Lando Norris vince la prima, folle gara di questo 2025!
A Melbourne piove, le McLaren dominano, i rookie sbattono ma non sono i soli e poi, quando tutti mettono le gomme slick… arriva un acquazzone finale e succede davvero di tutto.
Racconteremo tutto in questo primo PostGP della stagione, analizzando tutto ciò che è accaduto. La McLaren ha già ammazzato il campionato? Antonelli ci farà sognare? E la Ferrari, come mai questo disastro?!?
Iniziamo con il Nask-assunto.
NASK-ASSUNTO
Il giovedì di Melbourne è il classico Media Day con atmosfera da primo giorno di scuola.
Qualche notizia davvero interessante in realtà c’è. Red Bull conferma il fondo che aveva scartato durante i test del Bahrain. Sauber porta subito un pacchetto di aggiornamenti, con nuove ali.
Ma soprattutto, Russell e Toto Wolff parlano del possibile rinnovo di George, che ha il contratto in scadenza a fine 2025. Dicono che si ritroveranno quest’estate, prima si devono concentrare su questa macchina, ma Russell ammette di voler correre per una squadra che lo desidera. Piccola frecciata a Toto che insegue Max? E che ha puntato forte su Antonelli?
Passiamo alla pista, l’argomento che ci interessa davvero. Venerdì c’è il sole, 25° e poco vento. Condizioni perfette. Partono fortissimo Ferrari, McLaren e Williams. Addirittura, Sainz si prende il primo tempo nelle FP1. Nelle FP2 il più veloce è Leclerc, seguito a un decimo dalle McLaren.
La SF-25 sembra finalmente bilanciata, stabile, precisa, un’altra monoposto rispetto all’ultimo giorno dei test. Anche nelle simulazioni di passo gara, Ferrari e McLaren sono le migliori.
In grande difficoltà la Red Bull, con Lawson molto indietro e Max che combatte con il bilanciamento; bene Sauber, la grande sorpresa di giornata con Hülkenberg in Top10; così e così Williams e Mercedes, che soffrono con la Soft; ottimo Tsunoda al 4° posto davanti a Hamilton. Giornata no per la Haas: Ocon è lentissimo mentre Bearman sbatte in FP1 e salta le FP2.
Sabato fa molto caldo, ma il cielo è nuvoloso e la pista rimane intorno ai 40°C. Bearman va di nuovo fuori al primo giro lanciato delle FP3 e un problema al cambio lo lascia a piedi all’inizio del Q1: weekend da dimenticare.
Nelle terze libere salta fuori Verstappen, con una Red Bull scarica ma che ha ritrovato equilibrio, almeno nelle sue mani. Lawson, invece, è fermato da un guasto alla Power Unit. Le McLaren rimangono le favorite per la Pole Position dato che in Ferrari hanno qualche problema di bilanciamento.
Si arriva alla qualifica e arrivano subito due sorprese: fuori in Q1 Lawson e Antonelli. Lawson fa tanti errori e all’ultimo tentativo esagera, cuoce le gomme a metà giro e finisce fuori pista. Antonelli, invece, colpisce fortissimo il cordolo di curva 6 e rompe il pattino sotto al fondo: la macchina striscia, non ha carico, e Kimi rimane escluso per pochi centesimi, scalzato da un super giro di Bortoleto che porta la Sauber in Q2.
Proprio in Q2 Hamilton si gira e provoca una bandiera gialla che rovina la qualifica a Doohan, fino a quel momento in palla.
Primo tentativo del Q3 e abbiamo le due McLaren senza tempo, perché sia Norris che Piastri vanno fuori pista. Davanti ci sono Verstappen, Russell e Leclerc in meno di un decimo. È solo un’illusione: le McLaren volano nel finale, prima fila con Norris e Piastri e un vantaggio di quattro decimi su tutti. Terzo Max, quarto Russell, ottimo 5° Tsunoda con Albon 6°. Le due Ferrari si perdono proprio sul più bello: Leclerc non conclude il giro mentre Hamilton non ha proprio ritmo. 7° e 8°.
Domenica cambia tutto, perché piove. Si sa da tutta la settimana, e ormai da qualche giorno si sa che la gara partirà con il bagnato per poi passare all’asciutto.
È il festival dei colpi di scena. Nel giro di formazione va a sbattere il povero Hadjar, subito consolato nel paddock dal papà di Hamilton, che gli spiega di camminare sempre a testa alta dato che non ha nulla di cui vergognarsi.
E in fondo, il papà di Hamilton, non ha molti torti. Perché le condizioni sono difficilissime e chiunque può finire nel muro.
In partenza Verstappen passa Piastri mentre Leclerc si disfa di Albon e Tsunoda. Dietro, Doohan va a sbattere e in regime di Safety Car la lancia contro il muro anche Sainz, uno dei piloti più esperti di tutti.
Ma cosa succede? Perchè tutti si stanno schiantando? Credo di sapere il perchè. Non posso dirvelo con certezza al 100%, perché dovrei andare lì a toccare l’asfalto con le mani, ma dalle immagini della gara sembra abbastanza evidente. Succede che il circuito di Albert Park è un tracciato cittadino. Nel resto dell’anno è percorso da macchine e biciclette. Gli organizzatori dipingono con la vernice bianca da circuito tutti i bordi che delimitano la pista. In mezzo alla pista, però, le strisce verniciate sono quelle della circolazione urbana. La vernice che usano nei circuiti è una vernice speciale che ha tanto grip. La vernice che invece si usa nelle strade è una tutt’altro che corsa e quando si bagna scivoli di brutto! Infatti se prendi male le righe o le strisce pedonali con lo scooter o la moto sotto la pioggia sei per terra. Se ci fate caso, tutti quelli che si son girati o han bloccato è perché son passati su quelle strisce.
Anche Verstappen è vittima di queste strisce, pensate un po’. Per i primi giri Max resiste e mantiene il passo delle McLaren. Poi va lungo per un bloccaggio provocato proprio dal cambio di aderenza dell’asfalto.
Così, le McLaren scappano via grazie a un ritmo insostenibile. Piastri prova ad attaccare Norris ma dai box gli chiedono di andarci piano. Verstappen si stacca dai primi, mentre sono lontani Russell e Leclerc. Hamilton invece è bloccato dietro alla Williams di Albon.
Ogni tanto c’è qualche goccia di pioggia ma, verso metà gara, tutti iniziano a pensare alle slick. Nessuno però tenta l’azzardo, fino a quando Alonso non va a sbattere. Nando è vittima della solita curva 6, dove tutti vanno un po’ larghi sul cordolo e spargono ghiaia in mezzo alla pista. Gasly la solleva proprio davanti ad Alonso che perde il controllo e va a muro.
Rientrano tutti e mettono le slick. Chi le Medie, per avere prestazione subito, chi le Hard per evitare il graining.
Peccato che alla ripartenza arriva un altro acquazzone, stavolta forte, e si crea il caos. Norris e Piastri arrivano alle curve bagnate per primi e finiscono fuori pista. Lando rientra subito ai box mentre Oscar si ritrova bloccato nell’erba.
Le Mercedes e Albon seguono Norris ai box. Altri, come Verstappen e la Ferrari, provano a rimanere in pista. Hanno indovinato il colpaccio? Max, Hamilton e Leclerc (che nel frattempo si era girato) tutti a podio?!?
No, manco per nulla. Perché la pioggia continua e dopo due giri Max rientra. Non lo fanno le Ferrari, che sono sulle uova, e proprio in quel momento Lawson e Bortoleto vanno a sbattere. Safety Car, le due Ferrari si fermano ai box e rientrano in fondo alla Top Ten.
Tutti hanno le intermedie per gli ultimi giri: Norris si difende senza difficoltà da Verstappen. Russell chiude terzo, mentre Antonelli chiude 4°, penalizzato per un’infrazione ai box annullata dopo l’appello di Mercedes. Albon 5°, ottimi Stroll 6° e Hülkenberg 7°. Leclerc solo 8°, Piastri 9° passa Hamilton all’ultimo giro.
NASKA-PODIO
Poniamo una domanda: Norris e la McLaren potevano perdere questa gara?
Vincerla, potevano farlo di sicuro. La McLaren è spaventosa. Ha un vantaggio enorme su tutta la concorrenza e in tutte le condizioni. Forse in una gara calda e asciutta non avrebbero dominato così, chi lo sa: ma i 4 decimi della qualifica diventano più di 1’’ al giro in condizioni intermedie. Impressionante.
McLaren ha costruito un gioiello e in questo momento sono più dominanti di quanto lo fosse la Red Bull all’inizio della scorsa stagione. Non è un gran segnale, per gli avversari.
Ecco, ma allora, quand’è che Norris ha rischiato di perdere? Due momenti.
Il primo quando Piastri, che forse ne aveva un po’ di più con le intermedie, lo ha messo sotto pressione. Il muretto McLaren è intervenuto e prima ha bloccato Oscar, poi ha parlato delle solite regole d’ingaggio, le Papaya Rules, ma ormai Piastri aveva commesso un piccolo errore.
Secondo momento, quando è arrivato lo scroscio di pioggia: il leader è sempre quello messo peggio perché è il primo ad arrivare nelle curve bagnate. Norris va fuori pista ma è bravo a tenerla e rientrare subito ai box per le intermedie. Una scelta conservativa, giustificata dal vantaggio prestazionale ma al contempo indice di gran sangue freddo per la velocità con la quale è stata presa.
Chi scommette è Max Verstappen. Norris rientra alla fine del giro 44; Max alla fine del giro 46 ed esce alle spalle della McLaren. Se si fosse fermato un giro prima, Max sarebbe rimasto davanti? Difficilissimo dirlo. Il distacco era di 21’’ quando la Red Bull passava dall’ingresso box, troppo pochi per la certezza di uscire davanti. Quindi Red Bull ha scommesso sul ritorno di un asfalto asciutto. Gli è andata male e potevano fare poco di più. Anche nel finale, quando Max ha attaccato Lando, la battaglia era drogata dal DRS. Ci sono 4 zone DRS a Melbourne; perciò, chi segue ha un grande vantaggio, eppure Norris era tranquillissimo. La sua McLaren era più veloce e gli è bastato curare la trazione per evitare qualunque attacco.
Grande vittoria di Norris ma, soprattutto, grande macchina della McLaren. Se gli altri non migliorano in fretta, o se il cambio di regole sull’ala anteriore flessibile non cambia la situazione da Barcellona, beh… mi sa che potrebbero chiudere presto il campionato.
NASKA-JR
Torna la rubrica del Naska-Jr, avrei voluto regalarvi grandi chicche e il racconto di gare incredibili ma la realtà è che F2 e F3, a Melbourne, sono state un po’ noiose.
Il motivo è semplice: la pista è veloce, ha la ghiaia e i muretti vicini, non perdona, e quindi i giovani piloti ci fanno sempre un caos clamoroso. Tutti gli anni.
Volete qualche esempio? Qualifiche di F3 spezzettate dalle bandiere rosse. Buon risultato di Camara, campione in carica di Formula Regional Europea, dell’Accademia Ferrari, guida per il team Trident, ma tanti avversari non hanno potuto attaccare il suo tempo. Marea di Safety Car nella Sprint, vince Santiago Ramos ma è stato quasi impossibile avere tre giri di fila. E la Feature Race della domenica mattina? Dominata da Camara, bravissimo, ma anche qui tante interruzioni, tanta pioggia, tanta ghiaia in curva 6 che inganna i piloti e, infine, bandiera rossa per troppa pioggia a pochi giri dalla fine.
In F2 la pioggia ha cancellato la corsa della domenica ma anche per loro, nella Sprint Race di sabato, tante bandiere gialle e Safety Car. Peccato per Fornaroli, il nostro campione in carica di F3 che partiva dalla Pole Position dopo l’inversione della griglia. Durksen l’ha fregato in partenza e poi ha gestito il trenino DRS dietro di lui; comunque, Leo ha chiuso buon 2°. Peccato anche per Minì, penalizzato per impeding in qualifica dopo che si era preso la Pole Position per domenica.
NAS-KARRELLATA
La carrellata di pensieri di oggi è tutta concentrata sul disastroso weekend della Ferrari.
Proviamo a mettere ordine andando con calma e logica.
Venerdì: la Ferrari andava forte perché erano scarichi di carburante e volevano fare il tempone? Spremevano la PU più degli altri? Direi di no. Poi, McLaren può essersi nascosta un po’ nel passo gara, ma non c’era nessun dato che facesse pensare a una Ferrari più scarica di benzina o con più cavalli.
Anche dagli onboard si vedeva una SF-25 precisa, stabile, rispondeva molto bene a Leclerc. Non a caso, Charles ha parlato di Pole Position per il sabato, ed era tutto allegro nelle interviste.
Ecco, arriva il sabato e la macchina si perde. Leclerc combatte tutto il tempo tra sotto e sovrasterzo, mentre Hamilton si trova meglio del venerdì ma lui si sta adattando.
La macchina è lenta? Non proprio. Pensate che in qualifica il terzo miglior settore di giornata lo fa segnare Hamilton. E il terzo settore è quello più guidato. E pensate che Lewis fa segnare il suo tempo in Q2, con gomme usate, non in Q3 all’ultimo colpo! Che senso ha, se poi si è qualificato 8°?
Leclerc, invece, fa sempre tanta fatica, e dei 6 decimi e mezzo presi dalle McLaren ne paga 4 solo all’ultima curva.
Cosa è successo tra venerdì e sabato?
Primo aspetto: la McLaren ha mostrato quanto è forte. Quando tutti hanno spinto in qualifica, solo chi aveva un equilibrio perfetto ha tenuto vive le Soft fino alle ultime curve. Solo la McLaren. Tutti gli altri, chi più e chi meno, dopo la Esse veloce avevano le gomme morbide surriscaldate e addio grip.
E fino a qui, ci siamo: se ho perso bilanciamento tra venerdì e sabato, surriscaldo più facilmente le gomme.
Secondo aspetto: la SF-25 sembra faticare nello stesso modo della SF-24 in qualifica. Faticano ad estrarre il grip della gomma nuova. Hamilton ha detto: Vorrei il team più dinamico, prepariamo il giro sempre nello stesso modo ed evidentemente non funziona. Occhio che Lewis le dice le cose, basta ascoltarlo, ha le spalle larghe, non si fa problemi davanti ai microfoni.
Terzo aspetto: in tanti hanno pensato che la Ferrari avesse scelto un assetto da bagnato per domenica. Speriamo di no, mi viene da dire, visto come sono andati domenica. La SF-25 era la più carica tra i top-team, ok, ma una perdita di equilibrio come quella del sabato non ha senso, e in F1 gli assetti da bagnato non si usano più, sono troppo penalizzanti per l’aerodinamica.
Ha più senso pensare che la SF-25 sia stata alzata da terra perché il venerdì era troppo bassa e si rischiava di consumare troppo il plank, la tavola sotto al fondo. Se la consumi troppo alla domenica, squalifica.
Ecco, questa ipotesi fa il paio con due ragionamenti. Primo: se alzi la macchina, il fondo genera meno carico, e il bilancio va in crisi. Secondo: quando metti le intermedie, che hanno una spalla più alta, alzi la macchina ancora di più. E infatti alla domenica com’era la macchina? Inguidabile e lenta, con ancora meno bilancio. Leclerc non aveva il passo di Russell, lo ha passato Tsunoda con le slick, e Hamilton non riusciva a superare una Williams.
Questa ipotesi si sposa con le parole di Leclerc al sabato. Charles ha detto: so da dove arriva la perdita di prestazione, dovevamo fare dei cambiamenti di set-up che sapevamo avrebbero reso più lenta la macchina. e oggi siamo dove ci aspettavamo dopo i test, anche se il potenziale nella macchina c’è.
A cosa può riferirsi, se non ad un’altezza da terra maggiore per evitare la squalifica?
Però, se davvero la SF-25 va forte solo quando è bassissima e se la alzi va talmente in crisi che finisce a centro gruppo, beh, la Ferrari è messa maluccio.
Le cause della macchina scorbutica possono anche essere altre. Avete notato che la Haas fa un sacco fatica? Ecco, la Haas non ha la nuova sospensione anteriore pull-rod, si è tenuta la push-rod 2024. Però, ha preso la nuova pull-rod 2025 posteriore e il nuovo cambio. E anche loro sono andati sorprendentemente piano a Melbourne. Solo una coincidenza? Forse sì, forse no, di certo in Haas non si aspettavano di essere lenti in Australia, l’ha detto Ocon.
Sicuramente, la SF-25 è nata male e in Australia ha preso una scoppola immensa.
Aggiungiamo alla carrellata di problemi altri due aspetti. Hamilton non è ancora in sintonia con la macchina e nemmeno tanto con il suo ingegnere, avrete sentito gli scambi nervosi della gara.
E in più, il muretto Ferrari continua ad avere difficoltà enormi nel leggere le condizioni meteo. Com’è possibile che ad inizio gara, a distanza di due minuti, abbiamo sentito dire a Leclerc che sarebbe arrivata la pioggia dopo 7 giri e a Norris che non avrebbe piovuto per mezz’ora?
Ma soprattutto, la gestione dell’acquazzone finale è stata inquietante. Chiariamoci: ci stava rischiare? Ok…La decisione di star fuori l’ha presa Leclerc? Sì, ma Leclerc non ha il monitor col meteo, non sa cosa stanno combinando gli altri. Se piove abbestia, è il muretto che deve dirglielo.
Ogni volta che piove, la comunicazione tra muretto e piloti Ferrari sembra la più caotica di tutte.
NASKA-VOTI
Grande novità dei Naska-Voti! Oltre ai miei, a schermo vedrete anche i vostri. Seguitemi su Instagram o Telegram perché solamente su quelle piattaforme troverete il link per il sondaggio!
Gabriel Bortoleto: 6 / 5
Bel weekend fino al botto finale. Fantastica la qualifica, il Q2 con la Sauber è tanta roba, un po’ meno veloce sul bagnato ma comunque un buon inizio.
Nico Hülkenberg: 8 / 8
La macchina aggiornata della Sauber è buona, Hulk fatica sull’asciutto ma corre alla grande sul bagnato, e nel finale quasi attacca Stroll per il 6° posto. Bravo, si prende il primo TOP!
Alexander Albon: 8.5 / 8
Weekend fantastico, anche per lui un TOP. Benissimo al sabato, domenica non sbaglia nulla e si prende una soddisfazione enorme.
Carlos Sainz: 5.5 / 5
Lui purtroppo entra nei Flop, motivo per cui Albon godrà come un riccio. Inizia bene nelle libere, poi si perde in Q3 con le Soft e va a sbattere durante la SC ad inizio gara. Ok, condizioni difficili, ma non te lo aspetti da un pilota come lui.
Isack Hadjar: 6 / 5
6 di incoraggiamento ad Hadjar che fa un errore simile a Sainz, anche se perdonabile per la poca esperienza. Bene in qualifica, quando sfiora il Q3, bene la mentalità: quanto gli rodeva per Tsunoda 5°…
Yuki Tsunoda: 6.5 / 8
Yuki promette benissimo e fa miracoli fino a metà gara. Nelle libere, in qualifica e mantenendo il 6° posto con le intermedie. Addirittura, attacca e passa Leclerc con le slick. L’errore finale vanifica tutto.
Oliver Bearman: 4.5 / 5
La gara ci ha mostrato quanto piano vada la Haas. Bearman è anche rimasto vicino a Ocon per tutto il tempo. Però i due botti nelle libere, soprattutto quello davvero gratuito della FP3… beh, pesano. FLOP per lui.
Esteban Ocon: 6 / 5
Non può fare di più, non può fare di meno. Con questa Haas è impossibile. Un po’ giù di morale e c’è da capirlo.
Jack Doohan: 5.5 / 5
Sfortunatissimo in qualifica perché poteva giocarsi il Q3. Va forte, insomma. Ma quel botto subito in gara… un regalo a Colapinto.
Pierre Gasly: 6.5 / 6
Più in ombra delle attese. Tante difficoltà nelle libere, poi una buona qualifica ma in gara non brilla mai e l’Alpine sceglie la strategia sbagliata nel finale.
Lance Stroll: 7 / 7
Ottima strategia di Lance. Zitto zitto quatto quatto, si prende il suo Q2 in qualifica, poi in gara non lo inquadrano mai fino a quando esce dal caos finale… sesto! Bravo, nelle sue condizioni preferite.
Fernando Alonso: 5.5 / 5
Nando è veloce, può giocarsi il Q3. Lo manca per un danno al fondo dovuto a un lungo. In gara è sfortunato nel botto dietro a Gasly ma da lui non te lo aspetti.
Andrea Kimi Antonelli: 8.5 / 10
Ok, ok, Kimi è andato sul cordolo in qualifica e l’ha pagata. Ma che diavolo di corsa ha fatto? 16° al via, recupera velocemente, si riprende da un testacoda, è l’unico che fa sorpassi e sfrutta il caos finale benissimo per piazzarsi 4°. E stava pure andando a prendere Russell nel finale. Gran TOP,
George Russell: 7.5 / 8
Russell fa il suo, al solito con un buonissimo livello. Sia in qualifica che in gara, dopo delle libere così così. Manca forse un guizzo.
Liam Lawson: 5 / 5
Mi spiace, ma per Lawson un FLOP alla Perez. Ok, la PU rotta nelle libere non ha aiutato, ma tanti, troppi errori, fuori in Q1 e a muro in gara. Tutti ci aspettavamo che andasse subito forte, e invece…
Max Verstappen: 9.5 / 9
Che incredibile TOP. È il pilota che fa la vera differenza in questa F1. A parte il bloccaggio in gara, sempre in palla, sempre a provarci, sia in qualifica che con le intermedie… meritava di vincere e terrà il campionato aperto da solo. Fidatevi.
Lewis Hamilton: 5.5 / 5
FLOP la prima di Hamilton in Ferrari. Qualche lampo qua e là, poco di più. Un po’ di nervosismo, in qualifica non mette assieme i giri, in gara Leclerc lo mette al suo posto due volte. Speriamo faccia sentire la sua voce per migliorare i blackout del muretto.
Charles Leclerc: 6.5 / 6
Illude al venerdì, poi come al solito ci prova in qualifica. La macchina non lo sostiene, con le intermedie è un incubo, e fa tantissima fatica con le slick, tanto che finisce in testacoda. Un signore nel prendersi tutte le colpe.
Oscar Piastri: 6 / 7
Ottimo weekend, non meritava che gli chiedessero di rimanere dietro a Norris, era anche la gara di casa. Ma il testacoda nel finale pesa tantissimo: ok, anche Lando era finito fuori, ma Piastri quest’anno può diventare Campione del Mondo. Un 2° posto sprecato pesa tantissimo.
Lando Norris: 10 / 10
Qualche sbavatura qua e là ma, tutto sommato, un weekend TOP. Non cede mai alla pressione in gara, controlla la situazione, si prende la Pole quando serve. Basterà continuare così, con una macchina del genere.
Come avete fatto anche voi, do i voti alle squadre, questi ve li dico tutti di fila. Sauber: 7/7. Williams: 8/8. VCARB: 6.5/7. Haas: 5.5/4. Alpine: 6/6. Aston Martin: 6.5/6. Mercedes: 8/8. Red Bull: 8.5/7. Ferrari: 5/5. McLaren: 10/10.
NASKA-QUIZ
Il nostro Naska-Quiz dedicato alla Cina chiude questo primo PostGP della stagione. Tre domande: facile, media e difficile.
1) Verstappen tampona Vettel a Shanghai: in che anno?
2) A quando risale l’ultima vittoria della Ferrari in Cina?
3) Quale curioso episodio vide coinvolto Schumi nell’edizione 2005?
Alberto Naska e Luca Ruocco
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