc e SuperMax; e FLOP, che sono Sainz, Alpine, Doohan, Aston Martin, Stroll e Hamilton.

NASKA-QUIZ

Naska-Quiz dedicato al Bahrain. Tre domande: facile, media e difficile.

1)  Quante versioni diverse del tracciato del Bahrain hanno ospitato almeno un gp?

2) Perché viene ricordata la vittoria di Vettel nel 2018?

3) Nel 2019 Leclerc stava per vincere la sua seconda gara in ferrari, prima di un guasto al motore; cosa accadde invece nei primi giri, sempre riguardante Charles?

Alberto Naska e Luca Ruocco