Benvenuti alla grande novità di questa stagione, il PreGP!

Una rubrica che vi accompagnerà tutti i giovedì di un weekend di gara, dove racconteremo un po’ tutto quello che ci aspetta: dalla pista ai team favoriti, e poi le storie da seguire, qualche ricordo e… un nuovo gioco!

Siete pronti a scoprire la puntata dedicata a Shanghai?

NASKA-HYPE

Proviamo a scovare gli argomenti che creano hype, attesa, insomma, trepidazione in vista del weekend. Per farlo, risponderemo a quattro domande.

  • Prima domanda: quanto è davanti la McLaren? Prendendo le qualifiche di Melbourne o la prima metà di gara, quella su Intermedie, McLaren sembra molto avanti. Shanghai ci aiuterà a capire quanto grande sia questo vantaggio. Intanto, in molti nel paddock si chiedono: come fanno ad essere così veloci? La risposta sembra essere la gestione gomme. Horner ha detto: scaldano le gomme veloce e non le consumano. assurdo, di solito una cosa esclude l’altra. Sembrerebbe che questa capacità di gestire alla grande le gomme non venga da un singolo elemento della McLaren, ma da un equilibrio perfetto: funziona bene l’aerodinamica, funziona bene la meccanica, i cestelli dei freni hanno un disegno che evita surriscaldamenti… facciamola semplice: a macchina perfetta equivale una gestione gomma perfetta. Sarà davvero così?
  • E qui arriviamo alla seconda domanda: quanto contano le ali flessibili? Lasciamo da parte le ali anteriori, alle quali abbiamo dedicato un lungo approfondimento nella prima puntata del Naska-Tech Show. A Melbourne entravano in vigore nuovi test sulla flessibilità delle ali posteriori. Lo avevamo detto dopo i test: Red Bull accusava Ferrari e McLaren di usare ancora il Mini-DRS, il trucco per il quale all’aumentare della velocità, si apre il gap tra i due elementi dell’ala posteriore: quello principale e il flap superiore, una cui parte si apre quando il pilota aziona il DRS. Ecco, la FIA a Melbourne ha piazzato sulle monoposto delle telecamere ad alta risoluzione. Ha guardato le immagini delle libere e ha detto: le squadre ci stanno fregando, ha ragione Red Bull! Si sono arrabbiati e da Shanghai arriva un nuovo test sulle ali flessibili, ancora più stringente. Vengono applicati due carichi da circa 75 kg sull’elemento principale dell’ala. Poi viene misurato di quanto aumenta lo spazio che si crea tra profilo superiore e inferiore, in gergo tecnico lo slot gap. A Melbourne il valore massimo era 2mm: a Shanghai sarà 0.75mm, visto il poco preavviso, e a Suzuka solo 0.5mm. Chi sarà colpito di più? Non possiamo saperlo. Di certo Red Bull ha spinto per i cambiamenti ed è la più tranquilla. Si parla di McLaren, Ferrari, Alpine e Haas come le più colpite, ma attenzione: se questo test facesse diminuire non solo l’effetto mini-DRS ma anche la flessibilità di tutta l’ala posteriore, beh, i valori in campo potrebbero cambiare. I team infatti usano la flessibilità di tutta l’ala posteriore per bilanciare la macchina, come fanno con l’ala anteriore e come abbiamo raccontato nel Tech Show.
  • Terza domanda che contribuisce all’hype verso Shanghai: la Ferrari si riprenderà? Impossibile dirlo. Anzitutto dobbiamo comprendere quanto questi nuovi test della FIA daranno fastidio alla SF-25. Per quanto ne sappiamo, cioè zero, potrebbe anche essere che dopo il venerdì di Melbourne la FIA abbia detto: la vostra ala flette più di tutte, cambiatela subito o la squalifichiamo usando quanto abbiamo capito dal progetto e dalle immagini. Secondo quanto dice la DT34, la FIA avrebbe potuto operare così. E allora la Ferrari avrebbe già capito quali sono gli effetti dei nuovi test. Oppure, potrebbe essere che l’ala posteriore flessibile non avesse alcun peso. E allora, oltre ai problemi di bilanciamento che abbiamo raccontato nel PostGP, la SF-25 si ritroverà con un problema in più. Capite che è un weekend molto delicato. L’obiettivo dovrebbe essere quello di vedere la macchina del venerdì di Melbourne per tutto il weekend, così da capire quanto è distante dalla McLaren su una pista molto tecnica e completa. Andrà così o ammireremo una monoposto nuovamente scorbutica?
  • Ultima domanda del Naska-hype, la più veloce: i ritardi aerei daranno fastidio? Un problema tecnico a un cargo ha fatto arrivare in autodromo parte del materiale di McLaren, Mercedes, Red Bull, Williams e Pirelli solamente mercoledì pomeriggio. Molto, molto tardi: sarà un problema per queste squadre, arriveranno lunghi nella preparazione delle monoposto? Dubito, ma vi ho raccontato per dovere di cronaca.

NASKA-TRACK

Siamo in Cina. Il circuito di Shanghai fa parte dei famosi Tilkodromi, gli autodromi costruiti uno in fila all’altro ad inizio anni 2000 da Hermann Tilke, l’architetto di fiducia di Bernie Ecclestone.

Tilke sembrava avere una passione per i circuiti molto completi da un punto di vista tecnico. Niente buone notizie per i sorpassi, ovviamente, ma sono venute fuori una serie di piste molto difficili per le monoposto, come la Malesia, Shanghai, l’India, la Turchia… nel caso della Cina, abbiamo un primo settore segnato dal primo gruppo di curve. Una lunghissima destra in appoggio che si chiude su sé stessa, con una fase di trazione a ruote storte molto complicata. Finisce il primo settore e abbiamo un tornantino, poi sinistra-destra in appoggio prima di una doppia sinistra a media velocità dove si entra frenando storti, altra grande passione di Tilke. Il secondo settore termina con una chicane stretta che immette i piloti su una lunghissima semi-parabolica, una curva complicatissima che divide le macchine buone da quelle mediocri, soprattutto perché lancia i piloti su un rettilineo infinito. Il giro finisce con un tornatino dove ci sono molti sorpassi e una curva secca a sinistra che immette sul rettilineo dei box.

La pista di Shanghai richiede un livello medio-alto di carico aerodinamico e un equilibrio formidabile. La monoposto deve essere precisissima in inserimento e stabile in trazione. Soprattutto, non deve soffrire di sottosterzo dato che l’anteriore sinistra è molto sollecitata e se il pilota inizia a perdere la corda a centro curva, deve compensare sforzando di più le ruote posteriori e finisce per innescare un circolo vizioso.

Pirelli porterà le mescole centrali della sua gamma, da C2 a C4, e attenzione alla grande, grandissima variabile di questo weekend. L’asfalto completamente nuovo, dopo il disastro di pezze della scorsa stagione. L’hanno posato a luglio, ci sono state pochissime corse e nel 2025 l’autodromo non ha mai ospitato eventi ufficiali prima della F1.

Perciò la pista sarà sporchissima e le squadre dovranno verificare che l’asfalto sia davvero liscio come ci si aspetta. Attenzione perché chi meglio interpreta il nuovo asfalto potrebbe avere un vantaggio enorme. Vantaggio amplificato dal format Sprint, che limita le libere a una sola sessione al venerdì.

Sulla carta, per quanto abbiamo visto finora, l’equilibrio della McLaren dovrebbe portarli a dominare. Occhio alla Red Bull, che però non avrà tante prove libere per mettere assieme il set-up. Dovrebbe essere la meno penalizzata dai nuovi test sulle ali flessibili e Shanghai fu la loro miglior pista nel 2024. La Ferrari potrebbe avere un aiuto nel trovare equilibrio dal meteo: si prevedono condizioni stabili, calde e soleggiate per tutto il weekend, tranne qualche nuvoletta domenica. Se dovesse piovere, al contrario, complice lo strato di bitume superficiale del nuovo asfalto, potremmo assistere a una corsa sul ghiaccio di turca memoria (Istanbul 2020).

Grande incognita Mercedes, soprattutto per il caldo. A centro gruppo, bella prova per la Williams: dovrebbe esserci un filo di vento che gli ha sempre dato molto fastidio.

NASKA-MEMORY

Nel PreGP ci sarà sempre spazio per un tuffo nel passato. Vi racconterò un’edizione precedente del Gran Premio in pochi minuti. Oggi iniziamo con il botto: il Gran Premio di Cina 2006.

Terzultimo appuntamento del campionato. Alonso con la Renault è 1° in Classifica Piloti, lo segue a 2 punti Schumi, che guida la Ferrari. Al sabato piove: le due Renault si prendono la prima fila, Schumi è solo 6°.

All’epoca vigeva ancora la fornitura libera delle gomme. Ferrari aveva Bridgestone, Renault aveva Michelin. E questo, sul bagnato, creava differenze enormi: le intermedie Michelin funzionavano meglio con tanta acqua, le Bridgestone con pochissima acqua, quasi asciutto.

Si parte con l’asfalto bagnato ma di pioggia non ne cade più. Alonso vola via. Schumi recupera qualche posizione ma dopo 15 giri è 4° a 25’’ da Nando. Finita, direte voi. Mica tanto. Più si asciuga, più la Ferrari va forte.

Arriva il primo cambio gomme: Schumi e Fisichella, con l’altra Renault, non cambiano le gomme. Solo benzina. Si tengono le intermedie che ormai sono quasi slick. Alonso invece cambia solo le gomme anteriori (all’epoca era permesso, oggi non più). Disastro. Le intermedie nuove con la pista quasi asciutta si surriscaldano in fretta.

A metà gara Fisico e Schumi riprendono Alonso. Dopo qualche giro da scudiero, Fisichella passa e Schumi lo segue quattro curve dopo.

A una ventina di giri dalla fine iniziano tutti a montare le gomme da asciutto. Alonso ha un pit-stop lento, di 19’’. Schumi si ferma un giro prima di Fisichella, e quando Giancarlo esce dai box davanti, Michael ha le gomme già calde. Il sorpasso è un gioco da ragazzi. Da sesto a 1°, dopo che nei primi dieci giri aveva preso 20’’. Qual era il motto di Schumi? Ah già, keep fighting.

Vince Schumi che controlla il finale, con Alonso che risale 2° e Fisichella 3°. È la 91° vittoria in carriera del Kaiser, la 72° al volante di una monoposto del Cavallino Rampante.

Alonso e Schumacher sono a pari punti nel Mondiale e mancano solo due gare alla fine del campionato 2026.

INDOVI-NASKA

Chiudiamo con il gioco del PreGP!

vi dico la mia Prediction del podio, voi mi dite la vostra nei commenti.

Vi ricordo che c’è il format Sprint! Quindi: libere alle 4.30 di venerdì, qualifiche sprint alle 8.30; gara sprint alle 4 di sabato, qualifiche alle 8; gara alle 8 di domenica.

Il mio podio per la gara è…Norris, Piastri, Antonelli.

Alberto Naska e Luca Ruocco